1. «FRITTELLE SOLO A BIMBI ITALIANI» CONSIGLIERE FDI NELLA BUFERA
Da ''il Giornale''
Frittelle per i bambini.
Ma non per tutti, soltanto per quelli italiani. Il dolce in questione è di Carnevale, ma non è un scherzo, piuttosto l' idea di un consigliere comunale di Fratelli d' Italia, fino a qualche mese fa aderente a CasaPound. Si chiama Luca de Marchi ed è di Mantova il promotore di questa discutibile trovata che ha scatenato un putiferio - non solo sui social che si chiedono cosa c' entrino i bambini - ma anche nel partito. Tanto che la leader FdI, Giorgia Meloni, si è subito dissociata dall' iniziativa ed ha intimato a de Marchi di chiedere scusa. Appello poi accolto dall' interessato, che ha annullato l' evento.
Un grave episodio di intolleranza al quale ieri se n' è aggiunto un altro, altrettanto inquietante, con protagonista un altro consigliere comunale, questa volta di Bolzano e della Lega, Kevin Masocco.
Un quotidiano locale ha diffuso un audio, attribuito a Masocco, in cui si sente una frase terribile nei confronti di una donna: «Vieni allo Juvel, c' è una dj figa da violentare. Adesso ti mando una foto». A seguire una bestemmia. La frase è rimbalzata sul web e il comitato pari opportunità ha chiesto le dimissioni del consigliere comunale per aver offeso «le donne e le istituzioni». Il giovane esponente del Carroccio ha poi pubblicato una smentita sulla sua pagina Facebook sostenendo di essere vittima di un complotto per screditare la Lega. «Quella non è la mia voce», assicura.
Per quanto riguarda il caso delle frittelle, invece, era stato lo stesso consigliere di Fratelli d' Italia a scrivere sul suo profilo Facebook che domani pomeriggio, nel luna park allestito in questi giorni a Mantova (e del tutto estraneo alla questione) ci sarebbe stata una distribuzione di frittelle. Rigorosamente per bambini italiani, però. «Puntiamo lo sguardo sulle famiglie extracomunitarie che, in realtà, godono per quanto riguarda l' infanzia, di numerose agevolazioni, mentre le famiglie mantovane troppo spesso devono rinunciare ai momenti di svago con i figli perché subissate di pensieri riguardanti le difficoltà finanziare», aveva scritto de Marchi.
La Meloni su Twitter aveva preso subito le distanze dall' esponente FdI: «Mi dissocio nella maniera più categorica dall' iniziativa presa dal consigliere de Marchi a Mantova, che lede l' immagine di Fratelli d' Italia. Il consigliere la annulli immediatamente e porga scuse pubbliche o saremo costretti a prendere provvedimenti nei suoi confronti». Detto, fatto. Travolto dalle polemiche sollevate da quella che forse voleva essere una provocazione, de Marchi ha chiesto scusa e cancellato l' iniziativa.
2. IL CONSIGLIERE DI FRITTELLE D’ITALIA DE MARCHI SE LA FA SOTTO. A LA ZANZARA SU RADIO 24 DICE: “RINUNCIO ALL’EVENTO, DISTRIBUIRÒ FRITTELLE AI PROFUGHI.
Da ''La Zanzara - Radio24''
“Da anni faccio questa iniziativa, ogni anno da quando c’è il luna park. Nessuno è andato via senza la frittella, anche in bambini del campo nomadi. A mie spese. Quest’anno il messaggio è forte: prima gli italiani perché a Mantova il 75 per cento degli aiuti dei servizi sociali vengono dati al 13 per cento degli extracomunitari. A Mantova gli italiani sono discriminati”. Così il consigliere comunale a Mantova di Fratelli d’Italia Luca de Marchi a La Zanzara su Radio 24.
“Però – dice subito – venerdì ho deciso di fare una cosa diversa. Non andrò al luna park per far tacere il politicamente corretto, ma andrò in città e porterò le frittelle ai profughi mantovani così le anime belle della sinistra si mettono in pace”. La verità è che la Meloni si è incazzata e ha minacciato di buttarti fuori, o no?: “Annullo tutto e faccio tutt’altro. Davanti al mio segretario nazionale mi metto sull’attenti, mi comporto come un soldato. E venerdì faccio questa provocazione”. Te la sei fatta sotto, eh?: “Bisogna stare sull’attenti, rispettare le gerarchie di partito. Mi prendo la manganellata sulla testa e via”
3. LE FAKE NEWS SULLA FRITTELLA ITALIANA
Vittorio Feltri per ''Libero Quotidiano''
Ieri giravano un paio di notizie sorprendenti che vale la pena di commentare.
A Mantova in un luna park, Luca De Marchi, consigliere comunale di Fratelli d' Italia, ha deciso di distribuire gratis le frittelle ai bambini italiani. Che sono la maggioranza, ovviamente. Poi ha aggiunto che i suoi doni andranno ai ragazzini di ogni colore, ma questa precisazione non ha placato le polemiche.
Costui, è evidente, scherzava volendo sottolineare che il suo partito intende occuparsi prevalentemente dei compatrioti piuttosto che degli stranieri. Tuttavia il dominio del politicamente corretto ha stravolto la questione, e il consigliere nel giro di pochi minuti è stato travolto da insulti come se avesse bestemmiato in chiesa. Anche io penso che se mi venisse in mente di regalare dolci ai giovinetti non distinguerei in quali bocche finirebbero: ne darei a tutti e buona notte, visto che i fanciulli sono golosi e non possono essere mortificati quelli che, poveretti, non sono connazionali con documenti in regola.
Ciononostante le reazioni contro De Marchi, da parte dei soliti progressisti del menga, sono state eccessive. Questo uomo giocava e ha voluto trasmettere un concetto diffuso: dobbiamo smetterla di privilegiare gli extracomunitari trascurando la nostra gente. Non gli è passato per la mente di discriminare i piccoli immigrati.
La cosa strana è che nessuno dei suoi critici feroci ha avuto l' idea di aprire una friggitoria non razzista che deliziasse il palato di pargoli africani. Ciò dimostra che è più facile aggredire a male parole chi fa qualcosa piuttosto che intraprendere una iniziativa allo scopo di soddisfare sia la prole nostrana sia quella di importazione.
giorgia meloni a belve da francesca fagnani 8
È la prova che gli antirazzisti professionali sono più gretti dei razzisti per burla: infatti non producono frittelle e non ne dispensano ad alcuno, bianco o nero che sia. Se le mangiano loro, bastardi. E i piccini li stanno a guardare con gli occhi spalancati e la gola secca. Tale è la generosità dei fessi di sinistra.
La seconda notizia di qualche rilievo l' ha fornita Berlusconi, verso il quale nutriamo simpatia. L' ex premier in una intervista televisiva rilasciata all' ottima Barbara D' Urso su Canale 5, si è detto indignato perché ormai pochi connazionali, rispetto al passato, lo votano. Egli in pratica si meraviglia in quanto non ha più il consenso di una volta, e che il popolo preferisca a lui gli sciamannati grillini e leghisti.
Comprendiamo la sua amarezza, non lo stupore. Silvio, uomo di mondo, infatti dovrebbe avere imparato che in politica per avere successo bisogna saper fare qualcosa: o agire in favore della gente o illuderla di soddisfarne le esigenze. In questo Salvini e Di Maio sono maestri.
Mentre il Cavaliere, a forza di raccontare balle, ha convinto gli elettori che conviene cambiare ballisti. E loro li hanno trovati.