1 – MA CHE VOLETE DI PIÙ?
Estratto dell'articolo di Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”
LUIGI DI MAIO NELLA REDAZIONE DEL FATTO CON MARCO TRAVAGLIO
Il sondaggio Ipsos-Corriere dovrebbe far riflettere chi, nel M5S , continua a tentennare fra il governo Conte-2 e le elezioni a ottobre (o, peggio, il ritorno tra le fauci di Salvini). Fino al 7 agosto i 5Stelle erano in picchiata e soprattutto in trappola. Se rompevano con la Lega, regalavano a Salvini le elezioni dei "pieni poteri"; se restavano, quello completava la cannibalizzazione. Li ha salvati il Cazzaro, facendosi esplodere da solo. E spingendo prima Renzi poi tutto il Pd a compiere un passo rinviato da 10 anni.
LUIGI DI MAIO MARCO TRAVAGLIO GIUSEPPE CONTE
(…) L' ultimatum di venerdì, che ha creato inutili tensioni, è incomprensibile: persino sui dl Sicurezza il Pd aveva accettato di ripartire dalle critiche di Mattarella, anziché da un' abrogazione integrale che conviene solo a Salvini. Certo, bisogna mostrare i muscoli agl' iscritti titubanti di Rousseau. Certo, è sempre meglio vampirizzare che essere vampirizzati.
LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI INVECCHIATI CON FACEAPP
Ma se Di Maio spera di recuperare peso e voti travestendosi da Salvini dei giallo-rosa, sbaglia di grosso. Le gare di rutti sono roba da Salvini. E alla lunga stancano. Ora, per reazione, la gente vuole ministri seri che parlino coi fatti. Se proprio vogliono litigare, i 5Stelle lo facciano su certi nomi che girano nella galassia dem. Tipo Giuliano Pisapia alla Giustizia. Brava persona, per carità.
matteo salvini luigi di maio nicola zingaretti by gianboy
Ma, a parte la "discontinuità" di uno che è in politica da 45 anni, dall' ultrasinistra a Rifondazione, dal Pd (e De Benedetti) al Parlamento, dal Comune di Milano a Bruxelles, Pisapia ha già fatto abbastanza danni. Decarceratore impenitente, da capo della commissione Giustizia (1996-'98) continuò a difendere imputati mentre depenalizzava o riformava i loro reati, in pieno conflitto d' interessi.
Nel 2006 fu tra i padri dell' indulto Mastella e confessò pure il movente: "Ci vuole un condono di 2-3 anni che faccia accedere Previti ai servizi sociali". Poi, astenendosi con tutta RC , fece passare la legge-vergogna di B. contro Caselli alla Procura nazionale antimafia. E annunciò l' abolizione dell' ergastolo anche per le stragi, costringendo lo stesso Mastella a dissociarsi. Ecco: Pisapia no grazie, magari un' altra volta.
clemente mastella fausto bertinotti foto di bacco
2 – DIKTAT DI MAIO AL VERTICE: VICE O PERDO IL MOVIMENTO
Estratto dell’articolo di Simone Canettieri per “il Messaggero”
LA PAGINA DEL FATTO SULL'ULTIMATUM DI LUIGI DI MAIO
(…) Nel salotto di casa Crimi ci sono anche Riccardo Fraccaro, ministro per le Riforme, e Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia. Di Maio, in camicia blu e con gli auricolari del cellulare ben ficcati alle orecchie, è scuro in volto. Scende dall'auto blu tesissimo e si infila nel portone. Dentro, in un momento si sfogo, ripeterà un concetto semplice: «Non posso non fare il vicepremier, non è un mio capriccio personale, ma una questione politica». In poche parole, dice il giovane leader pentastellato, se gli dovesse toccare un ministero qualsiasi, magari anche di peso, «perderei la guida del Movimento». Facile immaginare ad appannaggio di chi: di Giuseppe Conte.
GLI ATTACCHI
Sono ore complicate per «Luigi». Ci si mettono pure i sentimenti. L'Agenzia Adnkronos scova Giovanna Melodia, l'ex fidanzata del vicepremier, conosciuta ai tempi delle regionali in Sicilia: «No, non parteciperò alla prossima votazione online su Rousseau: andava fatta prima di sedersi al tavolo con il Pd. Ieri era già troppo tardi!».
LUIGI DI MAIO E GIOVANNA MELODIA
Ora, la situazione è grave e forse pure seria. Il voto sulla piattaforma di Davide Casaleggio è atteso per martedì. E gira molta tensione su questo passaggio che dovrebbe sciogliere (politicamente) le riserve del Conte prima di salire al Colle con la lista dei ministri: «Ai nostri non piace il Pd, sarà davvero imprevedibile», dicono i partecipanti al conclave. Non aiuta, se è per questo, nemmeno l'uscita mattutina di Alessandro Di Battista.
LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO
(…) Ma sulla notte di Di Maio cala ancora una volta la scure di Beppe Grillo. Il Garante del M5S con un video di sei minuti sul suo blog dice di essere alla pattuglia M5S di essere «euforica» e di «mettersi seduta intorno a un tavolo per programmare il futuro del Paese». Non solo Grillo, con un endorsement pesantissimo in vista del voto su Rousseau, si rivolge addirittura «ai ragazzi del Pd: è un'occasione unica, è il vostro momento».
BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Le parole di Grillo pesano come macigni nella crisi della leadership grillina e vanno di nuovo incontro a Conte: «Voglio euforia e voi parlate di poltrone. Sono esausto». Probabilmente anche di «Luigi», diventato ormai da giorni il suo bersaglio preferito. Grillo ha un altro progetto in mente: trasformare il Movimento in una forza progressista, da saldare in futuro con il Pd. Un progetto lungimirante, una mutazione genetica - «contro i nuovi barbari» - che rischia di travolgere Di Maio.
meme su luigi di maio matteo salvini luigi di maio
MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL