IL GIORNO DELLA MARMOTTA AL MINISTERO DELL’ECONOMIA - GIORGETTI MINACCIA VIA GIORNALI, PER L’ENNESIMA VOLTA, CHE VUOLE LASCIARE IL TESORO: “PREPARATEVI A FARE SENZA DI ME”. SARÀ LA VOLTA BUONA? DI SICURO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA È DISPERATO PER I CONTI PUBBLICI, COME DAGO-DIXIT: TUTTI LO CERCANO PER AVERE QUALCHE MILIARDO PER MISURE ELETTORALI, MA QUANDO C’È DA STRINGERE LA CINGHIA RIMANE SEMPRE DA SOLO – NESSUNO SI OPPORREBBE AL SUO ADDIO: PER SALVINI SAREBBE UNA LIBERAZIONE, LA MELONI POTREBBE “PROMUOVERE” MAURIZIO LEO – L’IPOTESI DIMISSIONI NON È CONTEMPLATA: SAREBBE UN BRUTTISSIMO SEGNALE AI MERCATI. IL CIUFFO BRIZZOLATO DELLA LEGA SOGNA DI FUGGIRE A BRUXELLES CON UNA POLTRONA DA COMMISSARIO EUROPEO. E PENSA DI AVERE, IN PROSPETTIVA, ADDIRITTURA UNA CHANCE PER IL COLLE…

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GOVERNO: SALVINI, 'GIORGETTI LASCIA? FANTASIE'

giancarlo giorgetti g7 economia stresa giancarlo giorgetti g7 economia stresa

(Adnkronos) - Giorgetti stanco e pronto a lasciare? "Fantasie. Il problema di certa stampa italiana, che poi perde copie nelle edicole, è che sovrappone i propri desideri alla realtà. Giorgetti sta difendendo i risparmi degli italiani". Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, ospite di Agorà su Rai3.

 

GIORGETTI È AI SALUTI "PREPARATEVI A FARE SENZA DI ME"

Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

L'ultimo mugugno è sui tagli ai Comuni. «Non si rendono conto che se non riduciamo la spesa allora andiamo a sbattere», è il pensiero amaro di Giancarlo Giorgetti. Non si rendono conto, loro, i partiti della maggioranza che sostengono il governo. Ma sempre meno le sue scelte. La spending review come il Superbonus. Oggi. La manovra austera e il Mes, nei prossimi mesi. Il denominatore velenoso è lo stesso: il "mite" ministro dell'Economia si ritrova sempre da solo quando si tratta di stringere la cinghia e allineare il sovranismo nazionale alla direzione dell'Europa. Si sente abbandonato, sfiduciato. A volte addirittura accerchiato. In ogni caso stufo.

 

salvini giorgetti salvini giorgetti

Che è disposto a lasciare via XX settembre lo dice da mesi, in gran riserbo. In pubblico, invece, schiva la questione a colpi di battute. Come un mantra in cui rifugiarsi per resistere agli assilli dei partiti. Di Forza Italia, che lo attacca in chiaro. Di un pezzo della Lega, il suo partito, che sparge contrarietà sotto traccia. Per non parlare dei parlamentari di Fratelli d'Italia, che al suo posto vorrebbero il suo vice: il "fiscalista" Maurizio Leo.

 

Ma negli ultimi giorni qualcosa è cambiato nei tormenti del "mite" ministro. «Preparatevi a fare senza di me», è lo sfogo raccolto da alcuni funzionari del Tesoro. Non è tipo da dimissioni, Giorgetti. Non le ha messe in conto. Né una dipartita volontaria può essere facilmente contemplata  […].  Una via d'uscita c'è: l'Europa. La casacca da commissario non gli dispiace affatto. A Giorgia Meloni ha già offerto la sua disponibilità: meglio traslocare, fare da presidio all'interno della Commissione piuttosto che restare, come un bersaglio, al Mef. Ma la premier si è dimostrata fredda. Ha altri nomi in mente. Fonti di Palazzo Chigi vanno giù dritto: «Non si è fatto nessun ragionamento su Giorgetti commissario». […]

paolo gentiloni giancarlo giorgetti g7 economia stresa paolo gentiloni giancarlo giorgetti g7 economia stresa

 

Ma il vento ostile che arriva dalla maggioranza è destinato a trasformarsi in burrasca quando tra poche settimane sarà lui a dover certificare il rigore: il Piano per congelare i conti nei prossimi anni, poi i lavori preparatori per la Finanziaria "povera". Per non parlare della ratifica del Mes, che lui avrebbe voluto sottoscrivere fin dal primo minuto utile. «Il ministro dell'Economia e delle Finanze aveva interesse che fosse approvato per questioni di tipo economico», disse a dicembre quando la maggioranza trasformò il Parlamento in un blocco di cemento.  […] alla fine aveva abbozzato, prendendo atto che «non c'era aria di approvazione».

 

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni giancarlo giorgetti giorgia meloni

C'è qualcosa di più nella "voglia d'Europa" di Giancarlo Giorgetti. Certo la corsa per il Colle è lontana, fantapolitica oggi. Ma il centrodestra, anche in prospettiva, non ha tanti nomi da spendere. E non è affatto detto che da qui all'elezione del prossimo capo dello Stato si affaccino volti "saggi".

 

Già, saggi. Come il saggio Giorgetti, scelto da Giorgio Napolitano nel 2013 tra le dieci personalità individuate per sbloccare l'impasse istituzionale. È a quello "spirito quirinalizio" che il ministro vuole ritornare. Indossare la maglia europea è un buon viatico. […] Matteo Salvini non farebbe storie: perdere il ministro dell'Economia non sarebbe una tragedia. Pensa, il leader della Lega, che il Mef non porta consenso.

 

giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt021 giancarlo giorgetti foto mezzelani gmt021

Non è il Mit che presiede, […] colloca opere e soldi nei territori. Al suo ministero il problema è spendere e in fretta, mentre a via XX settembre si corre per stringere sempre più i rubinetti. Certo è che perdere il titolare del Tesoro richiederebbe una compensazione con un dicastero pesante. […]

 

Con il taglio dei tassi della Bce boomerang sui Btp: un’altra tegola per il Tesoro

Estratto dell’articolo di Carlotta Scozzari per “la Repubblica”

 

A meno di colpi di scena, giovedì la Bce avvierà quel taglio dei tassi di interesse invocato a gran voce dagli esponenti del governo Meloni. La mossa rischia, però, di tornare indietro come un boomerang soprattutto per il ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti.

 

[…] una medaglia a due facce per lo Stato, che da una parte risparmia sui costi di un debito pubblico elevato rispetto al quale ancora venerdì ha messo in guardia anche il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta.

 

GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI

Dall’altro lato, però, il rischio è che rendimenti inferiori raffreddino l’entusiasmo verso i Btp da parte di famiglie e piccoli risparmiatori. Proprio gli investitori non professionali, i cosiddetti “retail”, negli ultimi mesi hanno acquistato titoli di debito del Tesoro a mani basse.

 

Basti pensare ai Btp Valore […]: complici tassi dal 3,25% fino al 4,5% più vari premi fedeltà e la classica tassazione agevolata al 12,5%, la prima emissione di un anno fa ha raccolto 18,19 miliardi, la seconda in autunno 17,19 miliardi e la terza di febbraio 18,32 miliardi.

 

PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI PAOLO GENTILONI GIANCARLO GIORGETTI

[…] Il Tesoro a maggio ha collocato un nuovo Btp Valore, con tassi fino al 3,9% e un premio finale extra, ma le adesioni si sono “limitate” a 11,23 miliardi. Un segnale che il vento sui titoli di Stato sta cambiando, dopo la sbornia dei mesi passati. E da adesso in poi la raccolta potrebbe ulteriormente risentire dei minori rendimenti indotti dal taglio della Bce.

 

Eppure il Tesoro, per il 2024 così come già per il 2023, ha necessità di battere cassa con i Btp per colmare un fabbisogno statale che continua a drenare risorse. L’anno scorso, il dato ha raggiunto 109 miliardi, quasi 42 in più del 2022. Per farvi fronte, evidenzia Bankitalia, nel 2023 le emissioni nette di titoli di Stato sono cresciute a 100 miliardi, dai 27 dell’anno prima.

 

Mentre nel Def (Documento di economia e finanza) di aprile, […] si legge che «nel 2024 la spesa per interessi è prevista crescere, in primo luogo per finanziare un più elevato fabbisogno statale, che determina maggiori volumi in emissione».

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI - DEF - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

 

A marzo, senza quindi tenere conto dei collocamenti successivi compreso l’ultimo Btp Valore, il Tesoro stimava per la restante parte del 2024 emissioni nette fino a 59 miliardi. Da giovedì la strada per raccoglierli diventerà un po’ più ripida.

marco mezzaroma andrea abodi giancarlo giorgetti angelo binaghi foto mezzelani gmt056 marco mezzaroma andrea abodi giancarlo giorgetti angelo binaghi foto mezzelani gmt056

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