GONG! CALENDA VS RENZI, FUORI I SECONDI! IL CHURCHILL DEI PARIOLI: “IL PARTITO? LO FACCIO ANCHE SENZA RENZI”. CALENDA E MATTEONZO SI SONO SFANCULATI E, COME NELLE PEGGIORI COPPIE SULL’ORLO DEL DIVORZIO, I SOLDI GIOCANO UN RUOLO DI PRIMO PIANO. PER IL FONDATORE DI "AZIONE" RENZI SAREBBE RESTÌO A SCIOGLIERE ITALIA VIVA PER NON RINUNCIARE ALLA GESTIONE DEI FONDI DEL PARTITO OTTENUTI COL 2X1000 – I SOSPETTI DI TRAME DI RENZI CON FORZA ITALIA ALIMENTATE DALLE VOCI SUL POSSIBILE RITORNO DI CARFAGNA TRA I BERLUSCONIANI

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco e Antonio Fraschilla per repubblica.it

 

CARLO CALENDA MATTEO RENZI CARLO CALENDA MATTEO RENZI

"Ragazzi, io vado dritto come un fuso. Il partito lo faccio anche senza Renzi", dice Carlo Calenda alle sette di sera, riunendo i parlamentari di Azione. La frase racconta bene quale sia lo stato dell’arte nel Terzo Polo. Ieri, per tutta la giornata, sono volati gli stracci fra calendiani e renziani.

 

Divorzio a un passo, più vicino che mai, anche se il crac farebbe perdere al soggetto terzista soldi, consulenti e uffici

(…) Partono le repliche dei maggiorenti renziani, in batteria: basta veline anonime, avanti col Terzo Polo, se si arriva alla rottura è colpa di Calenda. E off the record aggiungono: Carlo è uno sfasciafamiglie, chiedete a Enrico Letta.

MATTEO RENZI CARLO CALENDA IN VESPA - MEME MATTEO RENZI CARLO CALENDA IN VESPA - MEME

 

 

Calenda, con i suoi, non fa nulla per smorzare i toni. Nello sfogatoio di Azione c’è chi ormai dice quanto avrebbe negato fino a qualche giorno fa: "Ma è stato Renzi a far votare ai suoi La Russa presidente del Senato!". Gli argini sono rotti. L’ex ministro a sera, da Giovanni Floris che su La7 gli chiede se ha rotto con Renzi risponde così: "Ah, boh". Perché, aggiunge, "ho visto attacchi personali nei miei confronti dai dirigenti di Italia viva. Io avevo proposto lo scioglimento di Azione e Iv. Renzi però vuole mantenere Italia viva e non si può fare". Dunque o l’alleanza si fa «sul serio, o non si fa".

 

 

LE POLTRONE DI MATTEO RENZI - BY MACONDO LE POLTRONE DI MATTEO RENZI - BY MACONDO

Il matrimonio fra i due è sempre stato d’interesse. Dunque tutto si può ridurre alla bozza di contratto che Calenda aveva sottoposto a Renzi tre settimane fa, senza incassarne l’avallo ufficiale. Un documento che prevede lo "scioglimento dei partiti esistenti" e l’iscrizione "del nuovo soggetto al registro dei partiti in tempo per essere ammesso al 2/1000". Tradotto: questione di soldi. L’accordo è lontano. 

 

(...)

 

Altro punto di frizione: le modalità del nuovo tesseramento, dove i renziani sono convinti di prevalere, se si ripartisse da capo. Magari con una candidatura in proprio: Luigi Marattin. Renzi, come detto, riunendo le sue truppe, racconta che se ci sarà lo strappo, non dipenderà da lui: "Non c’è alcun motivo politico, sono alibi paventati da Azione. I soldi? Abbiamo dato un milione e mezzo, la maggior parte per promuovere il volto di Calenda. Lo scioglimento? È evidente, ma prima dev’esserci un congresso, vero". Per l’ex premier "l’obiettivo restano le Europee, poi se non ci sarà un risultato positivo verrà fatalmente meno il progetto".

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI - BY MACONDO CARLO CALENDA E MATTEO RENZI - BY MACONDO

 

Ma per l’ex Rottamatore sono forti anche le sirene a destra. C’è chi racconta che perfino dal San Raffaele, dalla stanza di Berlusconi, sia partito qualche messaggino verso Renzi, che però nega seccamente. E c’è chi interpreta le tensioni tra Renzi e Calenda come una conseguenza di questo pressing insistente, da parte di componenti di FI, per fare del leader di Iv il frontman di una nuova casa dei moderati. Altro segnale: con lo sfaldarsi di Forza Italia, circola l’ipotesi che Mara Carfagna possa tornare tra gli azzurri. E fare magari da testa di ponte per l’approdo di altri.

MATTEO RENZI CARLO CALENDA MATTEO RENZI CARLO CALENDA

 

MATTEO RENZI SENATORE DIRETTORE - BY MACONDO MATTEO RENZI SENATORE DIRETTORE - BY MACONDO I CUGINI DI CARFAGNA - MEME BY EMILIANO CARLI I CUGINI DI CARFAGNA - MEME BY EMILIANO CARLI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI CARLO CALENDA E MATTEO RENZI MATTEO RENZI E CARLO CALENDA MATTEO RENZI E CARLO CALENDA

(...)

CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….