BALNEARI: UE, NORME ITALIA RISPETTINO DIRITTO UNIONE
(ANSA) - "Proseguiamo la discussione con le autorità italiane" sulle concessioni ai balneari, "sia a livello tecnico che ad alto livello politico. La discussione è in corso proprio ora, perciò seguiamo da vicino la situazione per risolverla al più presto e affinché la legge italiana sia conforme al diritto dell'Ue". Così una portavoce della Commissione Ue ad una domanda sull'estensione delle concessioni per gli stabilimenti balneari fino al 2033. "La questione" della concessione degli stabilimenti balneari "è nel radar della Commissione europea da molti anni - ha ricordato la portavoce -. Stiamo discutendo con le autorità italiane affinché la sentenza della Corte" europea "venga rispettata".
DL RILANCIO: ASSOBALNEARI, BASTA ATTACCHI A CONCESSIONI
(ANSA) - "Basta con gli attacchi" all'emendamento che conferma le estensione delle concessioni demaniali marittime al 2033. Lo chiede Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, che punta sulle critiche politiche al provvedimento proposto da Fi e votato a livello trasversale domenica scorsa in commissione bilancio . Critiche arrivate soprattutto dal leader di Azione Carlo Calenda alle quali si sarebbe aggiunto un parere critico dalla Ragioneria dello Stato.
"Troviamo davvero singolare l' interesse strumentale da parte della Ragioneria Generale dello Stato a sentenze europee che nulla hanno a che fare con il bilancio dello Stato, come appunto l' errata applicazione della Direttiva Bolkestein", scrive il presidente dell'associazione Fabrizio Licordari, Che aggiunge: "Ci sono troppi elementi che nella vicenda delle concessioni demaniali marittime devono fare riflettere e che sono poco chiare. Una su tutte: perché, visto che si tratta di concessioni di beni, si fanno rientrare nell' applicazione della Direttiva che si rivolge ai servizi?"
E conclude:"I balneari italiani, ed in prima fila Assobalneari Italia, porteranno avanti fino in fondo e senza arretrare di un millimetro la giusta battaglia per eliminare la direttiva Bolkestein per i concessionari demaniali marittimi dall' ordinamento italiano, così come già accaduto per altri settori".
DL RILANCIO: +EUROPA, SU CANONI SPIAGGE DANNO ALLO STATO
(ANSA) - "La proroga delle concessioni balneari, non per 2 anni causa Covid, ma per 13, è un danno allo Stato e ai contribuenti, scoraggia nuovi imprenditori e investimenti, garantisce rendite. Capolavoro: esatto contrario di ciò che serve. Giallorossi come i gialloverdi: no alle riforme, sì alle rendite". Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova