Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”
matteo renzi foto di bacco (12)
Alle sette di sera in Transatlantico un deputato di area governo tira un sospiro di sollievo: «La maggioranza ha retto la prova delle Authority». In realtà, non è proprio così perché il partito di Matteo Renzi ha deciso di sfilarsi. E il M5S si spacca: alla Camera si registrano 42 voti destinati a Emilio Carrelli e al Senato 22 schede bianche riconducibili alle fila grilline provano ad azzoppare Elisa Giomi.
È il giorno del rinnovo dei vertici di Agcom (Autorità per le garanzie nella comunicazione) e del Garante della privacy. Ogni ramo del Parlamento vota due componenti per ciascuna Autorità. Fischio di inizio alle ore 10. Fino all'ultimo si tratta dentro e fuori la maggioranza.
Al punto che Luigi Vitali, senatore di centrodestra di rito totiano, racconta un aneddoto: «Alle 10 riceviamo un WhatsApp: non votate perché ancora non abbiamo un accordo. Alle 11 è arrivata la comunicazione dei due nomi: Ghiglia e Aria».
Eppure, una delle ragioni del braccio di ferro estenuante rimanda alla questione di genere. Nelle scorse settimane, infatti, è stato firmato, da tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, un disegno di legge per la promozione dell'equilibrio di genere. Ma i nomi circolati negli ultimi giorni sono solo di uomini.
LAURA BOLDRINI SI INGINOCCHIA IN PARLAMENTO PER GEORGE FLOYD
Dunque, occorre cambiare. Laura Boldrini graffia da Montecitorio: «Se la Camera proporrà solo uomini non voterò». Minacce che non risuonano invano, visto che alla fine l'Agcom, per la prima volta, avrà due donne e due uomini. Mentre la Privacy, tre uomini e una sola componente rosa.
Ed è un segnale positivo che porta Valeria Fedeli ad esultare: «È un passo in avanti». La maggioranza elegge all'Agcom Elisa Giomi e il dem Antonello Giacomelli. Mentre per la Privacy Pd, Leu e M5S indicano l'avvocato Guido Scorza e Pasquale Stanzione professore di diritto privato. Con una caratteristica: è nato nel 1945, dunque è il favorito per la carica di presidente, visto che il Garante della privacy viene scelto, tra i 4 eletti dal Parlamento, in base all'anzianità. Il diretto interessato sorride con il Corriere : «Spero abbiano guardato anche il curriculum». E proprio il nome di Stanzione costringe al ritiro Ignazio La Russa, classe 1947.
Il vicepresidente del Senato dice: «Si sono accorti che i tre potenziali eletti erano più giovani di me e allora hanno puntato su Stanzione che è più anziano». Alla Privacy il centrodestra elegge Agostino Ghiglia e Ginevra Cerrina Feroni. Mentre all'Agcom va Laura Aria, sponsorizzata dall'area lettiana di FI e il ceo di 7 Gold, Enrico Mandelli (area Lega). A questo punto c'è attesa per la designazione del nuovo presidente di Agcom. Il favorito è Giacomo Lasorella, attuale vicesegretario generale di Montecitorio.
LA MAIORINO GODE!
(Agenzia Nova) - Il vicepresidente del gruppo parlamentare del Movimento cinque stelle al Senato, Alessandra Maiorino, afferma: "Oggi il Senato ha votato sulle Autorità Garanti per le comunicazioni (Agcom) e per la Privacy. La candidata proposta per Agcom dal Movimento cinque stelle è stata la professoressa Elisa Giomi, docente di sociologia della comunicazione, con un dottorato di ricerca in Comunicazione, Media e Sfera pubblica e diversi master acquisiti in Italia e all'estero.
Proprio come prevede la legge - continua la parlamentare su Facebook -, la candidatura della professoressa Giomi è giunta alla fine di un percorso di selezione parlamentare del tutto indipendente, trasparente e aperto condotto da me con l'aiuto di altre colleghe e colleghi di Senato e Camera.
I nostri criteri di selezione sono stati l'effettiva competenza nella materia e nelle funzioni dell'ente, l'onestà intellettuale e deontologica, l'assenza di conflitto di interessi, lo spessore culturale e la terzietà". Maiorino, poi, prosegue: "Elisa Giomi raccoglie tutti questi requisiti, e con la sua competenza, sensibilità e visione, porterà una ventata di aria fresca all'interno dell'autorità garante per le comunicazioni, che tanto può fare, nel prossimo settennato, per migliorare l'informazione e la comunicazione in questo Paese. Una donna competente, che il Senato, su nostra proposta ha votato - conclude l'esponente del M5s -, e che è motivo di orgoglio per il noi del Movimento cinque stelle e, ne sono certa, per l'Italia tutta. Buon lavoro, professoressa Giomi. Buon lavoro, Elisa".