GRILLO IN GIACHETTI E CRAVATTA - SOLD OUT PER LO SPETTACOLO DI BEPPE, C’E’ ANCHE ROBERTO GIACHETTI: “LO APPREZZAVO COME COMICO” - VOLTI NOTI A GO-GO: BAUDO, FRECCERO, DI PIETRO, BRIZZI, LA RUSSA. I PARLAMENTARI 5 STELLE IN FILA COME SCOLARETTI

Teatro pieno per Grillo: 1300 spettatori. C’è di tutto: simpatizzanti, curiosi, militanti, attivisti, candidati e vecchi amici. Tanti i partecipanti alle “comunarie”, con il terrore dei giornalisti: una donna ha paura anche di dire il suo nome…

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M.Fv per “la Repubblica-Roma”

 

Quando mancano meno di 10 minuti al sipario spunta pure Roberto Giachetti accompagnato dal figlio: «Beppe Grillo me lo ricordo sul palco - dice il candidato alle primarie del centrosinistra - anni fa lo apprezzavo come comico. Ora voglio vedere lo spettacolo». Dentro, nel foyer del teatro Brancaccio sold out fino a sabato, qualcuno lo riconosce e qualcun altro no, pressati come sardine nell’imbuto che si crea prima dello “strappo” dei biglietti. Sono 1300 gli spettatori e, tra di loro, c’è di tutto: simpatizzanti, curiosi, militanti, attivisti, candidati e vecchi amici.

IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO

 

C’è Pippo Baudo («Amo tanto il comico del passato. Come politico ha fatto tantissimo, ma non lo voto»), c’è Carlo Freccero (che entra a lunghe falcate tappandosi le orecchie), c’è Tonino Di Pietro («Grillo ha il merito di aver indirizzato verso le urne l’esasperazione dei cittadini. Era quello che avevo iniziato a fare io»).

 

E poi, ancora il regista Fausto Brizzi, Piera Degli Esposti e, tra i politici, Ignazio La Russa. «L’hai comprato il biglietto?», gli urlano da fuori. Lui, impassibile: «Grillo ha detto che viene come comico, quindi sì, lo posso vedere».

IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO

 

Ma al di là della legittima curiosità di chi milita da un’altra parte, tra il pubblico del Brancaccio ci sono soprattutto attivisti a 5 Stelle. E tanti parlamentari, non solo romani, da Paola Taverna a Stefano Vignaroli, da Massimo De Rosa a Enza Blundo passando per Sara Paglini, Mirco Busto, Edera Spadoni.

 

Marcello De Vito, aspirante candidato sindaco, stringe qualche mano e si fionda in teatro senza dire una parola. Qualche altro partecipante alle “Comunarie” c’è, volti per lo più sconosciuti. Tra di loro Giuliana Conficconi, VIII Municipio. Scrive sul cellulare e preferisce non dire nemmeno il suo nome perché «c’è un ufficio comunicazione e non possiamo rilasciare dichiarazioni».

 

All’interno del foyer c’è Maria Rita che il MoVimento non l’ha mai votato «ma alle prossime

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elezioni mi son decisa, lo farò», anche se sperava in un impegno di Alessandro Di Battista in prima persona. A Carla, invece, hanno regalato il biglietto: lei un’elettrice a 5 Stelle non lo sarà mai. «Ma sono indecisa su chi scegliere».

 

C’è Antonio che aspetta l’apertura del voto on line e punta su De Vito. E mentre il pubblico prende posto, fuori continuano a volantinare quelli del movimento per il “Paradismo”: «L’evoluzione si avrà solo attraverso la scienza e i robot. Siamo tutti elettori del M5S. Loro possono capirci meglio».

 

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