M.Fv per “la Repubblica-Roma”
Quando mancano meno di 10 minuti al sipario spunta pure Roberto Giachetti accompagnato dal figlio: «Beppe Grillo me lo ricordo sul palco - dice il candidato alle primarie del centrosinistra - anni fa lo apprezzavo come comico. Ora voglio vedere lo spettacolo». Dentro, nel foyer del teatro Brancaccio sold out fino a sabato, qualcuno lo riconosce e qualcun altro no, pressati come sardine nell’imbuto che si crea prima dello “strappo” dei biglietti. Sono 1300 gli spettatori e, tra di loro, c’è di tutto: simpatizzanti, curiosi, militanti, attivisti, candidati e vecchi amici.
C’è Pippo Baudo («Amo tanto il comico del passato. Come politico ha fatto tantissimo, ma non lo voto»), c’è Carlo Freccero (che entra a lunghe falcate tappandosi le orecchie), c’è Tonino Di Pietro («Grillo ha il merito di aver indirizzato verso le urne l’esasperazione dei cittadini. Era quello che avevo iniziato a fare io»).
E poi, ancora il regista Fausto Brizzi, Piera Degli Esposti e, tra i politici, Ignazio La Russa. «L’hai comprato il biglietto?», gli urlano da fuori. Lui, impassibile: «Grillo ha detto che viene come comico, quindi sì, lo posso vedere».
Ma al di là della legittima curiosità di chi milita da un’altra parte, tra il pubblico del Brancaccio ci sono soprattutto attivisti a 5 Stelle. E tanti parlamentari, non solo romani, da Paola Taverna a Stefano Vignaroli, da Massimo De Rosa a Enza Blundo passando per Sara Paglini, Mirco Busto, Edera Spadoni.
Marcello De Vito, aspirante candidato sindaco, stringe qualche mano e si fionda in teatro senza dire una parola. Qualche altro partecipante alle “Comunarie” c’è, volti per lo più sconosciuti. Tra di loro Giuliana Conficconi, VIII Municipio. Scrive sul cellulare e preferisce non dire nemmeno il suo nome perché «c’è un ufficio comunicazione e non possiamo rilasciare dichiarazioni».
All’interno del foyer c’è Maria Rita che il MoVimento non l’ha mai votato «ma alle prossime
IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO IL RITORNO DI GRILLO A TEATRO
elezioni mi son decisa, lo farò», anche se sperava in un impegno di Alessandro Di Battista in prima persona. A Carla, invece, hanno regalato il biglietto: lei un’elettrice a 5 Stelle non lo sarà mai. «Ma sono indecisa su chi scegliere».
C’è Antonio che aspetta l’apertura del voto on line e punta su De Vito. E mentre il pubblico prende posto, fuori continuano a volantinare quelli del movimento per il “Paradismo”: «L’evoluzione si avrà solo attraverso la scienza e i robot. Siamo tutti elettori del M5S. Loro possono capirci meglio».