- LA PARATA MILITARE DI TRUMP «LA VOGLIO COME A PARIGI» I DEM: SI CREDE NAPOLEONE
Giuseppe Sarcina per il Corriere della Sera
Gli ispettori del comune di Washington e gli ufficiali del Pentagono studiano preoccupati le mappe della capitale. I ponti sono piuttosto vecchi: reggerebbero al passaggio dei carri armati? E l' asfalto del tratto di Pennsylvania Avenue dalla Casa Bianca fino al Campidoglio è già punteggiato da buche assassine: che cosa diventerebbe sotto il peso dei cingolati e dei lanciamissili?
Il presidente, però, racconta il Washington Post è stato perentorio, in un incontro a metà gennaio con i «suoi» generali: «Voglio una sfilata militare come quella dei francesi, anzi ancora più grande, più spettacolare».
donald e melania trump con brigitte ed emmanuel macron
Lo scorso 14 luglio Donald Trump fu invitato a Parigi dal capo dello Stato Emmanuel Macron. A quanto pare sarebbe rimasto folgorato dalla «Grande Parade» delle forze armate sugli Champs-Elysées.
La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha sostanzialmente confermato il progetto: «Il presidente Trump appoggia in modo incredibile i grandi servitori dell' America che rischiano ogni giorno la loro vita per garantire la sicurezza del Paese.
Il presidente ha chiesto al dipartimento della Difesa di esplorare l' ipotesi di una celebrazione nella quale tutti gli americani possano mostrare il loro sostegno ai militari».
All' ora di pranzo il Segretario alla Difesa, Jim Mattis, si presenta davanti ai giornalisti. Una frase per confermare che il Pentagono «sta mettendo insieme una serie di opzioni» che finiranno poi sulla scrivania del presidente, per la decisione finale.
Intanto la polemica è già avanti. I democratici commentano la notizia con un mix di stupore e sarcasmo. Il deputato californiano Jackie Speier vede «prendere forma un Napoleone» nello Studio Ovale. Il più duro è il senatore Dick Durbin: «Abbiamo già molte questioni aperte, ci manca solo la grande sfilata.
Un spreco di denaro per compiacere il narcisismo di questo presidente. Usiamo quei soldi per migliore le condizioni di vita dei nostri militari e delle nostre famiglie». Sul versante repubblicano, da registrare le osservazioni del senatore Lindsey Graham, spesso critico con Trump. Non stavolta, come si legge in un suo tweet: «Appoggio in pieno la decisione di avere una sfilata annuale per onorare ciò che c' è di meglio tra di noi.
i capelli di donald trump al vento
La mia speranza è che questa "parade" non sia centrata sulle infrastrutture militari, ma sullo spirito di servizio, di sacrificio. Dovrebbe essere un modo per dire "Grazie" a tutti coloro che proteggono la nazione».
Le parole di Graham toccano il punto che sta animando le discussioni sui siti e sui canali televisivi. Che cosa ha in mente Trump: una festa nazionale per l' esercito o una dimostrazione di forza, sul modello di quelle messe in scena dal leader russo Vladimir Putin o dal dittatore nord coreano Kim Jong-un?
- TRUMP, UN COLPO DI VENTO SCOPRE IL TRUCCO: IL WEB LO DERIDE PER LA FINTA CAPIGLIATURA
Anna Guaita per ‘Il Messaggero’
Donald Trump dovrebbe tenere a mente il detto chi la fa l'aspetti. O almeno, avrebbe dovuto tenerlo a mente quando prendeva in giro i suoi rivali perché erano bassi, o sudavano, o erano troppo grassi. Se non fosse stato così cattivo nel descrivere il loro aspetto, e se non avesse ironizzato tanto sulla bellezza o meno delle giornaliste, forse ieri l'universo web sarebbe stato più comprensivo nei suoi confronti. Invece il presidente si è trovato esposto alla berlina, perchè un colpo di vento mentre saliva la scaletta di AirForce1 ha rivelato che sotto quella matassa cotonata di capelli biondissimi c'è una bella pelata.
Il video e le foto di questo imbarazzante momento sono stati rilanciati su tutte le piattaforme social, accompagnati da commenti ironici, e spesso cattivi. I giornalisti si sono chiesti se era corretto rimandare l'immagine che esponeva il presidente al ridicolo, e per tutti ha risposto Jonathan Chait, il noto giornalista della rivista New York: «Trump è ossessionato dall'aspetto fisico. E spesso usa l'aspetto degli altri come un'arma. Quindi è corretto ridere di lui quando il suo imbroglio è rivelato».
L'IMBROGLIO
Imbroglio perché il presidente da decenni insiste di non essere calvo e assicura che la sua chioma è naturalmente folta, e durante i comizi ha invitato il pubblico a toccargli l'onda che gli cade sulla fonte, per dimostrare che non si trattava di un parrucchino. Ma di recente è stato rivelato che quella strana pettinatura irrigidita dalla lacca è il risultato di un intervento chirurgico negli anni Ottanta. Ne hanno parlato sia Ivana, la prima moglie, sia la figlia Ivanka, come ha riferito il giornalista Michael Wolff nel libro Fire and Fury. Si trattò di un intervento di scalp reduction, che consiste nel riaggiustare chirurgicamente il cuoio capelluto.
In genere Trump si difende dal vento indossando i cappellini con la scritta MAGA (Make America Great Again) il suo slogan elettorale. Ma è stato criticato perché nei momenti formali quei cappellini stonano. E così li evita quando deve salire sull'aereo presidenziale, con tanto di Marines sull'attenti al suo fianco. Trump ha rinunciato anche ad altre abitudini che lo hanno messo in imbarazzo.
Per esempio ora evita di giocare a tennis dove i paparazzi possano di nuovo acchiapparlo in quei pantaloncini bianchi che mettono in evidenza la rotondità dei suoi fianchi. Insomma, l'aspetto formale, il cerimoniale, la pomp and circumstance, sono per lui estremamente importanti, tant'è che non ha mai perdonato gli americani di aver disertato la festa dell'insediamento, il momento più alto di una presidenza.
Difatti, quasi a volersi rifare della scarsa partecipazione di quel gennaio, adesso vuole che il Pentagono gli organizzi una parata militare, completa di carri armati, jet in volo, formazioni in marcia. L'idea sarebbe di imitare la manifestazione del 14 luglio in Francia, che lui stesso ha visto l'anno scorso. Ma i soliti cattivoni su twitter pensano che nella sua mente giochi anche il ricordo delle parate sulla Piazza Rossa, con Putin impettito sugli spalti.
- IL PATTINATORE NON SALUTA PENCE «VUOLE TERAPIE PER I GAY»
Da la Stampa
All' inaugurazione dei Giochi olimpici non ci sarà Donald Trump, ma il suo vice Mike Pence. Anche senza il presidente però arrivano le polemiche, il pattinatore Adam Rippon, omosessuale dichiarato, ha annunciato che non incontrerà Pence. L' atleta ha raccontato che lo staff della Casa Bianca aveva tentato una mediazione, dopo le critiche arrivate nelle scorse settimane. Alla notizia che sarebbe stato Pence a rappresentare gli Stati Uniti Rippon aveva reagito polemicamente: «Ma chi quel Pence che suggeriva terapie per convertire i gay? Lui sembra più mite di Trump, ma cosa volete, sono stato cresciuto con valori diversi da quelli dell' attuale amministrazione».