IN IRAN LA REPRESSIONE CONTINUA A TUTTA FORCA – IL REGIME DI TEHERAN HA IMPICCATO ALTRI DUE RAGAZZI DI 22 E 26 ANNI ACCUSATI DI “INIMICIZIA CONTRO DIO” - I DUE ERANO STATI ARRESTATI DALLA POLIZIA IRANIANA MENTRE PROTESTAVANO CONTRO IL REGIME DI ALI KHAMENEI – NEL PROCESSO SOMMARIO I TIRAPIEDI DELLA GUIDA SUPREMA GLI HANNO ESTORTO UNA CONFESSIONE-VIDEO...

-

Condividi questo articolo


 

Greta Privitera per www.corriere.it

 

mohammad mehdi karami mohammad hosseini 2 mohammad mehdi karami mohammad hosseini 2

Molti dei tweet che lo annunciano, cominciano così: Buongiorno mondo, il regime iraniano ha impiccato altri due ragazzi, Mohammad Mehdi Karami, 22 anni, e Mohammad Hosseini, 26. 

 

Ma non solo sui social gira la notizia della terza e quarta impiccagione di manifestanti dall’inizio delle proteste, anche la Nuova agenzia giudiziaria dei pasdaran conferma la morte e fa sapere che sarebbero stati giustiziati all’alba, prima della preghiera.  Come per gli altri casi -Mohsen Shekari e Majidreza Rahnavard - entrambi sono stati accusati di «inimicizia contro Dio», e, riportano gli attivisti, non hanno mai visto né un avvocato, né un processo giusto. 

 

 

ali khamenei ali khamenei

Bbc Persian scrive che Mohammad Mehdi Karami e Mohammad Hosseini sarebbero stati arrestati mentre protestavano a Karaj, vicino a Teheran, durante la cerimonia del 40esimo giorno dalla morte di Najafi , una ventenne anche lei vittima della violenza del regime , simbolo delle proteste che dal 16 settembre, dal giorno dell’uccisione di Mahsa Amini, infiammano il Paese . La magistratura li avrebbe condannati per la morte di un miliziano Basij, Ruhollah Ajamian, citato come «martire» dall’ayatollah Khamenei in uno dei suoi ultimi discorsi. 

 

La prima condanna del tribunale è arrivata il 4 dicembre e il 3 gennaio la Corte suprema ha confermato la sentenza. Come è successo per gli altri due manifestanti impiccati, nei giorni scorsi anche Mehdi Karami e Hosseininei sono apparsi in un video nella tv di stato dove confermavano con frasi spezzettate la partecipazione alle proteste: «Una confessione estorta dal regime», scrivono gli attivisti che non hanno dubbi dell’inequità dei metodi usati dalle autorità iraniane. 

mohammad mehdi karami mohammad hosseini 1 mohammad mehdi karami mohammad hosseini 1

 

Secondo Mohammadhossein Aghassi, indicato da Karami come suo avvocato ma rifiutato dalla corte, Karami aveva iniziato uno sciopero della fame in carcere per protestare contro il «no alla mia richiesta di averti come avvocato», gli avrebbe detto il giovane al telefono. L’avvocato ha riferito inoltre che a Karami non è stato permesso di vedere la famiglia prima della morte.

 

Le esecuzioni sono arrivate nonostante una intensa campagna delle Ong che chiedeva a Teheran di revocare le sentenze. A metà dicembre, il padre di Mehdi, Mashallah Karami, ha pubblicato un video sui social media in cui lui e la moglie imploravano le autorità di annullare la condanna a morte del figlio. Mashallah Karami aveva detto ai media locali che l’avvocato della famiglia non è stato in grado di accedere al fascicolo di suo figlio descritto con questa parola: «Torturato».

 

mohammad mehdi karami mohammad hosseini mohammad mehdi karami mohammad hosseini

«Impiccano i ragazzi e le ragazze che hanno ferito o ucciso le loro guardie, anche per dare un segnale alle forze di sicurezza, stanche di rischiare la vita nelle strade», ha raccontato al Corriere Mahmood Amiry-Moghaddam, fondatore della Ong Iran human rights di Oslo. «Se la comunità internazionale non reagisce in modo forte, sarà una catastrofe. Il rischio sono le esecuzioni di massa». 

 

mohammad mehdi karami mohammad hosseini mohammad mehdi karami mohammad hosseini

Secondo la Ong, dall'inizio delle proteste sono stati arrestati circa 20 mila manifestanti e uccisi almeno 476. Cento rischiano l'esecuzione.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….