Maurizio Molinari per la Stampa
Sanità, economia e ordine pubblico: la pandemia Covid-19 ha innescato tre diverse crisi che, sovrapponendosi, mettono a serio rischio la tenuta del Paese imponendo al governo Conte di dimostrare in fretta la leadership necessaria per trovare soluzioni rapide ed efficienti.
La prima crisi è sanitaria. L' Italia è il più cruento campo di battaglia dello scontro con il virus di Wuhan.
Gli eroi sono i medici e gli infermieri mentre le vittime sono i nostri anziani. Il bilancio pesante di oltre 10 mila vittime è dovuto all' attacco feroce, a sorpresa, da parte di un nemico invisibile che obbliga gran parte della popolazione a restare chiusa in casa. E la nostra maggiore debolezza è nella logistica perché ci mancano i rifornimenti strategici - respiratori e mascherine - , abbiamo troppo personale medico contagiato e siamo attanagliati dal timore di non aver abbastanza letti per le terapie intensive negli ospedali. Per sanare queste vulnerabilità abbiamo bisogno di più forniture mediche e, anche, di più dati digitali sui contagiati.
Ma le forniture vengono ostacolate da una burocrazia che sovrappone Protezione civile, commissariato per l' emergenza e Sanità mentre l' uso dei dati digitali tarda - a dispetto di quanto fatto da Cina e SudCorea, e di quanto stanno facendo Israele e Stati Uniti - a causa della lentezza nello sviluppo di una app che dovrebbe già essere operativa, che può essere realizzata in tempi rapidi e di cui il Garante della Privacy condivide il bisogno. Da parte del governo servono dunque decisioni per azzerare la burocrazia che ostacola i rifornimenti e ritarda la app: in assenza di tali sostegni il sistema sanitario rischia di non farcela.
assalto supermercato rivoluzione nazionale
La seconda crisi è economica perché con il Paese immobilizzato l' impoverimento collettivo rischia di portare alla devastazione del pil ovvero quando i lavoratori usciranno da casa non troveranno più uffici, ristoranti, alberghi, negozi e fabbriche ad accoglierli in quanto una moltitudine di aziende avrà fallito o sarà in procinto di farlo. Poiché il cuore dell' emergenza è nelle Regioni più ricche del Paese - Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna - ciò minaccia di riportare il nostro Pil indietro di una generazione con conseguenze sociali pericolose.
PALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATO
Davanti a pericoli simili Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti hanno adottato misure straordinarie a sostegno del sistema produttivo con garanzie finanziarie letteralmente senza precedenti mentre il governo Conte tentenna con appena 25 miliardi che potrebbero al massimo diventare 100. Anche qui è la burocrazia - del Tesoro in particolare - a ostacolare provvedimenti tali da creare il credibile paracadute per la nostra economia ben descritto da Mario Draghi nel suo intervento sul "Financial Times". Come nel caso della Sanità, anche sull' economia ci sono sul tavolo del premier evidenti decisioni da prendere. Ma continuano a tardare.
giuseppe conte roberto gualtieri mes
Il terzo fronte di emergenza è l' ordine pubblico. Si affaccia nel Sud con gli assalti ai forni del pane e gli scippi delle buste della spesa in Sicilia descrivendo il rischio che l' impossibilità di guadagnare per un periodo prolungato - soprattutto nel caso del lavoro in nero - inneschi disordini e violenza su un territorio dove la criminalità organizzata resta temibile.
Forze dell' ordine ed esercito sono certamente in grado di fronteggiare tale scenario ma il fatto stesso che questo rischio si stia manifestando dimostra la gravità dell' impatto sulla sicurezza collettiva dei ritardi negli interventi su Sanità ed economia. Ieri il governo ha preso atto del rischio-Sud varando i fondi di emergenza a favore dei Comuni ma è solo un primo passo, divenuto irrinunciabile sulla base dei rapporti del Viminale.
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Leggendo assieme l' affanno del sistema sanitario nel gestire i persistenti focolai del virus nel Nord, il rischio strategico di pesanti danni al sistema economico e gli allarmi sullo scontento sociale nel Sud ne esce il ritratto di un Paese pericolosamente in bilico, che ha bisogno di azioni coraggiose e rapide da parte dei propri leader di governo. Perché il tempo non gioca in nostro favore.