JOE IL FUGGITIVO - BIDEN VA IN TV A DIFENDERSI PER AVER GETTATO KABUL IN MANO AI TALEBANI E DICE CHE “GLI USA RISPETTERANNO TUTTI GLI IMPEGNI” (MA QUALI?). POI PARLA PRATICAMENTE SOLO DEL PIANO DI EVACUAZIONE DEGLI AMERICANI RIMASTI, MA AMMETTE DI NON SAPERE NEMMENO QUANTI SONO (NÉ DOVE SI TROVINO) - INTANTO AUMENTANO LE PROVE CHE L’AMMINISTRAZIONE HA DELIBERATAMENTE IGNORATO GLI ALLARMI DELL’INTELLIGENCE: IN UN CABLOGRAMMA DEL 13 LUGLIO UNA VENTINA DI DIPLOMATICI DI STANZA A KABUL SCRIVEVANO ALLARMATI AL SEGRETARIO DI STATO BLINKEN PER METTERE IN GUARDIA SUL COLLASSO RAPIDO DI KABUL

-

Condividi questo articolo


 

 

Ugo Caltagirone per l’ANSA

 

kamala harris joe biden antony blinken kamala harris joe biden antony blinken

Joe Biden nell'occhio del ciclone, costretto ancora una volta a difendersi in tv davanti al suo Paese e al mondo intero: "Gli Usa rispetteranno tutti gli impegni", promette.

 

Ma è difficile tentare di spiegare non solo quanto accaduto con la caduta di Kabul, ma anche un'evacuazione che assume contorni sempre più drammatici col passare delle ore. Sono 13 mila finora le persone evacuate in quella che il presidente Usa definisce "la più difficile operazione di ponte areo della storia".

joe biden 3 joe biden 3

 

Ammettendo però di non poter garantire l'esito finale: "Non sappiano quanti americani sono in Afghanistan". Le pressioni sul presidente Usa sono fortissime, sia in patria che da parte degli alleati. Tra questi ultimi Emmanuel Macron, che invoca la "responsabilità morale" verso quelle centinaia di migliaia di afghani che in 20 anni di guerra hanno aiutato le truppe della Nato e i diplomatici occidentali: "Non possiamo abbandonarli", il suo appello in una telefonata con l'inquilino della Casa Bianca.

 

JOE BIDEN E LA PRESA DI KABUL DA PARTE DEI TALEBANI - MEME BY EMAN RUS JOE BIDEN E LA PRESA DI KABUL DA PARTE DEI TALEBANI - MEME BY EMAN RUS

Appello che per qualcuno suona più come un monito. Del resto la linea difensiva di Biden sembra ormai vacillare, tra le tragiche immagini che arrivano dall'inferno di Kabul e le indiscrezioni che rafforzano la tesi di un'amministrazione Usa consapevole di quanto stesse accadendo, con la rapida e inarrestabile avanzata dei talebani.

 

Tesi che getta un'ombra sulla Casa Bianca, e alimenta più di un sospetto sul fatto che il presidente non abbia detto tutta la verità. La versione ufficiale dei fatti - più volte ripetuta anche dal Pentagono, dal Dipartimento di stato e dai vertici delle forze armate - è che nessuno prevedeva un epilogo così devastante, con i talebani che hanno conquistato Kabul in soli undici giorni.

TALEBANI TALEBANI

 

Ma a smentire questa narrativa arriva anche uno scoop del Wall Street Journal, che ha tirato fuori un cablogramma dai toni drammatici inviato il 13 luglio scorso direttamente al segretario di stato Antony Blinken da una ventina di diplomatici dell'ambasciata Usa a Kabul.

 

joe biden joe biden

Un memo interno che già metteva in guardia sul probabile collasso della capitale nel giro di poco tempo, a causa della rapidissima avanzata talebana e dell'altrettanto rapido disfacimento delle forze di sicurezza afghane. Un chiaro messaggio che ora imbarazza non poco il capo della diplomazia americana e che difficilmente - sostengono in molti - non è stato condiviso con il presidente e i vertici del Pentagono. Intanto, dopo le promesse di aiuto, sono centinaia di migliaia gli afghani che hanno lavorato con gli Usa ancora nel limbo, costretti a nascondersi dalla vendetta talebana in attesa di un visto per l'America.

 

AFGHANISTAN - LA RESISTENZA AI TALEBANI AFGHANISTAN - LA RESISTENZA AI TALEBANI

Con Biden sempre più pressato perchè si velocizzino al massimo le procedure. Si calcola che in tutto siano 300 mila i civili afghani che in 20 anni hanno collaborato con gli Stati Uniti. Di questi 15 mila sono già entrati negli Usa con le loro famiglie grazie a un visto speciale. Visto ancora in sospeso invece per altri 18 mila afghani, mentre per tutti gli altri è notte fonda. Così Biden cambia i programmi e, invece di patire per la sua residenza di famiglia in Delaware, ha deciso di restare l'intero weekend alla Casa Bianca per essere costantemente aggiornato nello Studio Ovale e seguire in prima persona gli sviluppi dalla Situation Room. (ANSA).

afghanistan nazionalisti in piazza contro i talebani afghanistan nazionalisti in piazza contro i talebani joe biden video riunione sull afghanistan joe biden video riunione sull afghanistan joe biden 1 joe biden 1

 

AFGHANISTAN - TALEBANI AFGHANISTAN - TALEBANI talebani in afghanistan 10 talebani in afghanistan 10 talebani in afghanistan 7 talebani in afghanistan 7 GIUSEPPE CONTE E I TALEBANI - MEME BY SARX88 GIUSEPPE CONTE E I TALEBANI - MEME BY SARX88 AFGHANISTAN - LA VALLE DEL PANSHIR AFGHANISTAN - LA VALLE DEL PANSHIR kamala harris joe biden kamala harris joe biden

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….