“LO CHIAMA PROCESSO MELONI, INVECE È LUI L'IMPUTATO CHE FRIGNA OGNI GIORNO” – FRANCESCO STORACE IMPANA E FRIGGE ROBERTO SAVIANO, ACCUSATO DI DIFFAMAZIONE PER AVER DATO DEI “BASTARDI” A MELONI E SALVINI: “IL SUO PIAGNISTEO STA DAVVERO DIVENTANDO INSOPPORTABILE; NESSUNO OSEREBBE MAI LAMENTARSI PER LA VELOCITÀ DI UN PROCESSO. MA SICCOME TOCCA A LUI ESSERE IMPUTATO, NON VORREBBE CELERITÀ, NON SI SA MAI DOVESSE ESSERE CONSIDERATO COLPEVOLE…”

-

Condividi questo articolo


Francesco Storace per “Libero quotidiano”

 

ROBERTO SAVIANO AL TRIBUNALE DI ROMA ROBERTO SAVIANO AL TRIBUNALE DI ROMA

Strano tipo questo Roberto Saviano. Ogni giorno alza il prezzo del suo martirio tutto personale. Ci crede solo lui, interprete solitario di una sceneggiata che continua ad alimentare in proprio. Ieri ha frignato persino sulla mancanza di Giorgia Meloni, nel processo per la querela che lei, cattivona, ha presentato nei confronti di lui, poverino.

 

Non sarà testimone, il pm non l'ha convocata per deporre come parte civile. La querela è chiarissima, evidentemente: si tratta solo di capire se si può impunemente sparare un «bastardo» in diretta televisiva verso un avversario politico e non pagare dazio in tribunale. Non ci sarà «confronto», si lamenta lui, ovvero la sceneggiata che sognava.

ROBERTO SAVIANO GIORGIA MELONI ROBERTO SAVIANO GIORGIA MELONI

Ma l'imputato è lui, non la Meloni.

 

Sembra quasi che Roberto Saviano confidi nella prescrizione. Quella parola sparata dalla televisione in faccia alla Meloni gli è costata una querela ma non gli basta. E ora che a processo ci si ritrova perché lo ha deciso un giudice e non Palazzo Chigi, piange persino ogni giorno che c'è un'udienza. Con argomenti abbastanza patetici.

 

Lo chiama processo Meloni, invece è lui l'imputato che frigna ogni giorno. In tribunale per la terza udienza si è lamentato pure perla velocità del processo che lo riguarda: «Tre udienze in meno di un mese: pare che la giustizia italiana abbia messo il turbo», in pratica offendendo il magistrato che fissa le date.

giorgia meloni al senato giorgia meloni al senato

 

LA MINACCIA

E poi minaccioso: «Questo è un processo importantissimo in cui chi mi porta alla sbarra ha da perdere molto più di me». Un modo di argomentare coerente con i suoi insulti via tv e che certo non aiuta la sua causa...

 

In realtà, a Saviano sarebbe bastato assumersi le responsabilità che ha, asciugandosi le lacrime finte che mostra in pubblico. Mostrarsi come un uomo che sa di aver sbagliato, insomma, e magari scusarsi con chi ha offeso. Invece insiste con lo show: quella frase, gli chiedono i giornalisti? «Assolutamente, la userei ancora e dinanzi a quelle immagini che tra l'altro portarono alla morte di un bimbo in mare». Come se fosse colpa della premier e non degli scafisti.

ROBERTO SAVIANO AL TRIBUNALE DI ROMA ROBERTO SAVIANO AL TRIBUNALE DI ROMA

 

No, con un atteggiamento più umoristico che eroico, Saviano va avanti ad insolentire, manifestando pure sfiducia nei confronti del giudice terzo che dovrà pronunciare la sentenza di cui ha terrore. Anche questo è un condizionamento. O almeno un tentativo.

«Giorgia Meloni non sarà testimone in questo processo, è incredibile, non è stata chiamata né dal pm né dalla parte civile», borbotta «e io mi ritroverò a dover rispondere alle accuse senza la possibilità del confronto con il primo ministro che probabilmente teme una debolezza in questo processo».

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI MEME BY GNENTOLOGO GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI MEME BY GNENTOLOGO

E allora perché non lo ha suggerito al suo legale, se è così importante il faccia a faccia come se si trattasse di un altro ring televisivo? «Qualora ascoltati, ha detto anche riferendosi a Salvini, dovrebbero rispondere delle scelte politiche fatte in questi anni, che sono poi la materia del mio giudizio nei loro confronti. Io da scrittore rispondo delle mie parole, loro no», ha detto Saviano fuori dalla città giudiziaria. «Si sente un peso importante, che in quest' aula c'è da una parte lo scrittore e dall'altra il primo ministro. E quindi probabilmente si tende a tutelare la funzione del primo ministro. In quale altro processo chi presenta querela e si dichiara parte civile poi non viene sentito come testimone? Lo trovo singolare e sento una pressione enorme».

aboubakar soumahoro roberto saviano marco damilano aboubakar soumahoro roberto saviano marco damilano

 

Il piagnisteo di Saviano sta davvero diventando insopportabile; nessuno oserebbe mai lamentarsi per la velocità di un processo. E nemmeno indosserebbe i panni del pubblico ministero e del tribunale su quali testi proporre di ascoltare. Ma siccome tocca a lui essere imputato, non vorrebbe celerità, non si sa mai dovesse essere considerato colpevole.

 

Scrivono le persone comuni sui social: «Avesse evitato di dire "bastarda" alla Meloni non ci sarebbe stata nessuna terza udienza, nemmeno la prima e la seconda». Ma se si pretende di rivendicare il diritto ad offendere una persona, è evidente che si finisce in tribunale. Anche perché dovrebbe essere giusto sapere piuttosto se certo intellettualismo è al di sopra della legge e nel "diritto" di offendere chiunque non abbia idee di sinistra.

SAVIANO BASTARDO - LA PRIMA PAGINA DI LIBERO DEL 16 NOVEMBRE 2022 SAVIANO BASTARDO - LA PRIMA PAGINA DI LIBERO DEL 16 NOVEMBRE 2022 giorgia meloni giorgia meloni liliane murekatete con roberto saviano liliane murekatete con roberto saviano

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA