Emanuele Buzzi per il Corriere della Sera - Estratti
«Sto aspettando delle risposte. Mi sono messaggiato con tutto lo staff di Forza Italia ma sulla candidatura nessuno risponde. Io mi sono messo a disposizione del partito perché porto il voto dei giovani. C’è chi ingaggia i cantanti per fare concerti e spingere i giovani a votare, io i voti li ho». Antonio Razzi è un fiume in piena.
Pensa che alla fine verrà candidato?
«Io voglio dare una mano. Ho oltre mezzo milione di follower. Se anche solo il 5% mi votasse, porterei 25 mila voti. Se si vuole superare il 10% è bene avere i numeri.
Ci sono candidati che poi uno si chiede “chi lo conosce”. Ma se non metti gente conosciuta come fai a prendere i voti?».
Ma lei si vede candidato con altri partiti?
«Sono un tesserato di FI. Se ci fosse ancora Berlusconi non avrebbe dubbi a candidarmi.
Quando sono stato ad Arcore mi ha detto: “Se tu fossi capolista prenderesti 2-3 milioni di preferenze, perché sei molto amato anche grazie alle imitazioni di Crozza”».
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E lei che farà?
«Chi aspetta, spera. Mi devono dire sì o no, non mi offendo mica. Per me amici come prima, basta che non succeda come nel 2018 che lo sapevano tutti i giornalisti che non sarei stato ricandidato e io fui l’ultimo a saperlo. In un partito ci vuole chiarezza: io ho chiesto un posto in lista, mica sto chiedendo un posto di lavoro. Non è che mi si regala qualcosa, qui devi avere i voti. E pensare che...».