Estratto dell’articolo di Michele Serra per “la Repubblica”
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
Come ogni anno, il discorso del Presidente è stato accolto […] dal plauso unanime di tutti i partiti. […] ognuno sottolinea il passaggio che meglio soddisfa la propria parte, così che il discorso nel suo complesso possa sembrare confermativo del proprio agire politico. […] il plauso unanime è previsto dal copione. Ma l’impressione, con Mattarella perfino più che con i suoi predecessori, è che questo copione regga anche perché, al di fuori del Quirinale, non esiste più niente che rappresenti lo Stato e le istituzioni nel loro complesso.
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Il Quirinale è la Repubblica, e la Repubblica, fin qui, è il luogo dell’unità: al punto che l’isterismo rissoso e la faziosità ottusa che contrassegnano tutte o quasi tutte le pagine della cronaca politica, quando parla il Colle zittiscono. Questo ci fa capire quanto decisivo sia il Quirinale per un paese lacerato e indisposto al rispetto reciproco. Qualunque riforma si proponga di ridurre o contenere quel ruolo, sarà dunque una riforma contro l’unità repubblicana, o quel che ne rimane.