“DI MAIO E SALVINI USANO LINGUAGGIO SBOCCATO SULL’UE" – “GIN” CLAUDE JUNCKER TORNA ALL’ATTACCO DEI DUE VICEPREMIER DOPO LA BOCCIATURA DELLA MANOVRA: "LE LORO PAROLE VANNO GUARDATE CON ATTENZIONE" - POI IL PIZZINO: “L'ITALIA NON È LA GRECIA MA È IN UNA POSIZIONE DIFFICILE”

-

Condividi questo articolo


CONTE JUNCKER CONTE JUNCKER

Giovanna Stella per il Giornale

Jean-Claude Juncker torna all'attacco dell'Italia dopo la bocciatura della manovra gialloverde da parte di Bruxelles.

 

 

Il presidente della Commissione europea (per l'ennesima volta) ci va giù pesante con i politici italiani. Jean-Claude Juncker, infatti, intervistato dai due quotidiani austriaci Der Standard e Kurier spara a zero su Luigi Di Maio e Matteo Salvini: "Il fatto che due vicepremier ministri italiani usino un linguaggio sboccato sull'Unione europea come istituzione nella struttura generale del continente va guardato con molta attenzione".

 

JUNCKER JUNCKER

Parole piuttosto forte quelle di Juncker. Ma il presidente della Commissione europea non si ferma qui. E interpellato dai giornalisti sulle parole di Matteo Salvini nei suoi riguardi, Juncker minimizza: "Non le ho sentite, le ho lette adesso. Al limite, potrei ignorarle".

 

E dopo gli attacchi a Matteo Salvini e Luigi Di Maio, Juncker passa a commentare la situazione economica italiana: "L'Italia non è la Grecia", ma "è in una posizione difficile. Se dicessi che esiste il pericolo di una seconda Grecia, gli italiani saranno di nuovo turbati. Inoltre, non paragono l'Italia con la Grecia, nonostante l'elevato livello del debito e nonostante un deficit di bilancio eccessivo". Mezze parole, quelle di Juncker che poi abbassa i toni sul dialogo: "Ora dobbiamo parlare con gli italiani in una nobile competizione di idee. L'Italia è in una posizione difficile. Ho detto a Friburgo che l'euro era in pericolo se tutti avessero richiesto regole speciali in modo tale da non rispettare gli accordi precedenti nel contesto del coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Non ho confrontato l'Italia con la Grecia. Ho dovuto risolvere quella crisi insieme ad alcuni altri. Non ho voglia di ricominciare da capo".

tria conte di maio salvini tria conte di maio salvini JUNCKER ORA LEGALE JUNCKER ORA LEGALE MERKEL JUNCKER1 MERKEL JUNCKER1 JUNCKER TAJANI JUNCKER TAJANI di maio salvini di maio salvini tria conte di maio salvini 1 tria conte di maio salvini 1 tria conte di maio salvini casalino tria conte di maio salvini casalino GENTILONI JUNCKER GENTILONI JUNCKER juncker juncker weber juncker weber juncker

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….