federico freni 1 foto di bacco
(ANSA) - "Chi fa il mio nome millanta". Lo spiega il sottosegretario leghista all'Economia, Federico Freni, in un'intervista a La Repubblica, citato nell'ordinanza sul caso Anas in cui però non risulta indagato. E sulla sua "disponibilità", riferita da uno degli indagati, precisa che "l'unica disponibilità che mi riconosco è quella all'ascolto: vale per tutte le persone che incontro e ricevo, dalla prima all'ultima".
Il sottosegretario spiega di non essere turbato. "Sono assolutamente tranquillo. La preoccupazione si riserva a cose gravi, non certo a citazioni di terze persone - prosegue -. Se dovessi preoccuparmi di tutti i giudizi o le chiacchiere altrui, oltre un limite ragionevole, non dovrei uscire di casa. La mia serenità deriva dal fatto che sono completamente estraneo a questa inchiesta". "
Come non condivido il garantismo a giorni alterni, così non cambia la mia opinione sulla magistratura. Dietrologie, manine e simili li lascio volentieri alle cronache rosa - conclude -. Credo, al contrario, che la responsabilità, personale e politica, soprattutto quella di chi ricopre un incarico istituzionale, debba essere sottoposta a un continuo controllo, senza ovviamente scadere in persecuzioni ingiustificate. È un atto dovuto, un segnale di rispetto per i cittadini che scelgono i loro rappresentanti".
federico freni foto di bacco TOMMASO E DENIS VERDINI AL FUNERALE DI SILVIO BERLUSCONI federico freni