“IL MES NON CI SERVE, È UNA FOLLIA EUROPEA” – MATTEO SALVINI CONTINUA A BATTERE SUL TASTO DOLENTE DEL FONDO SALVA STATI, TORNATO ALL’ORDINE DEL GIORNO DOPO LE PRESSIONI DELL’UE SU GIORGETTI: “SE L’APPROVINO LORO”. UN MODO PER TENERE ALLA CORDA LA MELONI, CHE MEDITA UN OK IN CAMBIO DI QUALCHE CONCESSIONE SUI CONTI - IL PROBLEMA È CHE “LORO”, COME DICE IL “CAPITONE”, SE LO SONO GIÀ APPROVATO. E IL VETO DI ROMA BLOCCA IL BACKSTOP CHE PROTEGGEREBBE LE BANCHE (ANCHE QUELLE ITALIANE) IN CASO DI CRISI – IL MONITO DELLA BCE: PER MANTENERE IL LIVELLO DI DEBITO ATTUALE SERVONO 30 MILIARDI DI EURO…

-

Condividi questo articolo


MATTEO SALVINI EURO MATTEO SALVINI EURO

1. MES: SALVINI, NON CI SERVE, E' UNA FOLLIA EUROPEA

 (AGI) - Un'eventuale apertura dell'Italia sull'approvazione del Mes? "No mai, altra follia europea, se l'approvino loro. Non ci serve il Mes". A dirlo e' il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti, Matteo Salvini.

 

2.  MONITO BCE: SERVONO 30 MILIARDI ALL'ANNO PER MANTENERE IL LIVELLO DI DEBITO ATTUALE

Estratto dell’articolo di F. Gor. Per “la Stampa”

 

CHRISTINE LAGARDE. CHRISTINE LAGARDE.

Arriva un doppio monito sui conti pubblici dei Paesi più indebitati, fra cui Italia e Francia. Prima la Banca centrale europea. Poi il Fondo monetario internazionale. La domanda è per più attenzione alla traiettoria futura del livello di indebitamento. Una duplice raccomandazione che potrà incidere sulle prossime leggi di Bilancio.

 

QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 1 QUANDO GIORGIA MELONI ERA CONTRARIA AL MES - 1

La certezza è che nell'eurozona la ripresa economica ha preso vigore. Lo afferma la Bce nel suo ultimo bollettino economico, lo dice anche il Fmi, seppure con una prudenza più marcata rispetto a Francoforte. Entrambe le istituzioni concordano che l'inflazione sia su una traiettoria discendente, ma che esistono «rischi al ribasso» per via delle tensioni geopolitiche in corso, dall'Ucraina al Medio Oriente. La Bce prevede che i prezzi restino elevati «per gran parte del prossimo anno».

 

matteo salvini e marine le pen a bruxelles dopo le europee 2024 matteo salvini e marine le pen a bruxelles dopo le europee 2024

[…] Secondo la Bce, per raggiungere un rapporto debito pubblico/Pil del 60% entro il 2070 rispetto ai livelli di debito attuali - si legge nel bollettino - «i governi dell'area dell'euro dovrebbero aumentare immediatamente e permanentemente i loro saldi primari in media del 2% del Pil ma 16 Paesi dell'area euro avrebbero bisogno di aggiustamenti fiscali solo per mantenere i loro attuali livelli di debito, con un risparmio medio necessario pari all'1,4% del Pil». Che per l'Italia significa circa 30 miliardi di euro.

 

MARCO BUTI MARCO BUTI

3.  MARCO BUTI L'ECONOMISTA: "ROMA RESTA PIÙ SOLA E NON SARÀ PROTETTA I MERCATI FINANZIARI POTREBBERO AGITARSI"

Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”

 

«Ratificare il Mes per l'Italia significa non isolarsi di più e proteggersi dalle fibrillazioni dei mercati finanziari». Ne è certo Marco Buti, titolare della cattedra dedicata a Tommaso Padoa-Schioppa allo European University Institute e dal 2008 al 2019 numero uno della Dg Ecfin della Commissione Ue. Economista e funzionario europeo di lungo corso, Buti […] avverte: «Per Roma è importante mostrarsi coerente, cooperativa e non fragile».

 

Si torna a discutere della ratifica della riforma del trattato del Meccanismo europeo di stabilità. Cosa rischia il Paese?

GIORGIA MELONI - ER MES - MEME BY DAGOSPIA GIORGIA MELONI - ER MES - MEME BY DAGOSPIA

« […] l'Italia è l'unico Paese che ha approvato il Mes ma non lo ha ratificato. Si tratta di un unicuum rilevante. Questa mancanza è significativa perché dopo il voto europeo non è escluso che si entri in un periodo di fibrillazione dei mercati finanziari».

 

[…] Possibili turbolenze?

«Si può entrare in una fase di fibrillazioni su due versanti. Da un lato, quello finanziario.

Dall'altro, quello politico. Nella discussione odierna sul programma e i nomi della prossima Commissione europea, per l'Italia pensare di giocare un ruolo sistemico e importante tenendo in ostaggio questo strumento che tutti i partner hanno approvato chiaramente indebolisce la posizione di Roma. E non poco».

 

SALVINI CONTRO L EURO SALVINI CONTRO L EURO

Sul Mes spesso si sono usati temi ideologici, ma ora gli stessi che lo criticavano sono al governo. Che fare?

«Non si ottengono risultati frenando una decisione o quando si è in una minoranza composta da solo un singolo. Le faccio un esempio». […] «Il direttore generale del Mes, Pierre Gramegna, lo ha detto e ripetuto che si possono fare progressi sullo strumento, in modo che questi fondi vengano utilizzati in modo più innovativo. Ma questo, adesso, passa inevitabilmente dalla ratifica del trattato». […]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO

DAGOREPORT - CON UNA OPPOSIZIONE ALLE VONGOLE, L'IMPLOSIONE DELLA LEGA E' L'UNICA SPERANZA PER VEDER CROLLARE IL GOVERNO DUCIONI - LA MELONA SA BENE CHE IL REFERENDUM SULL'AUTONOMIA POTREBBE ESSERE L'INIZIO DELLA SUA FINE. NEL PROBABILISSIMO CASO CHE VENGA BOCCIATA, CHE FARA' SALVINI? E SENZA LEGA, CADE IL GOVERNO... - SOTTO SOTTO, LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) LAVORA AFFINCHE' IL 12 NOVEMBRE LA CORTE COSTITUZIONALE BOCCI LA LEGGE, O ANCHE SOLTANTO UNA PARTE - SULLA NORMA, NON SOLO L'OPPOSIZIONE MA TUTTA FORZA ITALIA MENA TUTTI I GIORNI SENZA PIETÀ. L'ULTIMA? L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI (PER CONTO DI MARINA BERLUSCONI) HA SENTENZIATO: "È IMPOSSIBILE DA ATTUARE" - CALDEROLI, INTANTO, CONTINUA A GETTARE CARBONE NELLA FORNACE AUTONOMISTA...

PER MAURIZIO MOLINARI L'ADDIO A “REPUBBLICA” NON È STATO UN FULMINE A CIEL SERENO: GRAZIE AL SUO STRETTO RAPPORTO CON JOHN ELKANN, SAPEVA CHE LA SUA DIREZIONE SAREBBE TERMINATA A FINE 2024 - LO SCIOPERO DELLA REDAZIONE IN CONCOMITANZA CON “ITALIAN TECH WEEK” BY EXOR HA ACCELERATO IL CAMBIO DI GUARDIA – LA MANO DI SCANAVINO DIETRO LA NOMINA DI MARIO ORFEO, CARO ALLA VECCHIA GUARDIA DI “REP” MA SOPRATTUTTO ABILISSIMO A GALLEGGIARE IN QUALSIASI TIPO DI TEMPESTE EDITORIALI. NON SOLO: "PONGO" GLI CONSENTE IL DIALOGO CON LA DESTRA: GIANNINI E BONINI SAREBBERO STATI INVECE DI ROTTURA - ORFEO HA CONOSCIUTO ELKANN E SCANAVINO ANDANDO A TUTTE LE PARTITE DELLA JUVE – DI FARE L’EDITORE A ELKANN INTERESSA NIENTE. PUNTA A FAR DIVENTARE EXOR UNA REALTÀ IMPREDITORIALE INTERNAZIONALE,  LONTANA DALL'ERA DEGLI AGNELLI A QUATTRO RUOTE (COME DAGO-DIXIT, PROSSIMAMENTE È ATTESO UN BOMBASTICO ANNUNCIO DI "YAKI" DI RISONANZA MONDIALE PER UN INVESTIMENTO DI EXOR DEFINITO DA ALCUNI "FUTURISTA")