“NESSUN ACCORDO SULL’UCRAINA” – MACRON SE LA TIRA DA GRANDE MEDIATORE MA IL CREMLINO LO GELA - PUTIN FA SAPERE CHE IL PRESIDENTE FRANCESE LO HA “TORTURATO” MA NON C’E’ STATO “ALCUN IMPEGNO” A NON PRENDERE NUOVE INIZIATIVE MILITARI AL CONFINE. ANZI, MOSCA  HA SPOSTATO SEI NAVI DA GUERRA DAL MEDITERRANEO AL MAR MERO PER ALTRE ESERCITAZIONI MARITTIME – MACRON SI ACCONTENTA: "AVER OTTENUTO ALMENO IL FATTO CHE NON CI SIA UN'ULTERIORE ESCALATION È GIÀ UN RISULTATO" - LA POSIZIONE DELL’ITALIA – VIDEO

-

Condividi questo articolo


https://video.corriere.it/esteri/tensione-l-ucraina-mosca-sp0sta-6-navi-guerra-mediterraneo-mar-nero/e29d3da6-88d9-11ec-9938-27d3dd3408d7

 

putin macron putin macron

(LaPresse) Il ministero della Difesa della Russia ha pubblicato un video che mostra sei navi da guerra dirette dal mar Mediterraneo al mar Nero, dove prenderanno parte a esercitazioni navali. Gli spostamenti delle navi da sbarco russe sono osservati nell'ambito della tensione legata all'Ucraina e ai timori di un'invasione russa.

 

 

«UCRAINA, NESSUN ACCORDO» IL CREMLINO GELA MACRON

Francesca Pierantozzi per Il Messaggero

 

Emmanuel Macron vede delle «soluzioni concrete» alla crisi Ucraina: lo ha ripetuto ieri a Kiev al presidente Volodymir Zelensky, incontrato dodici ore dopo il lungo colloquio a Mosca con il presidente russo Vladimir Putin. Peccato che viste dal Cremlino, le soluzioni auspicate dal negoziatore Macron, sembrino assai meno «concrete».

 

vladimir putin emmanuel macron vladimir putin emmanuel macron

All’indomani delle cinque ore e mezzo di tête-à-tête («Mi ha torturato», ha detto Putin) Macron sembrava aver portato a casa, in Europa, un primo passo russo verso la de-escalation e in particolare l'impegno di Mosca a non prendere nuove iniziative militari al confine con l'Ucraina e a ritirare le truppe impegnate in esercitazioni congiunte in Bielorussia, al termine delle manovre comuni.

 

Ma Putin gela tutti subito: «No, non è esatto, non c'è stato nessun impegno - ha risposto seccamente il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov . Semplicemente nessuno aveva mai detto che le forze russe sarebbero restate sul territorio bielorusso». In compenso sei navi da guerra russe stanno confluendo nel Mar Mero per altre esercitazioni marittime. Putin «mi ha detto che questo non sarà all'origine di un'escalation - ha ribadito ieri Macron andando a Kiev non è poco».

 

vladimir putin emmanuel macron 1 vladimir putin emmanuel macron 1

L'IMPEGNO DELL'ELISEO Il presidente francese che si è assunto il ruolo di grande negoziatore per l'Europa, di cui la Francia assicura il semestre di presidenza ha ripetuto più volte (di nuovo ieri andando a Kiev) di voler «distinguere le tensioni in atto nelle regioni di frontiera tra Russia e Ucraina e i disaccordi tra Russia e Occidentali sulla Nato». Anche qui, vista dal Cremlino, la distinzione sembra molto più sfumata. Con Macron al fianco, il presidente Putin non ha esitato l'altra sera a brandire la minaccia nucleare, avvertendo, in caso di ingresso dell'Ucraina nella Nato e di un eventuale scontro sul fronte orientale, per esempio in Crimea (annessa dalla Russia nel 2014) che gli alleati sarebbero tenuti a entrare in guerra al fianco di Kiev: «Ditelo ai vostri lettori e ai vostri spettatori ha detto Putin rispondendo a un giornalista Sono certo che non lo vogliono. E nemmeno io lo voglio. Non dimenticate che c'è il nucleare!».

 

volodymir zelensky con i soldati ucraini volodymir zelensky con i soldati ucraini

LA MARATONA DIPLOMATICA Da Kiev, Macron ha continuato a farsi portavoce dei toni della diplomazia, ha elogiato il «sangue freddo» dell'Ucraina e del presidente Zelensky, che ha apertamente auspicato un nuovo vertice a livello di capi di stato del format Normandia (Francia, Germania, Russia e Ucraina) che domani si riunirà, ma soltanto a livello di sherpa, a Berlino. Proprio a Berlino si è recato ieri sera il solito Macron per incontrare il cancelliere Olaf Scholz, a sua volta reduce da un incontro a Washington con il presidente Usa Joe Biden.

 

volodymir zelensky volodymir zelensky

A Berlino Macron ha trovato anche il presidente polacco Andrzej Duda. L'obiettivo è ora aprire la pista diplomatica, seguendo i binari degli accordi di Minsk del settembre 2014: «È l'unica strada che ci permette di costruire la pace, grazie a una soluzione politica sostenibile» ha martellato Macron, secondo il quale aver ottenuto, se non un inizio di de escalation, almeno «il fatto che non ci sia un'ulteriore escalation» è già un risultato: «Se Vladimir Putin ha detto che l'ho torturato, è perché ho martellato sulle garanzie alle frontiere con l'Ucraina. Gioca sulle ambiguità».

minacce di guerra russia ucraina minacce di guerra russia ucraina

 

ITALIA IN CAMPO «Lavoriamo per evitare il rischio di un'escalation militare» ha confermato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, davanti alle commissioni congiunte Esteri e Difesa, precisando tuttavia che «se ci sarà bisogno, l'Italia è pronta a fare la sua parte nei dispositivi di deterrenza, per esempio sul fianco Est». Sullo stesso tono l'intervento del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ha sottolineato l'esigenza di «irrobustire il dispositivo schierato a difesa del fianco est dell'Alleanza Atlantica» e che «l'Italia ha già confermato la disponibilità a fornire il proprio contributo qualora la Nato decidesse in tal senso». «Il rapporto transatlantico ha detto Guerini è il cardine della sicurezza e della pace in Europa e chi coltiva l'obiettivo di dividerci resterà deluso».

 

Volodymyr Zelensky Volodymyr Zelensky tensione alle stelle russia ucraina tensione alle stelle russia ucraina minacce di guerra russia ucraina minacce di guerra russia ucraina Volodymyr Zelensky 2 Volodymyr Zelensky 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

PRIMO ATTO DOPO LA DENUNCIA DI GENNARO SANGIULIANO: LA PROCURA DI ROMA HA PERQUISITO L’ABITAZIONE E SEQUESTRATO IL TELEFONINO DI MARIA ROSARIA BOCCIA. NELLA SUA CASA TROVATI ANCHE GLI "OCCHIALI-SPIA" - LA "POMPEIANA ESPERTA" E' INDAGATA PER LESIONI E VIOLAZIONE DELLA PRIVACY - L'EX MINISTRO "GENNY DELON", SOTTO INDAGINE PER PECULATO E RIVELAZIONE DEL SEGRETO D'UFFICIO, AVEVA ALLEGATO NELLA DENUNCIA MESSAGGI E FOTO CON L'EX AMANTE, DAL GRAFFIO IN TESTA ALLA FEDE SCOMPARSA: "MI HAI SFREGIATO" – L'IRONIA DI SELVAGGIA E IL MESSAGGIO (A GENNY?) DELLA "BAMBOLONA DI POMPEI" CHE DURANTE IL G7 DELLA CULTURA POSTA UNA FOTO DA…

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA