Estratto dell’articolo di Fabrizio Roncone per “OGGI”
L’incarico: raccontare com’è diventata Giorgia Meloni un anno dopo il suo ingresso a Palazzo Chigi […] era una piccola bugia quella raccontata da Giulio Andreotti, e cioè che «il potere logora chi non ce l’ha». Logora, invece. Accidenti se logora chi ce l’ha. […] la premier da tempo non ride più. Sorride […] Sono sorrisi tirati, di circostanza, dentro rughe di tensione e di stanchezza. La sua fascinazione politica stava in una certa prepotente novità di immagine pubblica: donna coraggiosa e sfrontata, coerente, determinata e positiva,coinvolgente, trascinante.
Ora è sempre più spesso accigliata. Preoccupata, nervosa (ha ricominciato a fumare), sola. La sua solitudine, del resto, è diventata plastica. Una premier - per forte che sia, e lei certamente ancora lo è - non può pensare a tutto, ma proprio tutto. Persino […] a correggere le uscite del compagno, il (quasi) mitico Andrea Giambruno, che […] continua a fare il giornalista senza tenere conto che la sera va a dormire con il presidente del Consiglio di questo Paese.
E che, quindi, se dice una sciocchezza […] è però chiaro che la sciocchezza poi diventa un polverone. La famiglia, decisamente, non la sta aiutando. Uno di quelli che l’ha messa maggiormente in difficoltà è Francesco Lollobrigida, cognato e ministro dell’Agricoltura. Con uscite imbarazzanti: tra ipotesi di «sostituzione etnica» e certezze di «etnia italiana», teorizzando, non soddisfatto, che «i poveri mangiano meglio dei ricchi».
Ma un po’ tutto l’esecutivo si è finora esibito in un concentrato di memorabili gaffes. […] il responsabile dell’Interno Matteo Piantedosi che, con decine di cadaveri galleggianti nelle acque davanti a Crotone, parla di «carichi residuali d’immigrati» e di «vocazione alle partenze», e arriviamo al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il quale - con una capriola storico-letteraria ormai nella leggenda – sostiene che «Dante era di destra».
andrea giambruno giorgia meloni
La Meloni ascolta e diventa furibonda. Pensa a un rimpasto. L’occasione potrebbe arrivare dalla vicenda che coinvolge la ministra Daniela Santanché, accusata di «bancarotta» e «falso in bilancio», ma i tempi giudiziari si prospettano lunghi. Così si chiude a riccio. […] una conferenza stampa iniziale gestita in modo drammatico a Cutro, dopo la tragedia del barcone di migranti affondato, e poi una mezza uscita per chiarire su Giambruno. Nient’altro. […] la Meloni che cammina tra velluti rossi e putti alle pareti non è la Meloni.
giorgia meloni francesco lollobrigida
UN PERCORSO DI VITA NON SEMPRE AGEVOLE
Deve averlo capito anche lei. O gliel’hanno detto. Meglio: può averglielo detto una sola persona. La sorella maggiore Arianna. L’unico essere vivente di cui Giorgia si fida. […] Non deve stupire se, un mese fa, Arianna è stata nominata responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. I sentimenti privati s’impastano, clamorosamente, con quelli politici. Piovono accuse di familismo. C’è, forse, del vero. Però […] Proviamo invece a osservare la scena dal personale punto di vista della premier.
[…] Meloni ha intuito una certa elettricità polemica e negativa che cominciava a serpeggiare dentro il partito, scosse innescate da una corrente ufficiale, quella che fa capo a Fabio Rampelli, maestro da lei rinnegato, e da qualche altra cordata ambiziosa, come quella guidata dall’aspirante colonnello Giovanni Donzelli. Quindi, entrando in Consiglio dei Ministri: se si guarda intorno, sono rimasti ormai pochissimi quelli che continuano ad ispirarle un minimo di fiducia (Fitto, forse Crosetto, il sottosegretario Mantovano per i rapporti con il Quirinale, poi boh).
GIORGIA MELONI E DANIELA SANTANCHE
E non basta: perché Giorgia ha pure capito che la scomparsa di Silvio Berlusconi […] la priva anche di un autorevole punto di equilibrio nei rapporti con […] Salvini. Che, nei fatti, grazie anche a Elly Schlein […] rappresenta […] la sua unica pericolosa opposizione, soprattutto in vista delle elezioni europee: l’invito sul palco di Pontida a Marine Le Pen, leader di una destra francese xenofoba e inaffidabile, è del resto una vera mina piazzata dalla Lega sul fragile percorso intrapreso dalla Meloni in Europa, dove sta faticosamente cercando di accreditarsi come moderata e credibile […]
giorgia meloni silvio berlusconi
Insomma: Giorgia si percepisce sotto assedio, intravede complotti […] e non deve perciò stupire se ha deciso di abbracciarsi […] alla sorella. L’autunno sarà complesso, incerto, rischioso. Non ci sono risorse per programmi appena ambiziosi; gli sbarchi dei migranti continuano massicci; le riforme (dalla giustizia al presidenzialismo/premierato) sono al punto di partenza; il Pnrr arranca; e aggiungete che i mercati (di memoria lunga e istinto vendicativo) non hanno certo dimenticato l’improvvisa guerra agli extra-profitti delle banche.
Come se non bastasse […] Giovanbattista Fazzolari, nuovo coordinatore sovranista della Comunicazione, capo della propaganda e ideologo-ghostwriter. […] tre settimane dopo essere entrato a Palazzo Chigi, ironizzò sulla Cia (non è un refuso: proprio la Cia).
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