Grazia Longo per “La Stampa”
MATTEO PIANTEDOSI A PORTA A PORTA
Crisi e incertezze economiche possono incendiare le piazze. Ma non solo, ci sono anche le proteste degli studenti. Lo sa bene il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che lo ha sostenuto ieri mattina durante il suo primo Comitato nazionale di ordine e sicurezza pubblica per poi ribadirlo in serata su Rai 1 a Porta a porta.
«Ci sono le analisi che ci dicono che qualcuno sta provando ad organizzarsi - osserva il titolare del Viminale - Manteniamo alta l'attenzione, c'è chi strumentalizza per professione: professionisti della sommossa che noi però monitoriamo e teniamo sotto attenzione».
Il riferimento non è direttamente collegato a quanto avvenuto martedì alla Sapienza di Roma, dove fuori la facoltà di Scienze Politiche si sono registrati momenti di forte tensione tra appartenenti ai collettivi studenteschi e la polizia, ma l'allerta resta alta, soprattutto per eventuali infiltrati.
gli studenti occupano la facolta di scienze politiche alla sapienza 3
E in merito alle manganellate sugli studenti di sinistra che si opponevano a un convegno organizzato dai giovani di destra Piantedosi precisa: «L'esercizio della forza pubblica è sempre qualcosa di delicato e di sensibile ma noi abbiamo rispettato le norme poiché l'obiettivo era evitare che fosse ostacolata la libera espressione di altri. Le forze di polizia hanno impedito soprattutto che ci fosse l'assalto a quel luogo dove si teneva un evento legittimo».
MATTEO PIANTEDOSI A PORTA A PORTA
Poi aggiunge: «So quali sono le fatiche delle forze dell'ordine, funzionari che devono prendere in pochi secondi decisioni per evitare accada qualcosa di più grave.
Quando si arriva al contatto fisico si vedono scene che nemmeno il ministro vorrebbe vedere: nessuno vuole conflittualità, spero il clima si possa rasserenare».
gli studenti occupano la facolta di scienze politiche alla sapienza 2
In ogni caso, ripete il ministro, «l'esercizio della forza pubblica per il ripristino della legalità è sempre l'ultima delle opzioni. Oggi (ieri per chi legge, ndr) ho svolto un proficuo Comitato ordine, tutti gli specialisti sono molto attenti. La crisi socioeconomica può portare preoccupazione: ci sono tutti gli ingredienti che qualcosa possa accadere ma ci stiamo predisponendo. Io invito alla moderazione e all'equilibrio».
GIORGIA MELONI MATTEO PIANTEDOSI
Durante il Comitato nazionale di ieri mattina è stato, inoltre, affrontata l'emergenza migranti. Un tema destinato ad essere uno dei più spinosi dell'agenda del governo Meloni. Non a caso è intervenuto anche il leader della Lega nonché ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. «Messaggio per i trafficanti di esseri umani e per i loro complici - ha scritto sui social media il vicepremier -: come da programma elettorale del centrodestra, l'Italia non tollererà più il business dell'immigrazione clandestina e degli sbarchi fuori controllo. Le Ong straniere si regolino di conseguenza...».
gli studenti occupano la facolta di scienze politiche alla sapienza 1
E come se questa affermazione non fosse di per sé sufficiente, Salvini a corredo del post ha pubblicato un cartello con scritto «Altro che in Italia, le Ong vadano nei loro paesi!». Poi i nomi delle navi in avvicinamento (Ocean Viking e Humaniti 1) e il numero dei migranti a bordo (rispettivamente 202 e 180).
Il riferimento è al monito espresso nei giorni scorsi dal titolare del Viminale attraverso la direttiva inviata alle Capitanerie di Porto relativamente alla valutazione del divieto d'ingresso nei porti italiani ad Ocean Viking e Humanity 1.
«Abbiamo applicato la legge, i famosi decreti sicurezza rivisitati ma che sono rimasti sostanzialmente nel loro impianto», ha precisato Piantedosi a Porta a porta. E ha aggiunto: «Noi vogliamo affermare un principio a prescindere dal caso concreto. Vogliamo lanciare un messaggio ai partner. La condivisione deve esserci non a sbarco avvenuto ma la presa in carico deve partire subito».
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Questo dei decreti sicurezza è un atto che potrebbe essere seguito da altri provvedimenti: le soluzioni allo studio degli uffici legislativi potrebbero poi essere inserite in un testo da presentare in Consiglio dei ministri e che potrebbe in parte ricalcare quanto già disposto tre anni fa dal governo gialloverde quando all'epoca al dicastero c'era Matteo Salvini.
giorgia meloni matteo piantedosi
Piantedosi punta, inoltre, sull'importanza di flussi regolari e più corridoi umanitari da un lato, con una ripartizione in Europa dei migranti che premi i Paesi in prima linea come l'Italia: «È stata condivisa l'esigenza di avviare iniziative a livello europeo e i Paesi di origine e transito dei migranti per una gestione comune del fenomeno migratorio che consenta di governare i flussi attraverso il rafforzamento dei canali di ingresso legali». In altre parole durante il Comitato, il ministro ha annunciato di fatto che chiederà nuovi accordi sia con l'Unione che con i Paesi di origine e transito.
Nel corso della riunione è stata inoltre fatta una disamina delle rotte di ingresso in Italia e delle diverse cause che alimentano i flussi. «Dall'inizio del 2022 al 26 ottobre sono giunti in Italia 79.647 migranti, a seguito di 2.044 eventi di sbarco, con un incremento del 50,78% rispetto all'analogo periodo del 2021 - viene sottolineato -. L'aumento è da attribuirsi, in gran parte, all'incremento degli arrivi dalla Libia, dalla Tunisia e dalla Turchia, principali Paesi di partenza dei migranti. Con specifico riferimento alla Libia, il protrarsi della situazione di instabilità interna è un elemento determinante nella crescita della spinta migratoria (+75,83%).
gli studenti occupano la facolta di scienze politiche alla sapienza 6 MATTEO PIANTEDOSI