Alberto D’Argenio per “la Repubblica”
«In Europa la pandemia potrebbe lasciare cicatrici permanenti ». Ma in alcuni Paesi più che in altri. È allarme «disparità» quello lanciato ieri dal commissario Ue agli Affari economici, Paolo Gentiloni, presentando le nuove previsioni economiche di Bruxelles. Numeri da guerra per il 2020, con un crollo «storico» della zona euro pari al 7,7%. Ma è soprattutto il 2021 a preoccupare: anche se ci sarà un rimbalzo del +6,3%, non tutti i Paesi torneranno a un' attività economica pari a quella dell' epoca pre Covid.
Lo farà la Germania, che il prossimo anno avrà un' espansione dell' 1% superiore al 2019. Non succederà altrettanto nell' Europa meridionale, in particolare in Italia, che «avrà bisogno di più tempo». Nel nostro Paese, pur con un rimbalzo del 6,5%, l' economia resterà di 2,75 punti inferiore a quella dello scorso anno. In Spagna di 2,5 punti, come in Olanda. In Francia la perdita sarà di un punto.
valdis dombrovskis paolo gentiloni
«Recessione e ripresa saranno disomogenee, ci sono differenze tra Paesi», l' allarme di Gentiloni per il quale il virus potrebbe allargare la forbice competitiva tra i partner della zona euro. Divergenze tali da rappresentare «una minaccia per mercato interno ed eurozona». I Paesi meno indebitati possono spendere più soldi pubblici degli altri in modo da preparare una ripresa più rapida.
Una situazione che ha spinto persino il rigorista Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, ad affermare: «Per evitare disparità permanenti dobbiamo subito approvare un piano di rilancio ambizioso ». Il 23 aprile i leader hanno affidato a Ursula von der Leyen il compito di preparare una proposta sul Recovery Fund, il fondo chiesto da Francia e Italia per raccogliere con l' emissione di bond comuni fino a 1.000 miliardi per dare ai mediterranei le stesse munizioni di cui dispongono i nordici.
DAVID SASSOLI URSULA VON DER LEYEN
Tuttavia la presidente della Commissione ha rinviato la pubblicazione del piano alla prossima settimana e c' è chi teme un ulteriore slittamento. Non a caso ieri il presidente del Parlamento, David Sassoli, si è fatto portavoce del nervosismo dell' Assemblea - dove alcuni partiti temono che la tedesca stia prendendo tempo per fare il gioco dei nordici - affermando: «Ora è il momento di essere coraggiosi e ambiziosi, è urgente trovare un accordo sul Piano di ripresa». Intanto il Fondo monetario incalza: Italia e Spagna devono mettere in campo «politiche di bilancio per aumentare gli investimenti».
charles michel ursula von der leyen david sassoli christine lagarde come le ragazze di porta venezia
D' altra parte le previsioni economiche di Bruxelles mostrano che l' Unione è alle prese con «la più profonda recessione della sua storia». Come anticipato ieri da Repubblica , il Pil italiano crollerà al -9,5%, secondo dato peggiore d' Europa dopo quello della Grecia (-9,7%). Il deficit italiano decollerà all' 11% del Pil e il debito passerà dal 134,8 del 2019 al 159%. Male anche la Spagna, con una recessione del 9,4%, e la Francia, che farà segnare un -8,2%. Soffrono relativamente meno Germania (-6,5%), Austria (-5,5%), Lussemburgo (-5.4%) e Polonia (-4,3%). Uno scenario da brividi, tanto più se si considera che per Bruxelles è ottimistico, cioè prevede che con il rallentamento del lockdown l' economia riparta e il virus resti sotto controllo. Altrimenti il quadro sarà anche peggiore.
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Non a caso Gentiloni ha sottolineato che il Mes è «un' opportunità per i Paesi con tassi d' interesse più alti». Nelle prossime ore Bruxelles spiegherà come intende sterilizzare la "sorveglianza rafforzata" tuttora prevista dal Meccanismo, nonostante i leader abbiano deciso di togliere qualsiasi condizionalità a chi vi ricorrerà. Fonti europee spiegano che la sorveglianza «sarà molto leggera», non comprenderà missioni nei Paesi, non porterà ad alcun cambiamento di condizioni ex post o a un programma di aggiustamento a sorpresa. Ci saranno solo rapporti trimestrali per verificare che i soldi del Mes siano spesi per gli obiettivi concordati, ovvero per spese sanitarie legate al Covid.