“L’IMPLOSIONE DEL M5S? TUTTO MERITO DEL GOVERNO DRAGHI" – RENZI: “6 MESI FA CONTE E GRILLO GUIDAVANO IL PAESE, OGGI SI CONTENDONO LO STATUTO DEL M5S. PER IL GOVERNO NON È UN PROBLEMA, I NUMERI CI SONO ANCHE IN CASO DI SCISSIONE. QUANDO HO SENTITO CONTE DIRE CHE LUI HA LAVORATO PER DRAGHI PREMIER NON SAPEVO SE RIDERE O PIANGERE” – LA PROFEZIA: “NEI PROSSIMI MESI CAMBIERANNO ANCHE GLI ALTRI PARTITI, SIA A DESTRA CHE A SINISTRA” - “IL DDL ZAN? SE SI VA A SCRUTINIO SEGRETO LA LEGGE SECONDO ME RISCHIA”

Condividi questo articolo


Laura Cesaretti per "il Giornale"

 

matteo renzi matteo renzi

Senatore Matteo Renzi, nel giorno in cui esplodeva la guerra termonucleare tra Grillo e Conte ha fatto scalpore un suo tweet ironico: tutto bene, tutto come previsto. Che intendeva?

«Non era ironico. Sono semplicemente molto felice: sei mesi fa Conte e Grillo guidavano il paese, oggi si contendono lo statuto del Movimento Cinque Stelle. È un grande passo in avanti per l' Italia. Draghi gestisce i vaccini, la ripresa, i meeting internazionali. Conte discute del terzo mandato di Toninelli. Sinceramente mi sembra che stia andando davvero tutto bene».

 

Da tempo aveva previsto una prossima implosione grillina. Perché? Quanto c' entra il governo Draghi?

«È tutta colpa o forse direi merito del governo Draghi. E spero che adesso, sei mesi dopo, qualcuno inizi a darci atto dello straordinario coraggio che abbiamo avuto aprendo una crisi contro tutti, controcorrente. Oggi con Draghi i Cinque Stelle implodono. Ma attenzione: nei prossimi mesi cambieranno anche gli altri partiti, sia a destra che a sinistra. E anche quelli più centrali, ovviamente. Nulla sarà più come prima. Lo considero un bene per l' Italia».

grillo conte grillo conte

 

Col nuovo governo le cose stanno cambiando più in fretta del previsto. Saltano uno dopo l' altro gli assetti di potere e le misure simbolo dell' era contiana: vuole tirare un primo bilancio?

«Il fatto che non ci siano più Arcuri, Bonafede, Costa, Boccia, Provenzano e che al loro posto ci siano persone più capaci come Figliuolo, Cartabia, Cingolani, Gelmini, Carfagna mi sembra una svolta positiva. Ovviamente è solo l' inizio. Però io sono molto ottimista.

L' Italia vedrà tra il 2022 e il 2023 un nuovo boom economico. Il fatto che lo gestisca Draghi e non i grillini è un gran bene per il Paese».

 

Per sfruttare le sue doti divinatorie: cosa accadrà ora in casa 5s? Conte riuscirà a mettere insieme nuovi gruppi di responsabili? Farà un partito? E come si collocherà rispetto al governo?

matteo renzi matteo renzi

«Tireranno avanti con qualche accordicchio per un po'. Ma nel frattempo il capitale di credibilità residuo scenderà ancora. Per il governo non è un problema, i numeri ci sono comunque, anche in caso di scissione».

 

Conte ha asserito l' altro giorno di aver favorito la nascita del governo Draghi.

Lei, massimo imputato di «conticidio» secondo Travaglio, come ricorda quei giorni di frenetici tentativi di arruolamenti (anche in casa sua) per costruire il Conte ter?

«Ho appena finito un libro che uscirà per Piemme tra due settimane. Si chiamerà ControCorrente e racconterà cosa è accaduto davvero in quelle ore. Ognuno scrive la storia come vuole. Ma quando ho sentito Conte dire che lui ha lavorato per il governo Draghi non sapevo se ridere o piangere. Andrà a finire che i sostenitori del Conte Ter eravamo solo io e Ciampolillo. Gli altri sono già diventati tutti per Draghi. Evidentemente le espressioni o Conte o elezioni che mi sembrava di leggere nei documenti Pd e Cinque Stelle erano allucinazioni».

beppe grillo 4 beppe grillo 4

 

In casa grillina c' è chi parla di dossier e carteggi tra Grillo e Conte sulle manovre parlamentari di quei giorni. Le pare credibile? Pensa che questo possa intralciare la nascita del mitologico partito contiano?

matteo renzi a belve matteo renzi a belve

«Il partito dello streaming e della trasparenza potrebbe fare una cosa molto semplice: pubblicare il carteggio Grillo-Conte, così da evitare che fioriscano leggende metropolitane. Sarebbe una lettura preziosa, anche solo per capire che cosa frulla in testa ai massimi dirigenti del partito più sensibile alle poltrone della storia repubblicana. Nemmeno il Psdi di Nicolazzi era sensibile agli incarichi di sottogoverno quanto il Movimento Cinque Stelle di Conte».

GIUSEPPE CONTE BY OSHO GIUSEPPE CONTE BY OSHO

 

Si prefigura un parlamento balcanizzato dalla frantumazione grillina in vista dell' elezione del nuovo presidente della Repubblica. Letta lancia l' allarme. Che scenario prevede? E lo sa che nel Pd c' è chi si preoccupa per il ruolo che giocherà lei?

«Non capisco l' allarme di Letta. Si vota tra sei mesi, ci sono tutti i tempi per fare un buon lavoro tutti insieme. I numeri per eleggere un presidente della Repubblica che sia filo europeo e filo atlantico ci sono. Non vedo perché mettere il carro davanti ai buoi. Ora occupiamoci di vaccini e di riaperture. Poi facciamo un grande G20 con Draghi alla guida del Paese. E poi, a febbraio, ci porremo il tema del successore di Mattarella. Capisco che per qualcuno del Pd io sia un ossessione, ma fossi in loro mi preoccuperei dei Cinque Stelle, non di Italia viva».

GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO GRILLO CASALEGGIO CONTE BY OSHO

 

Il Pd pare dividersi tra chi vuol perseverare nell' intesa con quel che resta di M5s e chi chiede di riaprire il dialogo con lei e i riformisti del centrosinistra, facendo propria l' agenda Draghi. Cosa si aspetta? E perché finora il Pd lettiano non sembra avere una linea precisa tra nostalgie contiane e sostegno a Draghi?

«L' Agenda Draghi è l' agenda che serve al Paese. Gli inconsolabili che rimpiangono Conte, a mio avviso, fanno del male al Pd. Ma credo sia un dibattito lezioso: se persino Grillo dà dell' incapace a Conte, penso che siamo arrivati ai titoli di coda del Movimento Cinque Stelle. Lasciamoli fare da soli: si stanno distruggendo tra loro, inutile intervenire».

 

Sul ddl Zan è muro contro muro tra Pd e Lega, e da sinistra lanciano sospetti sul tradimento di Iv. Come risponde?

«Sui diritti una certa sinistra gode nel fare i convegni e poi farsi bocciare le leggi in aula. È andata cosi sui Dico, sui Pacs e su tutto il resto. Poi siamo arrivati noi e abbiamo fatto le Unioni Civili. Perché per fare passi in avanti sui diritti occorre il dialogo, non la clava. Ormai siamo alle strette in Senato. Noi ci siamo, pronti a fare la nostra parte.

matteo renzi a belve 1 matteo renzi a belve 1

 

Se si va a scrutinio segreto la legge secondo me rischia. Forse conviene a tutti quantomeno andare a vedere le carte. Il Pd deve decidere se andare alla conta rischiando di affossare la legge o tentare un accordo, Salvini deve decidere se emulare Orban o tentare un accordo. Io sono da sempre per l' accordo. In questa fase della mia vita ormai sono più zen che Zan: mi auguro che prevalga il buonsenso, il dialogo, i diritti. E nel mio piccolo do una mano in questa direzione. Poi se vogliono andare alla conta, ci conteremo».

 

Quella sulla giustizia è la madre di tutte le riforme, e finora è tenuta in ostaggio da M5s. Si riuscirà a forzare il blocco?

«Il crollo dei Cinque Stelle aiuta a gestire meglio le partite principali della giustizia, a cominciare dalla folle riforma della prescrizione. Ma è ancora presto per dire come si svilupperà il dialogo, lo vedremo a settembre».

 

Cosa pensa dei referendum radicali sulla giustizia, cui ha aderito anche la Lega?

«Non sono un fanatico dell' istituto referendario, ci ho pure perso Palazzo Chigi su un referendum. Però se le cose restano ferme allora la spinta di un referendum secondo la grande esperienza di Marco Pannella può essere decisiva. Spero nel Parlamento. Se il Parlamento non fa la sua parte, ben vengano i referendum».

matteo renzi a belve 3 matteo renzi a belve 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....