“SE NEL DOSSIER DELLA LIRICA MANDATO ALL’UNESCO DOVESSE MANCARE IL SAN CARLO DI NAPOLI SAREBBE UNA VERGOGNA" – IL GOVERNATORE DE LUCA POLEMIZZA: “DA QUELLO CHE RISULTA A NOI L'UNICA REALTÀ NAZIONALE SEGNALATA È LA SCALA DI MILANO. VORREMMO CHE QUALCUNO CI CHIARISSE QUESTO DUBBIO - CI AUGURIAMO CHE NON ABBIANO COMPIUTO UN ALTRO DELITTO DOPO LE INIZIATIVE VERGOGNOSE ASSUNTE DAL MINISTERO CHE HANNO COPERTO DI RIDICOLO IL TEATRO…”

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teatro san carlo di napoli teatro san carlo di napoli

 (ITALPRESS) - "Il canto lirico italiano è stato inserito nel patrimonio immateriale dell'Unesco, è una bella notizia ma ci permettiamo di porre un interrogativo: vorremmo sapere se nel dossier che è stato mandato all'Unesco è stato inserito un riferimento al Teatro San Carlo di Napoli perché da quello che risulta a noi l'unica realtà nazionale segnalata è la Scala di Milano. Vorremmo che qualcuno ci chiarisse questo dubbio perché se avessero mandato all'Unesco solo la Scala, che è ovviamente un'eccellenza, ma senza fare riferimento alla grande tradizione della lirica a Napoli del Teatro San Carlo, oltre che di altri grandi teatri lirici del sud, sarebbe un'ennesima vergogna".

 

vincenzo de luca 1 vincenzo de luca 1

Lo dice il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del suo consueto appuntamento con la diretta Facebook del venerdì pomeriggio. "Ci auguriamo - aggiunge il governatore - che non abbiano compiuto un altro delitto dopo le iniziative vergognose assunte dal ministero che hanno coperto di ridicolo il Teatro San Carlo dopo i passaggi di direzione approvati, poi messi in discussione dalle sentenze del tribunale, i dieci giorni in cui abbiamo avuto due soprintendenti: ci auguriamo che, almeno in relazione all'Unesco, abbiano rispettato la dignità e grande storia e tradizione del San Carlo e della tradizione musicale di Napoli". E poi aggiunge: "A pagina 66 della relazione Unesco - sostiene il Presidente della Regione Campania - abbiamo anche visto l'invito all'Italia di rispettare la qualità linguistica. Cioè ci hanno detto di scrivere in un italiano comprensibile quando mandiamo i rapporti del ministero".

VINCENZO DE LUCA VINCENZO DE LUCA

 

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