“SE DOVESSE ANDARE MALE CON ELLY SCHLEIN, IL PD PUÒ SEMPRE RIPARTIRE DA GIANFRANCO FINI” - RITRATTO VELENOSISSIMO DI GIANFRANCO FINI DA PARTE DE “IL GIORNALE”: “È UN FIERO IMMIGRAZIONISTA, UN SINCERO ANTIFASCISTA. È PER LO IUS SCHOLAE, MA ANCORA UN PAIO DI OSPITATE DA LUCIA ANNUNZIATA E LO SARÀ ANCHE PER LO IUS SOLI. NEGLI ANNI SETTANTA ERA CHIAMATO ‘CAPPUCCINO’, QUELLO CHE ERA SOLITO ORDINARE AL BAR DOVE SI RIFUGIAVA DURANTE GLI SCONTRI DI PIAZZA. DI LUI COSSIGA DISSE: ‘PORTA AVANTI IL SUO GIOCO POLITICO CON UNA BUONA LUCIDITÀ. MA È PRIVO DEI SUPPORTI DOTTRINARI. NON SO SE LEGGA QUALCHE LIBRO. SO CHE MISCHIA UN PO' TUTTO…’”

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Estratto dell’articolo di Luigi Mascheroni per “il Giornale”

 

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Se dovesse andare male con Elly Schlein il Pd può sempre ripartire da Gianfranco Fini. […] È un fiero immigrazionista […] è un sincero antifascista (dimenticati i tempi del «Mussolini è stato il più grande statista del secolo»). È per lo Ius scholae, ma ancora un paio di ospitate da Lucia Annunziata e lo sarà anche per lo Ius soli. […] È un europeista convinto: fosse per lui farebbe passare a tutti una bella vacanzina a Ventotene. Ma soprattutto - ecco il requisito che lo rende molto apprezzato a sinistra – fa subdolamente la fronda alla Meloni, la quale è riuscita dove lui ha fallito: arrivare al governo con i voti invece che con le trame di Palazzo.

L ATTACCO DI LIBERO A GIANFRANCO FINI L ATTACCO DI LIBERO A GIANFRANCO FINI

 

[…] dopo anni di piccato silenzio, Gianfranco Fini è tornato. I casi sono due: o vuole una poltrona in Europa […] oppure mira a un programma di approfondimento politico su La7.

Stasera va in onda lo speciale «La destra e i rigurgiti antisemiti nel Paese», conducono Gianfranco Fini e David Parenzo. E se proprio ci va male, ce lo ritroviamo in un grande rassemblement con Calenda, Conte e Elio Vito. […] ma oggi, a parte vivere da separato in casa con Elisabetta Tulliani […] cosa fa tutto il giorno Gianfranco Fini? Sì, giusto: dare consigli sul governo a Giorgia Meloni che ha preso un partito al 2% ed è arrivata a Palazzo Chigi.

 

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[…] Finita la sua parabola politica, purtroppo non ancora quella giudiziaria, Gianfranco Fini è diventato - ad usum sinistrae - la «buona destra», quella presentabile, democratica, antifascista (la sua) contro la destra impresentabile, antidemocratica e fascista (l'altra). E sì che è partito dalle fogne. Si dice eterogenesi dei Fini.

 

Ma come iniziò? Una leggenda […] narra che da ragazzo bussò alle porte di «Giovane Italia», l'associazione studentesca dell'Msi, quando, anno di scarsa grazia 1968, alcuni manifestanti di sinistra, una sera, gli impedirono di entrare in un cinema in cui davano Berretti verdi. […] figlio di un volontario della Repubblica Sociale, […] fra una laurea in Pedagogia tirata via e letture confuse

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«Porta avanti il suo gioco politico con una buona lucidità. Ma è privo dei supporti dottrinari. Non so se legga qualche libro. So che mischia un po' tutto: Evola e il liberismo, la conservazione e il libertarismo», disse di lui Francesco Cossiga […] «Un paio di Ray-Ban sul nulla» scrisse uno che lo conosce bene Gianfranco Fini si forma nel clima delle contestazioni degli anni Settanta, quando era chiamato «Cappuccino», quello che era solito ordinare al bar dove si rifugiava durante gli scontri di piazza, come diceva il vecchio camerata Armando.

 

gianfranco fini a l'aria che tira 2 gianfranco fini a l'aria che tira 2

Poi la scalata del Fronte della Gioventù, di cui diventa segretario nel 1977, estratto […] dallo stesso Giorgio Almirante […] dal quale assorbe l'arte oratoria (Fini non dice mai nulla, ma lo dice sempre benissimo), il cipiglio, lo standing, ma non il carisma. Fini, al contrario di Almirante o di Pinuccio Tatarella, non è uno stratega, ma un tattico. Fa bene le cose, ma non sa il perché. Non apre le strade, ma segue quelle giuste. Nel 1983 viene eletto per la prima volta alla Camera, nell'87 succede ad Almirante alla segreteria dell'Msi […] nel '93 l'investitura del Cavaliere a Casalecchio di Reno […] poi la svolta di Fiuggi, presidente di Alleanza Nazionale e numero due ruolo per cui è nato - del Popolo della Libertà dietro Silvio Berlusconi.

gianfranco fini in via della scrofa foto barillari 3 gianfranco fini in via della scrofa foto barillari 3

 

Politico a sangue freddo (introverso, costruito, mai spontaneo), uomo che crede nella nazione, Blut und Boden, «Sangue e terra», ha come proprio elemento naturale l'acqua. La pesca subacquea, gli squali a sinistra, i pescecani a destra, Fini l'eterno delfino... Arguto, raffinato, efficacissimo in tv, uno che ti fa sentire come se l'unico intelligente in giro fosse lui, scettico rispetto alla politica del «fare», preferendo quella del «dire», è sempre pronto a liquidare qualsiasi idea e non brilla di luce propria.

 

GIANFRANCO FINI - SVOLTA DI FIUGGI GIANFRANCO FINI - SVOLTA DI FIUGGI

Tra i suoi consigliori: Alessandro Ruben, politico, avvocato, ebreo, lobbista, compagno di Mara Carfagna. È l'amico amerikano, il suo apri-porte dei salotti buoni, l'uomo che gli ispira la visita a Gerusalemme del 2003. Commozione, Kippah e il «fascismo male assoluto» (una fake news: la frase si riferiva alle leggi razziali, ma la stampa prese la parte per il tutto, da cui il modo di dire «Fare di tutta l'erba un fascio»). A quel punto Fini piace a sinistra già più di quanto piaccia a destra, e fu quando Oriana Fallaci gli scrisse: «Signor Fini, ma perché come capolista dell'Ulivo non si presenta Lei?». E qui Fini commette il suo primo, unico, grande errore. Quello di pensare. Pensare che da numero due possa diventare numero uno.

 

Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani

Da lì, la caduta. Il lento allontanamento dalla casa del Padre, il «Che fai, mi cacci?» (Sì), che è il suo personalissimo 25 luglio […] la scommessa sbagliata su Futuro e Libertà, quindi un'esperienza da dimenticare come immobiliarista a Montecarlo, il tonfo (0,4%) alle elezioni politiche del 2013, che è il suo otto settembre, in coalizione con Mario Monti e l'UdC. E dopo, il suo momento politico migliore: il silenzio. Oggi Gianfranco Fini è un signore di 71 anni […]  sempre inutilmente abbronzato, con le stesse giacche Coin di allora e che ha persino rinnegato los Tullianos. A parte la Lazio, ha cambiato idea su tutto. […]

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