Estratto dell’articolo di Gianluca Roselli per “il Fatto quotidiano”
letizia moratti antonio tajani
In Forza Italia l’interrogativo cresce e ormai è una mucca nel corridoio, per dirla alla Pier Luigi Bersani: perché è tornata Letizia Moratti? Qual è il suo vero obiettivo? La chiamata, come ha rivelato lei stessa, le è arrivata direttamente da Marina Berlusconi.
“Ho parlato con Marina prima dell’ingresso in FI, mi ha chiamato lei”. A conferma che la figlia di Silvio si occupa eccome della vita del partito: segue tutto, s’informa e, nel caso, agisce.
L’operazione […] nasce dalla coppia che tutti definiscono “il gatto e la volpe”. Dove il gatto è il coordinatore della Lombardia, Alessandro Sorte, e la volpe il capo dei giovani, Stefano Benigni. Entrambi deputati del bergamasco, fino a poco fa vicini a Marta Fascina, sono i due “capataz” del partito in Lombardia […].
Ora che Fascina è fuori gioco, i due si muovono con libertà e spregiudicatezza. Si sono riavvicinati al ministro degli Esteri, ma dialogano con tutti. L’operazione Moratti si muove su due binari. Il primo è ridare fiato a FI che, con la leadership di Tajani, va avanti stancamente. Per le Europee, deve aver pensato anche Marina, serve una figura forte […]. E Moratti sembra perfetta: lei continua a ribadire che non si candiderà, ma chi la conosce è pronto a giurare il contrario.
ALESSANDRO SORTE STEFANO BENIGNI
“Sarà capolista nel Nord Ovest, solo lei può andare a riprendere chi non ci vota più”, racconta un forzista di rango. Secondo Sorte, Moratti servirà a riconnettersi al mondo imprenditoriale lombardo rimasto orfano di B. E infatti come prima cosa Moratti s’è precipitata a Monza per tentare di risollevare la campagna elettorale fantasma di Adriano Galliani […]. Il tutto suona come una sorta di commissariamento allo stesso Tajani. Che, riprendendo Moratti, “s’è portato il nemico in casa, quella che in futuro lo farà fuori…”, sussurrano nel partito.
LETIZIA MORATTI E ATTILIO FONTANA
Ma c’è un secondo binario, appunto. L’operazione Moratti potrebbe nascondere la volontà di cessione della ditta: i Berlusconi non richiederebbero più indietro i famosi 100 milioni di debito, a patto che tutte le nuove spese se le accolli la Moratti, che a quel punto diventerebbe la nuova proprietaria del partito. Difficile che l’ex presidente della Rai accetti, ma la voce circola.
Così come monta pure il malumore sul suo conto, che risale al tradimento ad Attilio Fontana in Lombardia. “Un tradimento consumato per il capriccio di una ricca signora annoiata e in cerca di una poltrona”, il commento, all’epoca, di Licia Ronzulli. […]
letizia moratti e silvio berlusconi nel 2002 letizia moratti letizia moratti tajani