G.Cad. per “la Repubblica”
I migranti? Li si può internare nelle isole greche, mentre l'Europa controlla le richieste d'asilo, come gli Stati Uniti fecero a Ellis Island. E chi tenta di entrare illegalmente deve perdere il diritto d' asilo. Lo propone il ministro degli Esteri austriaco, Sebastian Kurz, del partito popolare, parlando con il quotidiano Die Presse.
treviso profughi abbandonati in stazione. erano arrivati 4 giorni fa a lampedusa 58 resize
Secondo Kurz, parte della Convenzione di Ginevra sul diritto d' asilo è da considerare «fuori tempo ». E l' ipotesi di multe per gli Stati che non adempiono all' obbligo di accogliere i profughi è «il modo più sensato per distruggere l' Europa». Insomma, «venire salvati in mare non rappresenta un biglietto per l' accesso in Europa».
Secondo Kurz, l' Europa farebbe affidamento su isole come Lesbo o Lampedusa: «Chi attende su un' isola, senza possibilità di asilo, si convincerà più facilmente a tornare indietro rispetto a chi già abita in un appartamento a Vienna o Berlino». Il ministro indica come esempio l' Australia, dove «tra 2012 e 2013 sono arrivati via mare 40mila profughi, e oltre mille sono annegati.
Ora non arriva più nessuno e non ci sono annegamenti». Invece il sistema europeo «provoca migliaia di morti, perché i migranti sperano di essere accolti». Il tema dell' accoglienza ai migranti sembra essere dirompente anche nel regno Unito dove è in corso la campagna in vista del referendum sulla Brexit: secondo un sondaggio Observer/Opinium, il no all' Unione raccoglie ora il 43% dei voti a fronte di un 40 di opinioni favorevole a restare in Europa.
E l'origine etnico-geografica assieme alle scelte religiose, diventano spunto di polemica ancora una volta in Germania fra il partito xenofobo Alternative fuer Deutschland e i giocatori della nazionale di calcio.
Dopo che il vice presidente del partito Alexander Gauland aveva attaccato Jerome Boateng, sottolineando che i tedeschi lo trovano un bravo calciatore ma non lo vorrebbero come vicino di casa, ieri è stata la volta di Frauke Petry, leader del partito, secondo cui è «una vergogna» che Mesut Ozil non canti l' inno nazionale in campo. In un' intervista alla Welt, la Petry ha anche criticato il calciatore turco- tedesco di terza generazione per avere pubblicato sui social network una foto scattata durante il suo pellegrinaggio alla Mecca il mese scorso.
treviso profughi abbandonati in stazione. erano arrivati 4 giorni fa a lampedusa 0012 0