LA MAGGIORANZA SI SPACCA ANCHE SULLA RISOLUZIONE PRO ISRAELE - LO SCONTRO TRA IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, IN MODALITA’ SUPER FALCO, E LA “COLOMBA” TAJANI SUL DOCUMENTO DI CENTRODESTRA - L’INVITO DI MELONI ALLA MODERAZIONE PER MOTIVI DI SICUREZZA INTERNA E DI RELAZIONI (ANCHE COMMERCIALI) CON I PAESI ARABI – ALLA FINE PREVALE LA LINEA DELLA PRUDENZA BY MELONI-TAJANI: “LA CAMERA IMPEGNA IL GOVERNO AD AGIRE PER EVITARE CHE ARRIVINO FONDI A HAMAS..."

-

Condividi questo articolo


Simone Canettieri per “Il Foglio” - Estratti

 

Fazzolari Meloni Fazzolari Meloni

Che pochade. Finisce che Pd e M5s votano la risoluzione della maggioranza (con i rossoverdi che si astengono). E termina pure con il centrodestra che dice sì al documento di Pd-M5s e rossoverdi, eccetto il punto 5 che critica il governo di Netanyahu. Ma tutti – eccetto i rossoverdi – votano l’elaborato del Terzo polo.

 

Nel centrodestra, prevale la cautela del ministro degli Esteri Antonio Tajani che oggi volerà in Egitto, rispetto alla linea più aggressiva espressa al tavolo delle trattative dal sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. E Giorgia Meloni? E’ preoccupata. Da fattori interni ed esterni. Vuole spegnere incendi e non accenderne altri. Ecco perché alla fine passa la mediazione del ministro degli Esteri a cui la premier in un messaggio chiede di “fare Tajani”. E quindi di essere concavo e convesso.

ANTONIO TAJANI ANTONIO TAJANI

 

Meloni di prima mattina durante una visita alla sinagoga nel portare solidarietà alla comunità ebraica romana dice che il “rischio di emulazione degli atti criminali da parte di Hamas potrebbe arrivare anche da noi”. C’è un problema di sicurezza interna dunque, ma anche di proiezione esterna e di relazioni con i paesi arabi, con i quali l’Italia ha rapporti che passano dall’energia agli scambi commerciali.

 

La premier teme l’escalation. 

 

(...)

 I negoziati interni ruotano intorno alle prime conclusioni della prima versione che parlavano di “agire per evitare che arrivino fondi a Hamas – sia attraverso canali istituzionali, sia attraverso privati – che, mascherati da aiuti umanitari sono utilizzati per finanziare attacchi terroristici”. E’ la posizione di Fazzolari, che prende piede dalle parole del commissario Olivér Várhelyi, pronto a sospendere i fondi europei ai territori palestinesi.

 

MELONI FAZZOLARI MELONI FAZZOLARI

Una dichiarazione disconosciuta dalla Commissione, a partire da Ursula von der Leyen, che si rifà alla linea di Josep Borell, ministro degli Esteri della Ue, che annuncia al contrario che “non ci sarà alcuno stop ai finanziamenti perché danneggerebbe i palestinesi favorendo i terroristi”. Alla fine vedrà la luce quest’altra formula: “La Camera impegna il governo ad agire per evitare che arrivino fondi a Hamas, attraverso canali istituzionali, organizzazioni internazionali o privati, che vengano utilizzati per finanziare attacchi terroristici e incitare all’odio verso Israele”. Questo passaggio, più ammorbidito, spingerà dopo un conciliabolo fra i ministri Antonio Tajani e Luca Ciriani e i dem Lorenzo Guerini, Chiara Braga e Francesco Boccia e Giuseppe Provenzano al via libera del Pd al testo della maggioranza, portandosi dietro anche il M5s di Giuseppe Conte, ma non Bonelli & Fratoianni.

meloni tajani meloni tajani

 

fazzolari meloni fazzolari meloni

(...)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – PER VEDERE FINALMENTE IL TRIONFO DI "TELE-MELONI", LA DUCETTA E GIAMPAOLO ROSSI HANNO DOVUTO INGOIARE UN BEL ROSPO: ROBERTO SERGIO COME DG È STATO IMPOSTO DA MATTEO SALVINI – DI FRONTE ALL'ULTIMATUM LEGHISTA (''O SERGIO DG, O SALTA ROSSI"), LA "NANA MALEFICA" (COPY CROSETTO) HA COSTRETTO IL “FILOSOFO DI COLLE OPPIO" A PIEGARE IL CAPINO - ROSSI ERA CADUTO IN DISGRAZIA PRESSO LA FIAMMA TRAGICA A CAUSA DEL DUPLEX CHIOCCI-SERGIO. E SOLO GRAZIE A BRUNO VESPA E' POI RIUSCITO A TORNARE NEL CUORE DELLA MELONA – IN CRISI DI ASCOLTI E SENZA IDEE, ROSSI SPERA IN UNA NUOVA “RAISET” INCIUCIONA. MA PIER SILVIO E' LONTANO - DOPO IL RISULTATO DEL VOTO DELLE TRE REGIONI, SI DECIDERA' IL DESTINO DI SIMONA AGNES - E SALVINI CARICA IL PISTOLONE DEL TAGLIO AL CANONE RAI…

DAGOREPORT – PERCHÉ MARINE LE PEN NON VOTA LA MOZIONE DI SFIDUCIA DELLA SINISTRA DI MELENCHON AL NEO GOVERNO DI MICHEL BARNIER? - LA DUCIONA DI FRANCIA TIENE IN PIEDI IL GOVERNO VOLUTO DA MACRON PERCHE' HA UNA FOTTUTA PAURA DI FINIRE IMPANATA E FRITTA NEL PROCESSO SUGLI ASSISTENTI PARLAMENTARI PAGATI DAL SUO PARTITO CON I FONDI EUROPEI: RISCHIA FINO A 10 ANNI DI CARCERE. E UNA VOLTA CONDANNATA, ADDIO AI SOGNI DI ELISEO. QUINDI: MEGLIO TENERSI BUONI I GIUDICI – QUEL VOLPINO DI MACRON LO SA E LA TIENE PER LA CROCCHIA LA VALCHIRIA TRANSALPINA…

FLASH – L’INCHIESTA SUI RAPPORTI TRA I GRUPPI ULTRAS E LE SOCIETÀ INTER E MILAN POTREBBE PRESTO ARRIVARE NELLA CAPITALE E SQUARCIARE IL VELO DI OMERTÀ SUI LEGAMI TRA CURVE DI ROMA E LAZIO E IL "MONDO DI MEZZO" CRIMINALE - LE RELAZIONI PERICOLOSE TRA I SUPPORTER LAZIALI E GLI ULTRÀ INTERISTI - CHISSÀ SE, NELLE PROSSIME SETTIMANE, VERREMO A SAPERE QUAL È LA VERA RAGIONE DELL’IMPROVVISO E INCOMPRENSIBILE ESONERO DI DANIELE DE ROSSI E DELLE CONSEGUENTI DIMISSIONI DI LINA SOULOUKOU...