LA MAGGIORANZA URLA AL "SABOTAGGIO ROSSO" SUI MIGRANTI! IL GOVERNATORE DELLA TOSCANA EUGENIO GIANI ANNUNCIA BARRICATE CONTRO LA PROPOSTA DEL GOVERNO DEI NUOVI CENTRI DI PERMANENZA PER I RIMPATRI: “IN TOSCANA MAI” - STEFANO BONACCINI, PRESIDENTE DELL’EMILIA ROMAGNA: “CI CHIAMI QUALCUNO A ROMA E CI SPIEGHI COSA VOGLIANO FARE, C’È IMPROVVISAZIONE…” – MA ANCHE IL GOVERNATORE DEL VENETO ZAIA FINGE DI CASCARE DAL PERO: “NON NE SO NULLA...”

-

Condividi questo articolo


Estratto da iltempo.it

 

EUGENIO GIANI A UN SANREMO DA PECORA EUGENIO GIANI A UN SANREMO DA PECORA

Niente da fare. I governatori delle Regioni rosse non perdono l’occasione per «sabotare» il governo nella lotta contro l’emergenza sbarchi. La proposta decisa nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri, che ha fatto seguito ad una delle settimane più difficili degli ultimi anni sul fronte degli sbarchi, con oltre 7mila persone arrivate a Lampedusa, prevede anche che gli irregolari sul territorio italiano, non richiedenti asilo, possano essere trattenuti nei cpr fino a 18 mesi. E per questo verranno costruiti almeno altri 9 centri, in tutta Italia, in zone disabitate dove poterli trattenere. Ma Eugenio Giani, presidente della Toscana, non ne vuole sapere. E annuncia barricate contro la proposta.

eugenio giani con matteo salvini eugenio giani con matteo salvini

 

«Per quello che mi riguarda non darò l’ok - ha detto -, non esprimerò mai la condivisione a nessun cpr in Toscana. Cosa c’entra il cpr con la risposta ai flussi emergenziali così forti che arrivano oggi. Se arrivano questi immigrati col tormento, le sofferenze, le violenze che hanno subìto, la risposta a livello mediatico è "faccio i cpr, cioè faccio i luoghi che li buttano fuori?"».

 

 

bonaccini schlein bonaccini schlein

Al suo fianco si schiera anche un altro Pd, Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna. Il quale, comunque, è meno categorico del suo collega Giani. «Ci chiami qualcuno a Roma e ci spieghi cosa vogliano fare, perché in questa indeterminatezza, ed è qui che c’è improvvisazione, non c’era un piano preparato organico».

 

«Scommettevano sul fatto che non sarebbe arrivata un’ondata come questa e quando hai scommesso sui porti chiusi, su "è finita la pacchia", "prima gli italiani" e ti ritrovi che sono il doppio di prima quelli che sbarcano, bisognerebbe avere un quadro chiaro organico o meno- ha specificato il presidente -. Il rischio che vediamo sono le tende nelle città, che vorrebbe dire il fallimento di una politica di accoglienza». Un no che replica quello già espresso ad aprile contro l’ordinanza del capo della protezione civile Fabrizio Curcio che istituiva lo stato di emergenza proprio per fronteggiare l’eccezionale ondata di flussi migratori verso l’Italia. In quel caso, però, erano state quasi tutte le Regioni amministrate dal centrosinistra a dire no, e ad Emilia Romagna e Toscana si erano aggiunte Puglia, Campania e Valle d’Aosta. I governatori si erano rifiutati di firmare l’ordinanza.

 

 

 

EUGENIO GIANI MEME EUGENIO GIANI MEME

(…)

LUCA ZAIA A PONTIDA LUCA ZAIA A PONTIDA

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...