MANOVRA IN CORSO, ATTENTI ALLE RETROMARCE! DOPO I MUGUGNI DELLA LEGA, NELL'ULTIMA BOZZA DELLA LEGGE DI BILANCIO CAMBIA IL PACCHETTO SULLE PENSIONI, CON NUOVI PARAMETRI, MENO SEVERI”, PER LA PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA. E SCOMPARE CHE PREVEDEVA DI AGGANCIARE I REQUISITI PER LA PENSIONE ANTICIPATA DI NUOVO ALLA SPERANZA DI VITA A PARTIRE DAL 2025 – TETTO A 50MILA EURO PER I BTP FUORI DALL’ISEE

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Estratto dell’articolo di www.repubblica.it

 

GIANCARLO GIORGETTI - MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI - MATTEO SALVINI

Cambia il pacchetto pensioni nella legge di Bilancio. Nell’ultima bozza della Manovra, datata 25 ottobre, arriva una modifica nel meccanismo che vincola l’uscita con l’anticipata contributiva (quella dei Millennials a 64 anni con 20 di contributi) al raggiungimento di un assegno superiore al valore dell’assegno sociale. Oggi questo indicatore è 2,8 volte superiore. Nella prima versione saliva a 3,3 volte, poco più di 1.400 euro. Nel testo aggiornato subentra una nuova modifica: anziché 2,8 volte, deve esser pari “a 3,0 volte, ridotto a 2,8 volte per le donne con un figlio e a 2,6 volte per le donne con due o più figli”.

 

PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO PACCO A SORPRESA - VIGNETTA BY MACONDO

Non è l’unica novità rispetto al primo testo. Sempre per l’uscita con anticipata contributiva, infatti, spunta un tetto: il trattamento – si legge – “è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico” con la vecchiaia. Inoltre, scatta una finestra di tre mesi tra la maturazione dei requisiti e la decorrenza della pensione anticipata.

 

Dal nuovo articolato, sempre nel capitolo previdenziale scompare l’articolo 32 che prevedeva di agganciare i requisiti per la pensione anticipata di nuovo alla speranza di vita, a partire dal 2025 anziché dal 2027.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

Tra le modifiche della nuova bozza, arriva un sostegno ai comuni virtuosi che hanno concluso la procedura per il rientro dal dissesto finanziario. E si riduce da 400 a 200 milioni lo stanziamento per il bonus sociale elettrico nel primo trimestre del prossimo anno.

 

Nelle nuove norme sui pignoramenti veloci dell’Agenzia della Riscossione, si prevede di esentare le cartelle fino a mille euro. Mentre cambia la norma che introduce l'obbligo per le imprese di assicurarsi contro le calamità naturali.

 

Un'altra modifica all'articolo 24 della legge di bilancio esclude dall'obbligo le imprese che hanno immobili gravati da abuso edilizio o "costruiti in carenza delle autorizzazioni previste", ma anche gravati da abusi sorti dopo la costruzione. Resta la sanzione, tra 200 mila e 1 milione di euro, le imprese inadempienti.

 

Altre modifiche. Entra un finanziamento da 63,3 milioni per la cassa integrazione straordinaria delle imprese strategiche con almeno mille dipendenti che hanno in corso piani di riorganizzazione: fino alla fine del 2024.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

Nell’esentare i titoli di Stato dal calcolo Isee, arriva un limite a 50mila euro e l’estensione dell’esclusione ai “prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato”: riferimento al risparmio postale.

 

[…]

 

Si va poi verso una ulteriore stretta sul tax credit per il cinema. Secondo l'ultima ipotesi l'agevolazione è al 40% ma viene prevista la possibilità di prevedere aliquote diverse o "escludere l'accesso al credito d'imposta" nei confronti delle imprese non indipendenti o imprese non europee. Spunta anche un taglio di 50 milioni al Fondo per il cinema e l'audiovisivo il cui stanziamento massimo passa da 750 a 700 milioni di euro annui.

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

 

In una nota, il Mef frena sulle misure in circolazione: “Sono frutto di bozze non definitive, non diffuse da Mef e dunque da ritenersi non attendibili”. Il leader della Lega, Matteo Salvini, dice di essere “contento”. Mentre Cgil e Uil mettono in campo scioperi di otto ore dei lavoratori e manifestazioni su base territoriale e regionale articolati in più date: venerdì 17 novembre per le regioni del Centro, il 24 novembre per il Nord e 1 dicembre per il Sud. A questi si aggiungono la Sicilia il 20 novembre mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27 novembre.

giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

 

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