Enrico Franceschini per la Repubblica
Da Hollywood al parlamento di Westminster. Lo scandalo degli abusi sessuali scatenato dalle accuse al produttore cinematografico americano Harvey Weinstein contagia la politica britannica, fra indiscrezioni su una lista di 40 deputati conservatori coinvolti in molestie e rivelazioni sul comportamento "inappropriato" di almeno un paio di ministri. Una fonte parla addirittura di quindici ministri compromessi: abbastanza da far cadere il governo.
Circolate nel week-end, le voci provocano reazioni da emergenza. Su incarico di Theresa May, seduta al suo fianco in aula, la leader dei Tories alla camera dei Comuni Andrea Leadsom dichiara che il sistema attualmente in vigore per denunciare abusi di natura sessuale tra i parlamentari «è inadeguato » e che uno nuovo dovrà essere adottato «nel giro di giorni».
La ex vice-leader laburista Harriet Harman commenta che episodi del genere «gettano discredito » sull' intero parlamento e chiede che le denunce possano essere fatte sotto la protezione dell' anonimato. Lo Speaker dei Comuni John Bercow, ovvero il presidente del parlamento, ammonisce: «Ci sarà tolleranza zero».
Ma in passato la tolleranza per gli abusi sessuali nel mondo politico del Regno Unito è stata altissima, come testimoniano ripetute inchieste: l' ultima, appena qualche settimana fa, ha ammesso che lo scomparso primo ministro conservatore Edward Heath, se fosse ancora vivo, verrebbe interrogato sotto l' avvertimento di un possibile arresto per le accuse di decine di giovani, minori inclusi, che sostengono di essere stati abusati o violentati da lui.
La differenza è che lo scandalo scoppiato ora a Hollywood sta facendo venire fuori abusi del presente, di cui i responsabili potrebbero essere chiamati a rispondere in tribunale. Fra questi, perlomeno due uomini di governo: il sottosegretario al Commercio Mark Garnier, accusato di avere chiesto alla segretaria di andare a comprargli due vibratori e di chiamarla "tette di zucchero"; e il ministro del Galles Stephen Crabb, che avrebbe inviato messaggi "espliciti" a una 19enne dopo un colloquio di lavoro. Su entrambi Downing Street avrebbe già aperto un' inchiesta. Il portavoce di Theresa May rifiuta di dire se la premier "è sicura" che altri ministri non siano coinvolti in molestie sessuali.
Sull' onda del caso Weinstein, insomma, la tolleranza potrebbe finire anche nei corridoi di Westminster. E altrove: la Bbc ha sospeso un presentatore, due donne accusano di stupro il docente di Oxford Tariq Ramadan, noto accademico dell' Islam. Il noto intellettuale preannuncia causa per diffamazione.