MELIUS ABUNDARE – BASTERANNO I 7,5 MILIARDI STANZIATI DAL GOVERNO A SALVARE L’ITALIA PARALIZZATA DALL’EMERGENZA CORONAVIRUS? PROBABILMENTE NO, MA È UN PUNTO DI PARTENZA – IN BASE ALLE REGOLE EUROPEE POTREMMO ARRIVARE (IN TEORIA) A UNA FLESSIBILITÀ DA 13,5. MA IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE LE REGOLE DOVRANNO ESSERE INTERPRETATE, VIOLATE E FORSE CAMBIATE DOPO UN’EMERGENZA DI QUESTO LIVELLO. E L’EUROPA NON POTRÀ DIRE NIENTE…

-

Condividi questo articolo


1 – LA FORZATURA TEMPORANEA E L’ATTESA PER LA SVOLTA UE

Dino Pesole per “il Sole 24 Ore”

 

Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul Def

Dal punto di vista delle regole europee, la richiesta di flessibilità con effetti sul saldo netto da finanziare per 7,5 miliardi, diretta a far fronte all'emergenza da coronavirus, si configura come un'implicita estensione dello spettro di azione delle cosiddette «circostanze eccezionali».

 

coronavirus coronavirus

Eventi che già nel Patto di stabilità vengono qualificati come «al di fuori del controllo degli Stati», limitati nella versione originaria a calamità naturali e nel tempo estesi su richiesta del governo Renzi alle spese per l'accoglienza dei migranti e alla sicurezza. L'entità dello scostamento richiesto per l'emergenza sanitaria e per l'inevitabile contrazione del Pil che ne deriverà, è considerevole ma rischia di essere non risolutivo.

 

giuseppe conte roberto gualtieri 9 giuseppe conte roberto gualtieri 9

Se si esamina nel dettaglio il dispositivo della Comunicazione sulla flessibilità adottata dalla Commissione Juncker nel gennaio del 2015, e fatta propria dai governi, il massimo teorico di scostamento dagli obiettivi di deficit programmati per i paesi che rientrino nel "braccio preventivo" del Patto di stabilità (dunque non sottoposti a procedura d'infrazione per disavanzo eccessivo) si cifra attorno allo 0,75% del Pil (ai valori attuali, 13,5 miliardi).

 

ursula von der leyen ursula von der leyen

Somma cui si perviene grazie all'effetto cumulato di tutte le clausole sul tappeto, riforme e investimenti in primis, che in questo caso non sono esplicitamente invocate ma che potrebbero rientrare nella partita. Detto questo, le regole si possono e in frangenti come questi si devono, interpretare e adattare alle conseguenze di eventi fino a qualche settimana fa imprevedibili.

 

codogno – panico coronavirus 1 codogno – panico coronavirus 1

Ci si chiede se non sia più opportuno e lineare, in emergenze quali quella che stiamo vivendo, piuttosto che "stressare" le regole esistenti, fissare concordemente prima in sede di Eurogruppo poi a livello di Capi di Stato e di governo una temporanea deroga che preveda lo scorporo totale dei finanziamenti e delle spese dirette agli investimenti e alle spese necessarie per sostenere i sistemi sanitari nazionali.

 

Ed è certamente giunto il tempo di mettere mano alla revisione di parametri ormai giudicati unanimemente inadatti a rappresentare lo stato di salute della finanza pubblica, come il deficit strutturale e l'output gap. Per non parlare del tetto al debito, fissato al 60% del Pil dal Trattato di Maastricht de11992, ampiamente valicato da gran parte dei paesi. Una decisione concordata in sede europea con il sostegno della Bce tranquillizzerebbe i mercati, e scongiurerebbe il rischio di una nuova, grave crisi finanziaria.

 

2 – RADDOPPIATI GLI STANZIAMENTI DEL DECRETO CORONAVIRUS

Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

paolo gentiloni bacia ursula von der leyen paolo gentiloni bacia ursula von der leyen

«Siamo tutti sulla stessa barca». Il mantra di Giuseppe Conte è rivolto agli italiani, ai partiti di maggioranza e opposizione, ai vertici dell' Europa. Nella sala stampa di Palazzo Chigi, seduto a distanza di sicurezza dal ministro Roberto Gualtieri («Dobbiamo dare il buon esempio»), il premier rimarca più volte che il nostro Paese «sta vivendo un' emergenza». Ormai l' allarme «è sotto gli occhi di tutti» e minimizzare non si può. Servono soldi, tanti, perché se la crescita dei contagi non inverte la curva, si rischia che la situazione scappi di mano.

 

milano bloccata emergenza coronavirus 10 milano bloccata emergenza coronavirus 10

Con questo stato d' animo il capo dell' esecutivo annuncia le misure economiche «straordinarie e urgenti» contenute nel nuovo decreto, che stanzia per l' emergenza il doppio della cifra preventivata. Non più 3,6 miliardi, bensì 7,5 «in termini di saldo netto da finanziare». A tanto ammonta lo scostamento di bilancio, che in termini di indebitamento equivale a 6,35 miliardi e che servirà per rafforzare il sistema sanitario, le forze dell' ordine e (con 300 milioni) la Protezione civile.

 

codogno – panico coronavirus 3 codogno – panico coronavirus 3

Un miliardo sarà impegnato per assumere medici e infermieri e acquistare attrezzature ospedaliere. Due miliardi e mezzo serviranno per gli ammortizzatori sociali. «Nessuno deve perdere il lavoro a causa del coronavirus», rassicura Gualtieri, nel giorno in cui Piazza Affari perde l' 1,78% e Wall Street affonda (Dow Jones -3,58%, Nasdaq -3,10%).

La lettera con cui il governo informa la commissione Ue della necessità di sforare il deficit «è già partita» e il ministro non ha dubbi sulla «piena sostenibilità» per le casse dello Stato.

IL CADAVERE DI UN UOMO A TERRA A WUHAN IL CADAVERE DI UN UOMO A TERRA A WUHAN

 

Il coronavirus «ha colpito molto duramente l' Italia», scrive Gualteri ai «cari» Dombrovskis e Gentiloni, vicepresidente e commissario all' Economia. Le scuole sono chiuse, alcune nazioni hanno annunciato restrizioni ai viaggi e molti settori produttivi sono in sofferenza. Una «situazione seria», che ha costretto a studiare «un pacchetto di misure» d' emergenza tali da far impennare di 0,3 punti la stima di deficit per il 2020: dal 2,2%, al 2,5%.

milano bloccata emergenza coronavirus 14 milano bloccata emergenza coronavirus 14

 

Il ministro garantisce che si tratta di uno scostamento «una tantum» e che dunque «non dovrebbe essere computato nel bilancio strutturale». Poi rivendica che «il trend delle finanze pubbliche prima del coronavirus era estremamente incoraggiante» e spiega come alzare le tasse «potrebbe aggravare i rischi al ribasso per l' economia italiana». Come reagirà l' Europa, alla richiesta italiana di usare la flessibilità del Patto di stabilità? «Non facciamo un salto nel buio - assicura Conte -.Comprendono l' emergenza che stiamo attraversando».

roberto gualtieri giuseppe conte 1 roberto gualtieri giuseppe conte 1

 

milano bloccata emergenza coronavirus 15 milano bloccata emergenza coronavirus 15

Il Consiglio dei ministri ha approvato la Relazione al Parlamento e Gualtieri si aspetta un voto largo e bipartisan, perché il decreto sia varato la prossima settimana. «Serve compattezza», concorda Alfonso Bonafede per il M5S. Eppure l' unità nazionale resta una formula vuota. Giorgia Meloni ha parlato di «governo criminale» e Conte - che pure ha consegnato a tutti i ministri una cartellina con le proposte di Forza Italia, Lega e FdI - respinge con durezza l' attacco: «Parole che sorprendono, le considero uno schiaffo a tutti i cittadini».

milano bloccata emergenza coronavirus 11 milano bloccata emergenza coronavirus 11 milano bloccata emergenza coronavirus 12 milano bloccata emergenza coronavirus 12

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - FUORI I COLTELLI! IL CAOS SANGIULIANO-GIULI-SPANO HA FATTO IMPLODERE I FRATELLI D’ITALIA - TUTTE LE NOTIZIE, DA "REPORT" A "REPUBBLICA", DAL "DOMANI" A DAGOSPIA, ARRIVANO DA FDI - BASTA LEGGERE SU FB IL J’ACCUSE DELLA GIORNALISTA DEL “SECOLO D’ITALIA”, ANNALISA TERRANOVA, CHE SVELA LA FAIDA TRA I POST-FASCI ANTI “PEDERASTI” E CHI SOGNA UNA MODERNA DESTRA DI GOVERNO: “L'ATTEGGIAMENTO DI AVVERSIONE VERSO I GAY E IN GENERALE VERSO GLI LGBTQ+ È DISGUSTOSO E IMBARAZZANTE” – SE LA BASE DI FDI È DIVISA, AL VERTICE VA PURE PEGGIO: MANTOVANO E FAZZOLARI HANNO ERETTO UN MURO CONTRO LA SCELTA DELLA DUCETTA DI MANDARE AL MINISTERO DELLA CULTURA PRIMA "GENNY DELON" E POI IL GIULI-RIDENS, UN CAMALEONTE CAPACE DI TUTTO, ANCHE DI NOMINARE SUO CAPO DI GABINETTO FRANCESCO SPANO, OMOSESSUALE DICHIARATO, CONSIDERATO UN “INFILTRATO” DE’ SINISTRA (GIA' ALLA CORTE, COL "MARITO" AL SEGUITO, DELLA VELTRONIANA MELANDRI)

DAGOREPORT – BEPPE SALA, FUORI DAL SALOTTO DEL CENTRO STORICO PD, S'INCAZZA: IL SINDACO DI MILANO HA CAPITO CHE BETTINI E CONTE STANNO APPARECCHIANDO UN PAPOCCHIO, DI CUI MANFREDI, SINDACO DI NAPOLI, A CAPO DELL'ANCI È SOLO L’ANTIPASTO. POI SEGUIRA' MANFREDI CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA CON IL GRILLINO FICO SINDACO DI NAPOLI -  MA LOR SIGNORI NON HANNO FATTO I CONTI CON VINCENZO DE LUCA, FATTO FUORI DALLA COJONAGGINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN: DE LUCA SI PRESENTA CON LA SUA LISTA CIVICA: O VINCE O FA VINCERE LA DESTRA – LIGURIA, EMILIA-ROMAGNA, UMBRIA: SE PER LA MELONI FINISSE 3-0, LA SEGRETARIA ARCOBALENO POTRÀ REALIZZARE IL SUO SOGNO E LASCIARE LA POLITICA PER IL RAP CON J-AX...

FOTO FLASH - UNO DEI DUE E' DI TROPPO: NEL SERVIZIO DI "REPORT", GIRATO IL 10 OTTOBRE (GIORNO IN CUI GIULI E' ANDATO IN SENATO PER RISPONDERE A UN QUESTION TIME), ALLE SPALLE DEL MINISTRO SI VEDONO SIA FRANCESCO GILIOLI, ALLORA SUO CAPO DI GABINETTO, E FRANCESCO SPANO CHE PRENDERA' IL SUO POSTO - LA STRANEZZA? GILIOLI SI DIMETTERA', ACCUSATO DI "FATTI GRAVISSIMI", DUE GIORNI DOPO, IL 12 OTTOBRE. LE DOMANDE SORGONO SPONTANEE: CHE CI FACEVA SPANO AL SEGUITO DI GIULI? IL MINISTRO AVEVA GIA' SCOPERTO I "FATTI GRAVISSIMI" IMPUTATI A GILIOLI E PREPARAVA LA SUA USCITA? OPPURE SPANO ERA LI' IN NOME DELLA LORO AMICIZIA?

DAGOREPORT – CHE STRANA COINCIDENZA: CARMELO MIANO, L’HACKER ARRESTATO ALL’INIZIO DI OTTOBRE PER AVER VIOLATO I SISTEMI INFORMATICI DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, "SMANETTAVA" PER “NTT DATA”, LA SOCIETÀ DI CYBERSECURITY SALITA ALLA RIBALTA PER UNA STORIA DI PRESUNTE MAZZETTE A UN SUO DIRIGENTE, CHE AVREBBE CORROTTO UN "PROCURATORE" DELLA TIM – CHE RUOLO AVEVA MIANO IN "NTT DATA"? LO SMANETTONE IN PASSATO AVEVA COLLABORATO UFFICIALMENTE CON LE AUTORITÀ ITALIANE: POLIZIA, POSTALE, INTELLIGENCE - FORSE SPERAVA DI GODERE DI UNA ''COPERTURA'', MA POI HA INFILATO IL NASINO DOVE NON DOVEVA: LE QUESTIONI PRIVATE DELLE TOGHE…