Francesco Rosano per il "Corriere della Sera"
Dopo un mese di polemiche e distinguo, il Consiglio comunale di Bologna approva il riconoscimento a Romano Prodi dell’Archiginnasio d’Oro, la maggior onorificenza assegnata dal Comune. Ma anche nella città del Professore l’intesa bipartisan, più volte auspicata dal sindaco dem Matteo Lepore (autore della proposta), resta una chimera. Contro il riconoscimento all’ex premier e ex presidente della Commissione Ue vota compatta FdI, mentre gli altri capigruppo di centrodestra lasciano l’aula al momento del voto.
Solo due consiglieri d’opposizione, il leghista Giulio Venturi e il civico Gian Marco De Biase, alla fine seguono il centrosinistra. «Fino a pochi giorni fa Romano Prodi ha ripetuto che bisogna limitare le destre in Europa. È una persona ancora politicamente esposta», ha detto il meloniano Stefano Cavedagna, confermando il voto contrario di FdI.
Dopo 28 sì e 5 no il via libera all’Archiginnasio d’oro per Prodi, che verrà consegnato ad aprile.
E l’applauso in aula del centrosinistra bolognese.
«Sono commosso», ha scritto il Professore, ringraziando per un riconoscimento che fu assegnato postumo anche al fratello Paolo Prodi: «Sono felice e onorato».
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