IL “MILLENNIAL” BUG DI HILLARY - LA CAMPAGNA ELETTORALE DELLA CLINTON E’ ORGANIZZATA DAI GIOVANI CHE NON RIESCONO A SEDURRE I MILLENNIALS - NON C'È L'ENERGIA MAGICA VISTA DURANTE L'ELEZIONE DI OBAMA CHE PORTÒ ALLE URNE LA METÀ DEGLI AVENTI DIRITTO AL VOTO TRA I 18 E I 29 ANNI

Condividi questo articolo


Serena Danna per il “Corriere della Sera”

 

HILLARY CLINTON E I GIOVANI HILLARY CLINTON E I GIOVANI

Il punto di riferimento al 300 di Pierrepont Plaza, Brooklyn - quartier generale della campagna di Hillary Clinton - è Robert Mook, il 37enne campaign manager originario del Vermont. È a lui che guardano i 500 giovanissimi impiegati dello staff che occupano il decimo e l'undicesimo piano di un palazzo nel cuore di Brooklyn Heights, il quartiere più ricco di Brooklyn. Più che gli abitanti delle brownstones da dieci milioni di dollari, i ventenni assoldati alla causa di Hillary - con gli occhiali neri e i cappelli di lana nonostante il caldo - ricordano quelli di Bushwick: i millennial che Clinton non riesce conquistare.

 

HILLARY CLINTON E I GIOVANI HILLARY CLINTON E I GIOVANI

È il corto circuito più evidente di una campagna guidata dai giovani che proprio non sa arrivare a loro. La maggior parte proviene dalle campagne di Obama. Eppure il volto del presidente è assente tra le disordinate scrivanie dell'ufficio. Non c'è neanche l'energia magica di quell'elezione che portò la metà degli aventi diritto al voto, compresi tra i 18 e i 29 anni, alle urne ma resta l'entusiasmo e il duro lavoro per una continuità promessa.

 

L'apparente rimonta di Trump ha fatto sì che in tanti lasciassero Brooklyn per fare campagna sul territorio. Sono ore decisive per convincere gli elettori a recarsi ai seggi: i volontari chiamano a tappeto quelli registrati negli Stati che non hanno ancora votato, mentre il team digitale, proveniente quasi tutto dalla Silicon Valley, ha rilasciato una app per geo-localizzare gli elettori e inviare sms con istruzioni sul voto. Il lavoro sui social media ha già superato le aspettative: il record delle visualizzazioni dei video di Obama nel 2012 - un milione - è stato triplicato.

HILLARY CLINTON E I GIOVANI HILLARY CLINTON E I GIOVANI

 

Da oggi i ragazzi di PierrePont Plaza lasceranno le loro sedie ad avvocati che dovranno assistere telefonicamente gli elettori nelle operazioni di voto. Quello che fa paura, raccontano, sono i voti annullati o respinti in quegli Stati come Nord Carolina e Alabama dove le leggi elettorali discriminano le minoranze.

 

Mancano poche ore al verdetto, ma per le centinaia di giovani di Hillary for America l'avventura finisce l' 11 novembre. Quel giorno inizieranno anche i colloqui per il loro futuro. È il «codice d' onore» legato all'assunzione: finita la campagna, Clinton li aiuterà a trovare l' impiego dei loro sogni. Chissà se in veste di presidente.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…

FLASH! - LE ROGNE PER SALVINI NON FINISCONO MAI. IL 15 DICEMBRE SI TERRÀ IL CONGRESSO DELLA LEGA LOMBARDA, CHE RACCHIUDE IL MAGGIOR NUMERO DI ISCRITTI AL CARROCCIO: IL CANDIDATO STRAFAVORITO (DATO AL 70%) È L’ANTI-SALVINIANO MASSIMILIANO ROMEO, CAPOGRUPPO AL SENATO. LO SFIDA LUCA TOCCALINI, FEDELE ALL’AMMACCATO CAPITANO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ATTILIO FONTANA, GIUNTO AL SECONDO MANDATO, ORMAI SI SENTE LIBERO DAL GIOGO DI SALVINI E APPOGGIA ROMEO. NON SOLO: SI STA ALLEANDO AL COMPETITOR DEL NUMERO UNO DELLA LEGA, LUCA ZAIA…