MINZO SALVA-CAV - DOPO IL VOTO SUL GIORNALISTA, ORA PURE I GRILLINI DICONO CHE BERLUSCONI DEV’ESSERE REINTEGRATO AL SENATO – “NON SI PUO’ APPLICARE LA SEVERINO AD UNA SOLA PERSONA”, DICONO (DA SPONDE OPPOSTE) IL VERDINIANO BARANI, LA PENTASTELLATA TAVERNA ED IL SEL STEFÀNO

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Alessandro Trocino per il Corriere della Sera

 

augusto minzolini (2) augusto minzolini (2)

Se il «salvataggio» di Augusto Minzolini segna il de profundis per la legge Severino, allora Silvio Berlusconi «deve essere reintegrato». Sillogismo tutto da dimostrare, ma che ieri è stato il leit motiv di molti parlamentari di centrodestra e, polemicamente, anche degli esponenti del Movimento 5 Stelle.

 

PAOLA SEVERINO GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI PAOLA SEVERINO GIANNI LETTA SILVIO BERLUSCONI

Già, perché il voto di Palazzo Madama che ha detto no alla decadenza del senatore di Forza Italia Augusto Minzolini, ha una conseguenza diretta: la delegittimazione, o comunque la messa in discussione, della legge Severino, quella sulla incandidabilità che segue a condanne passate in giudicato. Legge applicata due sole volte in Parlamento: per Berlusconi e Galan.

LUCIO BARANI CON LA MAGLIETTA JE SUIS CRAXI LUCIO BARANI CON LA MAGLIETTA JE SUIS CRAXI

 

Il leader di Forza Italia è decaduto da senatore dopo la condanna in via definitiva a 4 anni per evasione fiscale nel processo Mediaset. Il tutto, dopo il voto del Senato che applicò, appunto, la Severino. A distanza di poco più di tre anni, ecco una decisione di segno opposto, presa sempre a Palazzo Madama.

 

Lucio Barani, presidente di Ala-Sc, è sicuro: «Non si può applicare la legge Severino a una persona sola. Di fatto il Senato ora l' ha abolita. E Berlusconi deve essere reintegrato subito». Anche Renato Brunetta concorda e invoca l' arrivo della sentenza della Corte europea dei diritti dell' uomo per «cancellare l' infamia» dell' applicazione della Severino al solo Berlusconi.

 

PAOLA TAVERNA PAOLA TAVERNA

La 5 Stelle Paola Taverna concorda paradossalmente con Forza Italia: «Oggi Berlusconi ha tutto il diritto di stare qua dentro, perché la Severino non esiste più». Il caso può costituire un precedente da far valere in Europa, alla Corte di Strasburgo, a cui il leader azzurro ha fatto ricorso. Tanto che lo stesso leader sembra crederci.

 

DARIO STEFANO DARIO STEFANO

Che ci sia qualcosa da cambiare lo riconosce Dario Stefàno, presidente della Giunta delle immunità: «Nel dibattito in Aula sono stati contestati i contenuti della legge Severino. Bisognerebbe avere il coraggio di approvare modifiche, anziché non darne applicazione».

 

Con regole diverse, meno severe perché non prevedono una sentenza definitiva di condanna, sono incorsi nella Severino anche amministratori locali, come Vincenzo De Luca e Luigi de Magistris. Ma entrambi, sospesi dopo una condanna (cui ha fatto seguito un' assoluzione), furono reintegrati dal Tar.

 

 

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