Fabiana Magrì per “La Stampa”
naftali bennett benjamin netanyahu 1
Dopo dodici anni da capitano, Benjamin Netanyahu si vede spinto verso la panchina dall' ex alleato Naftali Bennett. Che - ha reso ufficiale ieri sera in diretta dalla Knesset - accetta di allearsi con il centrista Yair Lapid, attualmente incaricato dal presidente Reuven Rivlin di formare l'esecutivo. «Ala BeYadai», «Ci sono riuscito». Adesso il leader di Yesh Atid - C' è Futuro - può pronunciare al cospetto del capo dello stato la formula rituale che significa «sono in grado di costituire un governo».
Cosa che non è in grado di fare Netanyahu, ha assicurato il numero uno di Yamina. «Chi esibisce l' alternativa di un esecutivo di destra, mente», ha aggiunto. Come dire, «non ho avuto altra scelta». E, mette in guardia: «Netanyahu intende trascinare tutto il campo nazionalista verso la propria Masada personale».
Ma il premier uscente non si rassegna facilmente, non fino a quando riterrà che ci sia ancora spazio di manovra. Ha fatto sua l' ultima parola, nell' ennesimo appello della giornata, dallo stesso pulpito dell' ormai nemico giurato. Insiste a definire «di sinistra» quello che Bennett ha chiamato «governo di unità nazionale».
Parla di «frode del secolo». Sottolinea lo scandalo di un primo ministro entrante, Bennett, espressione di un partito che ha guadagnato sei seggi alle elezioni. E non si capacita della propria esclusione: «Gli israeliani che mi hanno scelto con 2 milioni e mezzo di voti, volevano me come premier». E, ancora, «cosa diranno in Iran o a Gaza? Che ne sarà della deterrenza di Israele?», insinua dal podio "Mister Sicurezza".
Non è stata, quella di Bennett, una decisione presa a cuor leggero. Ha dovuto superare indugi, assumersi rischi, imporre e accettare compromessi e subire minacce. Tanto che da ieri sono tre, e non più una, le guardie del corpo che lo scortano. La polizia ha avviato indagini sulle intimidazioni che circolano sui social media.
E centinaia di manifestanti - a favore e contro la formazione del "governo del cambiamento" - da un paio di giorni si danno appuntamento sotto casa sua, della vice di Yamina, Ayelet Shaked e di Gideon Sa' ar, leader di Tikva Hadasha - Nuova Speranza.
naftali bennett benjamin netanyahu 3
Ci sono volute quattro elezioni in due anni, tre inchieste giudiziarie pendenti su Netanyahu, diciotto mesi per entrare e uscire da una pandemia, e undici giorni di guerra contro Hamas a Gaza per portare Israele al cambio di rotta.
L' inversione prende forma in una settimana tra le più impegnative della recente storia politica del paese, tra i negoziati in corso con i mediatori egiziani per rafforzare il cessate il fuoco con Gaza e le elezioni presidenziali di mercoledì, che si sovrappongono alla scadenza del mandato di Lapid. Se il tandem Yesh Atid-Yamina avrà dalla sua i 61 seggi necessari in aula, o un' altra formula parlamentare in grado di assicurare la maggioranza, Israele eviterà le quinte elezioni in 2 anni.
La strada verso la fase due, ovvero la spartizione dei posti nell' esecutivo, sembra relativamente in discesa. Bennett e Lapid si alterneranno, dopo due anni, alla guida del governo - starà al leader di Yamina iniziare - e agli Esteri. Il nuovo gabinetto dovrebbe avrebbe tra i 25 e i 27 ministri. Poi, secondo le voci che circolano dietro le quinte, Shaked dovrebbe andare agli Interni e Avigdor Lieberman di Yisrael Beiteinu - Israele Casa Nostra - alle Finanze. Benny Gantz, il capo Kahol Lavan - Blu Bianco, resterà ministro della Difesa, mentre la Giustizia spetterebbe a Sa' ar.
Non ci sono al momento poltrone attribuite ai parlamentari delle liste arabe, che potrebbero aver deciso di sostenere da fuori il blocco anti-Bibi. Restano certamente fuori il Likud e le destre religiose di Shas, Giudaismo Unito nella Torah e il Partito Sionista Religioso. Facile immaginare che Netanyahu stia già pianificando la strategia per far collassare l' intesa e rimettersi in carreggiata per un altro voto.
Benjamin Netanyahu benjamin netanyahu benjamin netanyahu con la mascherina naftali bennett yair lapid 3 bibi netanyahu al bar con il sindaco di gerusalemme moshe leon naftali bennett benjamin netanyahu 2 naftali bennett benjamin netanyahu 4 naftali bennett