NESSUNO VUOLE METTERE IL CAPPELLO SULLA DISFATTA – LE PRIMARIE DEL PD SLITTERANNO DAL 19 AL 26 FEBBRAIO: COSÌ SARANNO PIÙ LONTANE DALLE REGIONALI DI LAZIO E IN LOMBARDIA (SI VOTA IL 12-13), DOVE I DEM RISCHIANO L’ENNESIMA BATOSTA – ELLY SCHLEIN VUOLE CAMBIARE LE REGOLE IN CORSA, APRENDO AL VOTO ONLINE, MA BONACCINI INIZIA A ROMPERSI LE PALLE: “ANCHE BASTA. SI È APSETTATA LA SUA ISCRIZIONE, SI SONO CAMBIATE LE REGOLE PER FARLA CORRERE, ADESSO INVENTARSI UN VOTO ONLINE È DAVVERO TROPPO…”

-

Condividi questo articolo


1. PRIMARIE PD, VERSO IL RINVIO DELLA DATA

Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”

 

elly schlein elly schlein

Alla fine le primarie del Pd dovrebbero proprio slittare, come trapelato e poi smentito, solo pochi giorni fa: dal 19 al 26 febbraio. Con l'obiettivo di «decongestionare» il quadro dopo l'appuntamento del 12 e 13 febbraio per le Regionali di Lazio e Lombardia. Un quadro nel quale da ieri si colloca il definitivo «no» del Movimento 5 Stelle al sostegno al candidato pd Alessio D'Amato nel Lazio.

 

«Non ci sono i margini per un'intesa», dichiara Donatella Bianchi che conferma la sua corsa autonoma al Fatto Quotidiano . «Nel Lazio non ci sono più margini per accordi con il Pd», ribadisce il capogruppo alla Camera Francesco Silvestri.

 

PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI PINA PICIERNO - STEFANO BONACCINI

A decidere della data per l'elezione del segretario del Pd, invece, sarà formalmente la direzione del partito che si riunirà a metà della prossima settimana, probabilmente nella tarda mattinata di mercoledì 11 gennaio. Esaminerà la proposta di rinvio, sollecitato decisamente dai partiti regionali di Lazio - dove la direzione regionale ha approvato all'unanimità due ordini del giorno in questo senso - e Lombardia.

 

Il rinvio è stato anche al centro di una riunione tra alcuni esponenti della segreteria dem e i rappresentanti di 4 dei 5 candidati in corsa: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Paola De Micheli e Gianni Cuperlo. Una riunione durante la quale l'opzione dello slittamento sarebbe stata considerata ragionevole e quindi accolta da tutti.

 

BONACCINI - PAOLA DE MICHELI - ELLY SCHLEIN ALLA MANIFESTAZIONE PD A PIAZZA SANTI APOSTOLI BONACCINI - PAOLA DE MICHELI - ELLY SCHLEIN ALLA MANIFESTAZIONE PD A PIAZZA SANTI APOSTOLI

Anche da Bonaccini, il competitor più accreditato, che nei giorni scorsi si era opposto a rimandare ancora il cambio della guardia al Nazareno: avrebbe infine ceduto davanti alla preoccupazione dei dirigenti lombardi e laziali di non potersi riorganizzare per il voto dei militanti, a sei giorni appena dagli scrutini per le Regionali.

 

E la dichiarazione attribuita a fonti vicine al segretario uscente Enrico Letta, freddo rispetto al rinvio («la data per le primarie resta quella del 19 febbraio, salvo la direzione, delegata dall'assemblea a gestire l'ingorgo creato dal voto imminente e a valutare la richiesta dei candidati, disponga diversamente»), è parsa più un tentativo di non alimentare il disorientamento della base, davanti al balletto di date e all'allontanarsi di un orizzonte in effetti atteso.

 

LA TRASFORMAZIONE ESTETICA DI STEFANO BONACCINI LA TRASFORMAZIONE ESTETICA DI STEFANO BONACCINI

Lo slittamento di una settimana dei gazebo farebbe rivedere anche l'intero calendario delle altre operazioni. Con le primarie fissate per il 26 febbraio, si rinvierebbe al 30 gennaio la data entro cui certificare le iscrizioni al percorso per il nuovo Pd, e slitterebbe la consultazione nei circoli, a questo punto in programma dal 3 al 19 febbraio. Il clima congressuale, intanto, agita le anime del Pd.

 

Il partito campano ha chiesto la rimozione di Francesco Boccia dal ruolo di commissario regionale per via del sostegno espresso dal senatore pugliese alla candidata Schlein. La segreteria nazionale ha replicato con l'impegno «a garantire che chi svolge compiti su nomina del segretario, come i commissari, operi con equilibrio e trasparenza».

 

meme enrico letta elly schlein meme enrico letta elly schlein

2. SCHLEIN LANCIA LE PRIMARIE PD ONLINE, MA È SUBITO SCONTRO CON BONACCINI

Annalisa Cuzzocrea per "La Stampa"

 

Chi fa cattivi pensieri sostiene che nulla appassioni il Partito democratico quanto le regole. E quindi di regole si è discusso ancora ieri al Nazareno tra gli emissari delle fazioni in lotta. Tradotto, tra i rappresentanti dei quattro candidati alla segreteria. Con un’idea nuova che arriva da Elly Schlein ed è destinata a gettare scompiglio più di quanto non ce ne sia già: permettere a chi vorrà partecipare alle primarie di farlo anche online. Senza gazebo, senza code, senza circoli, ma da casa. Magari perché impossibilitato, lontano (ci sono i dem all’estero) o semplicemente più affezionato alle nuove tecnologie.

ELLY SCHLEIN ELLY SCHLEIN

 

Dice Schlein: «A noi più che il quando interessa il come agevolare la più ampia partecipazione possibile». Ha accettato insieme agli altri candidati alla segreteria (Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli) che la data finale del Congresso venga spostata al 26 febbraio invece del 19, altrimenti si sarebbe creato un “ingorgo” con le Regionali in Lazio e in Lombardia (che sono il 12 febbraio, ma prima delle primarie a due c’è bisogno che finisca il percorso nei circoli e insomma, le federazioni locali erano in affanno, hanno forse paura dell’effetto depressivo di una probabile sconfitta, hanno chiesto tempo e questo tempo arriverà).

 

elly schlein pier antonio panzeri elly schlein pier antonio panzeri

«Le primarie sono una caratteristica identitaria del Pd - spiega Schlein - che è nato all’insegna della partecipazione, dell’apertura verso l’esterno. In questo momento il rischio maggiore è la disaffezione e io credo che per combatterla sia necessario ampliare gli strumenti di partecipazione». Quello a cui pensa, per «mobilitare energie», è che la possibilità di votare online sia affiancata ai gazebo. «Vorrei che arrivassimo a quei mondi che negli ultimi tempi si sono sentiti lontani dal partito: terzo settore, comitati che lottano contro le diseguaglianze e per la salvaguardia del clima, il mondo sindacale, quello che lavora nella scuola o nell’accoglienza. Perché una maggiore partecipazione porta anche più qualità della vita pubblica. E quello a cui tutti dovremmo puntare è un allargamento della comunità democratica».

 

STEFANO BONACCINI STEFANO BONACCINI

Sa bene, anche se finge di non saperlo, che la sua idea è destinata a incontrare più di una resistenza: chi lavora a stretto contatto con Stefano Bonaccini, che è sulla carta l’uomo da inseguire, dice più o meno «anche basta. Si è aspettata l’iscrizione di Schlein al Pd, si sono cambiate le regole per farla correre, adesso inventarsi un voto online con un mese per prepararlo è davvero chiedere troppo. Chi lo certifica? Chi lo garantisce? Chi vigila?».

 

«Io credo che una prospettiva del genere rafforzerebbe tutti», insiste Schlein, «spero che possa essere un’idea condivisa. E poi è stata già sperimentata a Roma, a Torino, in Sicilia». E non riguarda solo i giovani, «il periodo del Covid ha abituato tutti a un nuovo approccio con il digitale. L’ho visto da amministratore in Emilia-Romagna. Dobbiamo essere tutti consapevoli che siamo nel 2023, se ci sono strumenti democratici che possono rafforzare la partecipazione, usiamoli».

STEFANO BONACCINI STEFANO BONACCINI

 

Servirebbe, dice, il «coraggio di sperimentare». I suoi avversari pensano però che per un percorso del genere serva tempo, e che adesso non ce ne sia abbastanza. Almeno dalle parti di Bonaccini. Gianni Cuperlo è più aperto: «Si può anche fare, ma con regole di trasparenza rigorose. Ci si iscrive almeno 48 ore prima del congresso del circolo per avere un albo degli elettori e poi si utilizza lo spid per evitare ogni inquinamento».

 

A occhio un metodo meno “liquido” di quello che immagina Schlein. Siamo sempre alle regole, però. Sulle quali il segretario reggente Enrico Letta è «laico», anche se infastidito dal probabile rinvio (la cui ultima parola spetterà alla direzione dell’11 gennaio). Aveva pensato che servissero tempi ben più rapidi, anche perché così il voto sarà anticipato di sole due settimane rispetto al percorso previsto inizialmente. Ogni accelerazione è bruciata.

 

Quanto alla sostanza, è probabile che si comincerà a scorgere non appena in Parlamento arriverà il decreto Ong e cominceranno i primi abbocchi sulle riforme istituzionali: semipresidenzialismo e Autonomia. Sarà lì che i candidati dovranno scegliere che profilo darsi, che atteggiamento tenere. Sarà da quello che si capirà di più e che di più potranno capire gli elettori. Per ora persi nella giungla dei regolamenti e pronti a quella che si prefigura come una nuova sonora sconfitta, viste le divisioni del fu campo progressista tanto nel Lazio che in Lombardia.

ABOUBAKAR SOUMAHORO CON ELLY SCHLEIN ABOUBAKAR SOUMAHORO CON ELLY SCHLEIN

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...