OBTORTO COLLE - LA MOSSA DI BERLUSCONI (CHE NON SI FIDA DI RENZI MA TEME PER MEDIASET) SUL QUIRINALE: “MEGLIO VOTARE UN COMUNISTA CHE UN INCAPACE” - IL SUO NOME PREFERITO RESTA LA FINOCCHIARO. OK CON RISERVA ANCHE A BERSANI E VELTRONI. MA NEMMENO SU PRODI IL VETO È TOTALE

Berlusconi sogna Draghi e teme candidature tecniche alla Padoan o alla Cantone ma soprattutto ha paura che Renzi gli volti le spalle: “Si comporta da dittatore. E poi fa gli accordi con l’Anm” - Intanto riprendono quota le chiacchiere sulle difficoltà (vere o presunte) del Biscione e su operazioni di sostegno alle reti Mediaset...

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1. BERLUSCONI AI SUOI: MEGLIO ELEGGERE UN COMUNISTA CHE UN INCAPACE

Da il “Corriere della Sera”

 

L’obiettivo resta quello di portare a casa un capo dello Stato che dia «garanzie», e dunque Silvio Berlusconi al patto con Matteo Renzi resta fedele. Ma, a chi gli ha parlato, confessa di fidarsi «sempre meno» del premier. Il rischio, teme, è che dopo avergli concesso «tanto» il leader pd gli volti le spalle: «Si comporta da dittatore... E poi fa gli accordi con l’Anm...».

rosalba piccinni silvio berlusconi 6 rosalba piccinni silvio berlusconi 6

 

Ma il rischio va corso. Berlusconi pensa sia meglio votare al Quirinale «perfino un comunista, purché sia una persona d’esperienza che capisce di politica e che ha personalità e capacità», che «un debole, un incapace, qualcuno che Renzi possa usare a suo piacimento». I tecnici, o le figure scolorite sono a suo giudizio più pericolose di politici anche di sinistra ma a «schiena dritta». Meglio insomma, traducono liberamente i suoi, finanche un Prodi se pronto a concedergli l’agibilità politica in clima di pacificazione, che un personaggio di «poco spessore e senza coraggio» . 
 

2. BERLUSCONI, SUL COLLE PRONTO A TUTTO PER RESTARE CON MATTEO

Ugo Magri per “la Stampa”

 

Matteo Renzi e berlusconi Matteo Renzi e berlusconi

Tormentato. Forse anche pentito. Di sicuro con le mani legate. Berlusconi non è per nulla convinto che sia stata una buona idea quel suo via libera a Renzi sul Quirinale. Se potesse tornare indietro, il Cav se lo rimangerebbe volentieri, magari non dichiarerebbe più a «Repubblica» che voterebbe perfino un esponente Pd: un regalo che neppure il premier si sarebbe aspettato. Ma chi è partecipe dei dubbi di Silvio, e in queste ore ne raccoglie gli sfoghi, pensa che però al dunque l’uomo farà proprio quanto chiede Matteo.

 

Perché troppe volte si sono viste scene del genere («di quello io non mi fido, il ragazzo è pericoloso, so che mi prenderà in giro e resterò con un pugno di mosche») salvo che poi Berlusconi ha fatto il rovescio e si è sistematicamente adeguato con rapidi dietrofront. Perché, al di là dei mugugni, non è in condizione di comportarsi diversamente. L’ex premier ha disperato bisogno di santi in paradiso.

 

silvio berlusconi occhiali da sole michaela biancofiore silvio berlusconi occhiali da sole michaela biancofiore

La benevolenza operosa del suo successore gli serve come l’aria. Nel giro politico romano riprendono quota le solite chiacchiere sulle difficoltà (vere o presunte) del Biscione, su fantomatiche operazioni di sostegno alle reti Mediaset che mai andranno in porto se il governo non darà una mano.

 

Si aggiunga lo status di condannato, con i servizi sociali agli sgoccioli e il terrore, tipico di chi viene privato della libertà personale, che i magistrati possano appigliarsi a qualche comportamento sopra le righe, per esempio nella prossima campagna quirinalizia, per posticipargli la fine della pena.
 

Le scelte dell’ex Cavaliere
Insomma, gli avventori della mensa di Arcore sono convinti che Renzi non debba minimamente impensierirsi. Non solo Berlusconi farà votare i suoi in base alle indicazioni di Palazzo Chigi, ma si acconcerà al ruolo di buttafuori, ponendo veti su questo o quel candidato sgradito al premier dimodoché quest’ultimo possa allargare le braccia sospirando e sorridere a Prodi, per esempio, dicendogli: «Io ti avrei voluto sul Colle ma purtroppo Forza Italia non è d’accordo...». In realtà, se si crede alle fonti berlusconiane più genuine, tutta questa ostilità nei confronti di Prodi il Cavaliere non la nutre per niente. I due non si amano, bella scoperta.

silvio berlusconi borsalino silvio berlusconi borsalino anche berlusconi ci sa fare col gelato anche berlusconi ci sa fare col gelato

 

Però neppure sono ai ferri corti. Prova ne sia il processo di Napoli sulla compravendita di senatori dove a luglio Romano era andato in veste di testimone. Avrebbe potuto scatenarsi contro chi fece cadere il suo secondo governo, e invece disse ai giudici che mai aveva subdorato operazioni così indecenti. Neppure Veltroni fa impazzire l’ex-Cav. Idem Bersani (sebbene a entrambi Berlusconi riconosca un tratto di umanità).

silvio berlusconi borsalino 2 silvio berlusconi borsalino 2

 

Lui certo preferirebbe Amato e al limite la Finocchiaro, donna che stima per l’equilibrio. Però in fondo, se Renzi gli chiedesse di sostenerli, nemmeno contro Pierluigi e Walter lui solleverebbe obiezioni, sempre beninteso che qualcuno lassù non gli chieda di sollevarle. Sogna Draghi e teme candidature tecniche alla Padoan, ministro dell’Economia, o alla Cantone, il censore dei cattivi costumi nella pubblica amministrazione. Considera entrambi parecchio fragili per un ruolo che richiederebbe polso specie nei momenti di crisi.

silvio berlusconi borsalino 1 silvio berlusconi borsalino 1

 

Ma un conto è dirlo a cena, altra cosa convincere Renzi. Per farla breve: a Berlusconi stanno bene tutti e in cambio della gratitudine politica del premier il personaggio è pronto a qualunque operazione. Il leader della Lega Salvini, che ha ben capito dove si va a parare, ieri ha sparato un colpo di avvertimento: «Se si tratta di votare uno del Pd, vi provvedano Berlusconi e Renzi. Io non ci sto».

finocchiaro veltroni finocchiaro veltroni

 

 

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