OBTORTO COLLE – IL SILENZIO DEL QUIRINALE CHE SI TIENE FUORI DALLE DISCUSSIONI SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE SUL PREMIERATO VOLUTA DA GIORGIA MELONI - DI FRONTE A UN ESITO FAVOREVOLE DELL’EVENTUALE REFERENDUM, COSA FARÀ IL CAPO DELLO STATO? MATTARELLA POTREBBE DIMETTERSI - E POI CI SONO I TEMPI DELLA RIFORMA A TENERE SULLA CORDA CHI TEME UN'USCITA DI SCENA ANTICIPATA DELLA "MUMMIA SICULA" - L'ARTICOLO 5 DEL DDL RECITA...

- -

 

-

Condividi questo articolo


Giovanna Casadio per “la Repubblica” - Estratti

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella

La presentazione alle Camere del disegno di legge costituzionale sarà autorizzata nei prossimi giorni. Stop. È quanto si limitano a dire dal Quirinale in queste ore. A chi lo chiama in causa, Sergio Mattarella, che questa settimana sarà in Corea del Sud e Uzbekistan per una visita istituzionale, oppone un silenzio senza aggettivi: né gelido, né irritato, men che meno compiacente.

 

Semplice silenzio, sulla riforma che assegnerà all’Italia l’inedito sistema di elezione diretta del premier e che, inevitabilmente, riguarda anche il Quirinale. Nonostante le rassicurazioni della ministra Elisabella Casellati - che afferma di avere usato il bisturi per non toccare i poteri del presidente della Repubblica - l’equilibrio dell’ordinamento disegnato dai padri costituenti, è saltato.

 

Se il premierato passasse in Parlamento con la maggioranza semplice, e non dei due terzi, di fronte a esito favorevole del conseguente referendum, cosa farà il presidente?

sergio mattarella giorgia meloni all altare della patria 25 aprile 2023 sergio mattarella giorgia meloni all altare della patria 25 aprile 2023

Mattarella non si fa distrarre dal dibattito. Ma timori e dubbi su sue possibili, future dimissioni a riforma approvata, agitano i partiti e dividono i costituzionalisti.

 

Un giurista molto vicino a Mattarella, il dem Stefano Ceccanti taglia corto: «La battaglia e lo scontro sul premierato non è cosa che possa riguardare il Quirinale: è un problema delle forze politiche». Per Francesco Clementi, giurista molto critico sulla riforma costituzionale del governo Meloni, è evidente che il disegno di legge «mette all’angolo la figura del capo dello Stato, chiunque lui sia».

 

(...)

 

sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare sergio mattarella giorgia meloni centenario aeronautica militare

Cautela da Andrea Giorgis, costituzionalista e capogruppo dem in commissione Affari costituzionali: «È una riforma talmente pasticciata che voglio vedere se arriverà all’approvazione prima alle Camere e poi nel referendum confermativo. Figuriamoci se adesso Mattarella deve finire in queste discussioni! ».

 

Ma Massimo Villone, presidente del Coordinamento per la democrazia costituzionale, giurista che ha condotto la battaglia nel Comitato per il No alla riforma di Renzi, ammette “apertis verbis” che un problema si porrebbe per il presidente della Repubblica, dal momento che diventerebbe «il disoccupato del Quirinale».

 

(...)

 

sergio mattarella giorgia meloni sergio mattarella giorgia meloni

E poi ci sono i tempi della riforma a tenere sulla corda chi teme un addio anticipato di Mattarella. L’articolo 5 del ddl recita: “la presente legge costituzionale si applica dalla data del primo scioglimento delle Camere successivo all’entrata in vigore dell’elezione diretta del premier”. A quel punto - e salvo elezioni anticipate - nel 2027, a due anni dalla fine del mandato di Sergio Mattarella, come si concilierà la popolarità che al presidente riconoscono gli italiani, con le nuove regole?

sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 1 sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione 1 sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione sergio mattarella e giorgia meloni alla scuola nazionale dell amministrazione sergio mattarella giorgia meloni sergio mattarella giorgia meloni

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

A MILANO DA MESI GIRA UNA VOCE INSISTENTE: NON È CHE FABRIZIO CORONA STA LAVORANDO PER RIPULIRE L’IMMAGINE DI FEDEZ? – “FURBIZIO” È STATO IL PRIMO A DARE NOTIZIA DELL’ACCORDO ECONOMICO TRA IL RAPPER E CRISTIANO IOVINO, IL PERSONAL TRAINER MENATO DA FEDEZ E I SUOI AMICHETTI. POI SI È LANCIATO IN UNA DIFESA A SPADA TRATTA DELL’EX SIGNOR FERRAGNEZ DOPO CHE I SUOI AMICI ULTRAS SONO FINITI IN CARCERE: “I GIORNALI VI VENDONO MERDA. VOI NON LO CONOSCETE” – ORA L’ULTIMO ATTO CON L’EX RE DEI PAPARAZZI CHE RIVELA: “DIETRO IL VIAGGIO DI FEDEZ A NEW YORK C’È UN PROGETTO DAVVERO GROSSO”. VOGLIAMO SCOMMETTERE CHE TRA NON MOLTO “FURBIZIO” CE NE DARÀ CONTO?

DAGOREPORT - NEI CORRIDOI DI VIALE MAZZINI VIENE DATA PER CERTA SIMONA AGNES ALLA PRESIDENZA RAI IN VIRTÙ DEL PRONTO SOCCORSO M5S, IN CAMBIO DEL TG3 - MA IL DO UT DES, DEFINITIVA LAPIDE PER EVENTUALI ALLEANZE COL PD, NON SARÀ IMMINENTE: PRIMA DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DI FINE NOVEMBRE, C'E' IL VOTO DEL 17 PROSSIMO PER LA REGIONE UMBRIA - SE I GRILLINI PURI E DURI NOSTALGICI DI BEPPE-MAO, DISERTASSERO LE URNE, COME È SUCCESSO IN LIGURIA, RIUSCIREBBE CONTE A SOPRAVVIVERE ALL'ENNESINO BRUCIANTE TRACOLLO ELETTORALE A POCHI GIORNI DALLA COSTITUENTE? AH, SAPERLO...

DAGOREPORT – FIATO AI TROMBONI! IL 6 E IL 7 NOVEMBRE ANDRÀ IN SCENA A ROMA UN GROTTESCO SPETTACOLO DI ITALICA IPOCRISIA: GLI STATI GENERALI DELLA RAI, DUE GIORNI PER DISCUTERE ‘’COME TENERE LA POLITICA FUORI DALLA RAI’’ (SEMBRA CROZZA MA È COSÌ…) - A CHE SERVE TALE GIGANTESCA PRESA PER IL CULO CHE VEDRÀ OSPITI LA RUSSA, GIULI, VESPA, FLORIS, GRASSO, TRAVAGLIO, SECHI, SCHLEIN, SALVINI, URSO, TAJANI, ETC., VOLUTA DALLA CURVACEA PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, LA 5STELLE BARBARA FLORIDIA? - NON È UN MISTERO L’OBIETTIVO DI CONTE DI ACCAPARRARSI IL TG3 IN CAMBIO DEL VOTO A FAVORE DEL CARTONATO DI GIANNA LETTA, SIMONA AGNES, IN TREPIDA ATTESA DELLA PRESIDENZA RAI - MA CONTE SI RITROVA I NEURONI DIVISI TRA GOFFREDO BETTINI E MARCO TRAVAGLIO, MENTRE BEPPE GRILLO LO ASPETTA AL VARCO DELLA COSTITUENTE (MUOIA M5S CON TUTTI I FILISTEI) - LA PRECISAZIONE DELLA FLORIDIA...

DAGOREPORT – PERCHÉ ENRICO PAZZALI, NONOSTANTE UN RAPPORTO DI “AMICIZIA DI VECCHIA DATA” CON IGNAZIO LA RUSSA, HA CERCATO NOTIZIE "SULLA SITUAZIONE IMMOBILIARE E LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE" DEL PRESIDENTE DEL SENATO E I SUOI FIGLI? A FAR RIZZARE PELI E CAPELLI, È LA DATA DELL'ILLECITA OPERAZIONE: 19 MAGGIO 2023. VALE A DIRE: IL GIORNO DOPO LA NOTTE IN CUI IL FIGLIO DI ‘GNAZIO, LEONARDO APACHE, AVREBBE STUPRATO (SECONDO L’ACCUSA DELLA PRESUNTA VITTIMA) UNA RAGAZZA. MA IL 19 MAGGIO 2023 NESSUNO SAPEVA QUELLO CHE ERA AVVENUTO: SOLO 40 GIORNI DOPO LA RAGAZZA PRESENTA UNA QUERELA. IL 3 LUGLIO LA PROCURA DI MILANO APRE UN FASCICOLO. IL 7 LUGLIO IL "CORRIERE" PUBBLICA LA NOTIZIA - QUALCUNO VOCIFERA CHE DI MEZZO POTREBBE ESSERCI L’ASPRA BATTAGLIA TRA LEGA E FDI, TRA SALVINI-FONTANA E LA RUSSA-SANTACHE' PER LA CONQUISTA DELLA SANITA' LOMBARDA. ALTRI SONO PER LA TESI DELL'ESTORSIONE: MA PER 'GNAZIO ''NON SI TRATTA DI COINCIDENZE" - CHE C’ENTRA UN PREFETTO A CAPO DELLA CYBERSECURITY NAZIONALE? CHIEDETELO A MANTOVANO...