OCCHIO, CI BUTTANO FUORI DALL’EUROZONA – GUTGELD DICE CHE L’ITALIA NON PATIRÀ IL RALLENTAMENTO DELL’ECONOMIA E IL “FINANCIAL TIMES” RISPONDE A BRUTTO MUSO: “IDEA RIDICOLA. SE L’ITALIA NON CRESCE, LE CONVIENE USCIRE DALL’EURO”

L’editorialista Wolfgang Munchau mette in fila tre problemi gravi: il nostro Pil cresce pochissimo, le banche medio-piccole sono vicine all’insolvenza e il taglio delle tasse sulla casa è una misura sbagliata “che insegue Berlusconi”…

Condividi questo articolo


“RENZI RISCHIA E L’ITALIA PURE”

da il “Fatto Quotidiano

 

yoram gutgeld yoram gutgeld

Yoram Gutgeld, il commissario alla spending review di Matteo Renzi, in un’intervista della scorsa settimana ha detto che “l’economia italiana sarà immune al contesto internazionale per i prossimi 12 o 24 mesi a causa delle riforme e dei tagli di tasse del governo”: un’idea semplicemente “ridicola” e “la più strabiliante dichiarazione che ho sentito da anni”.

 

Inizia così un editoriale durissimo del Financial Times (titolo: “La ripresa italiana non è quel che sembra”) sulla manovra del governo: lo firma il columnist tedesco Wolfgang Munchau, giornalista passato, negli anni della crisi, da posizioni liberiste ortodosse a sostenitore delle politiche keynesiane (anti-austerità).

 

Yoram Gutgeld Yoram Gutgeld

Magari Gutgeld parla come “portavoce del premier”, aggiunge, ci può stare, ma “quel che preoccupa è che il governo italiano non è pronto per quando l’impatto del rallentamento della Cina e dei Paesi emergenti colpirà l'Europa”. L’Italia, scrive il Financial Times, ha bisogno di una crescita alta, ma i dati sulla crescita del terzo trimestre, inferiori alle attese, dimostrano che il momento critico “è già iniziato”: “Se l’Italia non esce con forza dalla recessione, è difficile capire come possa rimanere nell’Eurozona. A un certo punto potrebbe essere un indiscusso interesse del Paese uscire dalla moneta unica e svalutare”.

 

Wolfgang Munchau Wolfgang Munchau

Ci sono tre motivi, sostiene Munchau, per cui essere scettici. Il primo sono proprio gli ultimi dati sul Pil. Il secondo è “la mancata ristrutturazione del sistema bancario: i crediti deteriorati sono ormai il 10% del totale” e “molti istituti piccoli o medi sono di fatto insolventi”. Solo che “la ‘ripulitura’ del sistema bancario è ancora di là da venire” e bisognerà farla con norme più dure.

 

Dal 2016, infatti, entrano in vigore le nuove regole europee che vietano ai governi di salvare le banche (bail-out), se prima non scaricano molti costi su azionisti e correntisti (bail-in): “Siamo sicuri che in un contesto come questo le banche in crisi continueranno a sostenere la crescita?”. Il terzo elemento citato da Munchau sono “le scelte di politica fiscale di Renzi”:“La sua priorità sembra creare più vincitori che vinti, esattamente quello che faceva Berlusconi: non è sorprendente che applichi politiche simili” a quelle dell’ex Cavaliere.

 

RENZI PADOAN RENZI PADOAN

Invece di riformare la P.A. o la giustizia, infatti, Renzi ha optato per abolire le tasse sulla prima casa: “Magari porterà voti, ma non cambierà certo l’economia, lo abbiamo già visto. Il pericolo di questa strategia è che può andare orribilmente male se lo choc esterno è abbastanza forte e il settore bancario abbastanza debole”. L’Italia, conclude Munchau, ha un deficit-Pil previsto nel 2016 al 2,2-2,4% e ha già usato tutti i margini di flessibilità previsti dalle norme europee: se deve intervenire sulle banche, quel dato facilmente salirà al 3,4 o al 4,4%. A quel punto, “magari arriverà un nuovo governo ‘tecnico ’ non eletto.

RENZI E PADOAN RENZI E PADOAN

 

L’Italia potrebbe non scegliere mai di lasciare l’Eurozona per ragioni politiche, ma se i calcoli di Renzi si dimostrano sbagliati, si troverà al punto in cui sarebbe razionale uscire per ragioni economiche”.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….