PATTO CHIARO, AMICIZIA LUNGA – GERMANIA E OLANDA SI METTONO DI TRAVERSO ALLA RIFORMA DEL PATTO DI STABILITÀ, OPPONENDOSI ALLA PROPOSTA DI GENTILONI DI CONCEDERE ALLA COMMISSIONE IL POTERE DI APRIRE NEGOZIATI CON I SINGOLI PAESI, MANDANDO IN SOFFITTA LE REGOLE SUL DEFICIT – IL PREMIER OLANDESE, RUTTE, PROPONE ADDIRITTURA LA CREAZIONE DI UN ORGANISMO CHE VIGILI SUL RISPETTO DEI VINCOLI DI BILANCIO, CHE SAREBBE UN COMMISSARIAMENTO DI FATTO…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Tonia Mastrobuoni per “la Repubblica”

 

SCHOLZ RUTTE SCHOLZ RUTTE

È un attacco al cuore della proposta Gentiloni per la riforma del Patto di stabilità che sarà presentata oggi a Bruxelles. La Germania e i Paesi Bassi alzano un muro contro l'ipotesi che arriverà dal Commissario agli Affari economici di concedere ampio spazio all'esecutivo comunitario nei negoziati con i singoli Paesi per garantire finanze pubbliche sostenibili.

 

PAOLO GENTILONI CHRISTIAN LINDNER PAOLO GENTILONI CHRISTIAN LINDNER

[…] Nelle intenzioni di Bruxelles, il negoziato con i singoli Paesi potrebbe ottenere risultati più realistici. Ma i maggiori poteri attribuiti alla Commissione non piacciono alla Germania […]. Secondo Berlino, la rivolta non rimarrà limitata a Germania e Paesi Bassi: "Se gli altri cosiddetti "frugali", ossia Austria, Danimarca, Svezia e Finlandia non si sono pronunciati ancora, è solo per ragioni tattiche".

 

"L'approccio bilaterale" come viene bollato a Berlino, cioè un futuro di trattative dirette tra paesi membri e Bruxelles per definire la traiettoria dei conti e per mandare in soffitta, in parte, le attuali regole sul deficit e debito (3% del disavanzo/Pil e 60% del debito), non piace affatto. Berlino vuole che si tenga fede almeno al parametro del deficit strutturale (0,5%).

GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ GIORGIA MELONI OLAF SCHOLZ

 

Quanto al debito: nel 2023 è previsto che si attivi, appunto, il Fiscal compact che imporrebbe il taglio di 1/20 del debito all'anno. Nel ministero delle Finanze guidato da Christian Lindner ci si rende conto che è un obiettivo "difficile", che metterebbe in enorme difficoltà Paesi come l'Italia o la Grecia, oberati da debiti colossali.

 

Nei primi anni sarebbero costretti a misure draconiane per raggiungere un taglio del ventesimo del debito, oltretutto in un momento di grave crisi energetica e probabile recessione. Berlino accetta di cancellare il principio del taglio del ventesimo del debito, ma insiste che ci debba comunque essere "un obiettivo numerico" e non solo un percorso di discesa di quattro o sette anni concordato tra un Paese e la Commissione Ue.

SCHOLZ RUTTE SCHOLZ RUTTE

 

[…] Il governo Rutte chiede che alla Commissione venga persino affiancato un organismo che vegli sul rispetto dei vincoli sui conti pubblici, lo European Fiscal Board. Quasi un commissariamento.

 

Ma non è tutto: da Berlino e l'Aia arriva una vera bomba, per i negoziati che si trascinano da dieci anni sul completamento dell'Unione bancaria. La Germania e i Paesi Bassi vogliono riesumare la vecchia proposta di non considerare più neutrali i titoli di Stato a bilancio delle banche.

 

GIORGIA MELONI ALLA COP27 DI SHARM-EL-SHEIKH GIORGIA MELONI ALLA COP27 DI SHARM-EL-SHEIKH

Un'offensiva che potrebbe innervosire i mercati, ma che rischia soprattutto di essere l'ennesimo ostacolo insormontabile per arrivare alla creazione del terzo pilastro dell'Unione europea, il deposito comune. […]

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….