IL PD ESPLODE SUL TERZO MANDATO – SINDACI E AMMINISTRATORI SONO INCAZZATI NERI CON ELLY SCHLEIN PER AVER VOTATO CONTRO LA PROROGA, SCHIERANDOSI A FIANCO DI GIORGIA MELONI – IL SINDACO DI BARI, ANTONIO DECARO, SDERENA LA SEGRETARIA ARMOCROMATICA: “SIAMO STATI TRADITI DA PARLAMENTARI CHE NON SI SONO MAI DOVUTI CERCARE UN VOTO. NON VINCIAMO LE POLITCHE DA UN’ETERNITÀ E ORA ABBIAMO PAURA DI FAR SCEGLIERE I CITTADINI…”

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Estratto dell’articolo di Concetto Vecchio per “la Repubblica”

 

antonio decaro antonio decaro

Il no al terzo mandato rischia di essere lo sparo di Sarajevo del Pd. E infatti al telefono la voce di Antonio Decaro, il sindaco di Bari, risuona agitata, l’eloquio torrenziale: «Traditi da parlamentari che non si sono mai dovuti cercare un voto», urla. «Non vinciamo le Politiche da un’eternità e ora abbiamo pure paura di fare scegliere ai cittadini i sindaci». Agli amici ha mandato i sondaggi che lo danno all’83 per cento di gradimento tra i baresi dopo due mandati: perciò voleva aggiungerci anche il terzo a giugno.

 

elly schlein alla camera elly schlein alla camera

Da presidente dell’Anci ha capeggiato la rivolta per la proroga, e la sconfitta ora riaccenderà la voce di Decaro come possibile anti Schlein, la carta coperta dei riformisti e del partito del Sud capeggiato da Vincenzo De Luca. E infatti si dice che don Vincenzo gli darà una mano a cercare i voti alle Europee di giugno: Decaro punta a fare il botto per senso di rivalsa. Già adesso a Bari il Pd è al trenta per cento.

 

Popolare e sanguigno, Decaro ogni giorno inaugura un cantiere, pubblica video sulle strade rimesse a nuovo, stringe mani in via Sparano, va in pescheria, si tuffa a mare a Capodanno, balla la samba a Putignano, polemizza con De Laurentiis per come tratta il Bari calcio, tutti lo chiamano Antonio, e il martedì c’è la fila di persone davanti al suo ufficio, come nella Prima Repubblica. Si è inventato pure i cantieri di cittadinanza, 450 euro per i poveri con i redditi Isee sotto i tremila euro.

 

de luca emiliano 19 de luca emiliano 19

[…] Decaro è nato amministratore e tale vuole rimanere. Ma questa storia del terzo mandato negato può rimescolare il puzzle. «Non finisce qui», dice infatti. «L’Anci non lascerà cadere questa battaglia. Il Pd ha votato il terzo mandato per i sindaci sopra i tremila abitanti, e poi per quelli sopra i cinquemila, non capisco perché lasci fuori gli ultimi 730, quelli come noi, delle città maggiori. Una limitazione che esiste solo in Portogallo, e da nessun’altra parte. Discriminazione ingiusta, probabilmente anticostituzionale».

 

Il perfido Renzi ha scritto che prima o poi Decaro farà il segretario. Anche D’Alema ed Emiliano, quindici anni fa, lo volevano segretario regionale. Decaro fece credere ad Emiliano che D’Alema ci aveva rinunciato all’ultimo, e a D’Alema che era colpa di Emiliano, e spense il telefonino. Si sottrasse così all’incoronazione. «[…] Fare il sindaco [… ]è bellissimo. Non giudico mai le paure, ma nemmeno le cavalco, come fanno i populisti, li ascolto».

CHIARA BRAGA ELLY SCHLEIN CHIARA BRAGA ELLY SCHLEIN

 

[…] A Bari il Pd vuole candidere a giugno in Comune Vito Leccese, ex verde, l’ex capo di gabinetto di Decaro e di Emiliano, ma – dicono – si sarebbe fatto da parte se fosse passato il terzo mandato. In realtà i candidati a sinistra, per il momento, sono due. La scelta verrà fatta, la prima volta, con “primarie” aperte ai cinquestelle tra Leccese e l’avvocato Michele Laforgia, ex legale proprio di Decaro, sostenuto dal Movimento e dalla sinistra. Ma qui la destra è così debole che, dicono, se entrambi fossero in campo potrebbero finire addirittura al ballottaggio. […]

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