ITALIA-CINA: SALVINI, NO A COLONIZZAZIONE ITALIA
(ANSA) - Giancarlo Giorgetti ha spiegato che il memorandum Italia-Cina dovrà tutelare gli interessi strategici dell'Italia e "questa è la posizione di tutta la Lega", ha sottolineato il vicepremier Matteo Salvini. "Se si tratta di aiutare imprese italiane ad investire all'estero siamo disponibili a ragionare con chiunque - ha aggiunto - Se si tratta di colonizzare l'Italia e le sue imprese da parte di potenze straniere, no. E il trattamento dei dati sensibili è interesse nazionale. Quindi il discorso delle telecomunicazioni e del trattamento dei dati non può essere meramente economico".
"Facciamo parte di un'alleanza che prevede che la difesa dei dati sensibili e della sicurezza dei singoli prevalga sul mero interesse economico", ha detto ancora il vicepremier leghista.
Francesco Grignetti per “la Stampa”
Tra le parole dell' uomo della Casa Bianca, la minaccia di ritorsioni era più che evidente.
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Chiari anche i possibili obiettivi: le industrie della Difesa. Il tutto in nome del sacro principio che non sarebbe possibile condividere segreti industriali e forniture militari con chi sceglie Pechino al posto di Washington. Di qui, gli improvvisi sudori freddi in Finmeccanica-Leonardo e Fincantieri.
Finmeccanica-Leonardo è la principale industria militare italiana. Fortissima nella produzione di elicotteri e aerei, la società italiana meno di un anno fa ha perduto proprio negli Stati Uniti la corsa a una gara multimiliardaria che avrebbe garantito allo stabilimento di Varese, ex Aermacchi, lavoro per i prossimi quindici anni: la commessa del Pentagono valeva 9,2 miliardi di dollari per consegnare 351 aerei da addestramento.
Superata la delusione, gli italiani sono tornati in pista per gli elicotteri: hanno appena piazzato all' Aeronautica Usa 84 elicotteri AW139 (ribattezzato MH-139) per un valore di circa 2,4 miliardi di dollari, stavolta in tandem con Boeing. La chiave del successo si chiama Leonardo Drs, società di diritto statunitense, circa seimila dipendenti. Dallo stabilimento Finmeccanica-Leonardo nell' area nordest di Philadelphia, gli elicotteri verranno prodotti a partire dal 2021.
Un' altra gara in cui Leonardo è in lizza, riguarda la fornitura di elicotteri per addestramento alla Marina degli Stati Uniti: in ballo c' è un altro miliardo di dollari.
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Finmeccanica-Leonardo è poi partner di Lockheed-Martin nella produzione del famoso F-35, l' aereo da combattimento più tecnologico e più caro al mondo. I velivoli destinati alla nostra aeronautica vengono assemblati nello stabilimento di Cameri (Novara) che è in capo alla società pubblica italiana. Gli americani sono già abbastanza irritati dalla scelta del governo italiano di procedere agli ordini con il contagocce. E qui l' uomo della Casa Bianca è stato chiarissimo: «Non è un prodotto americano o italiano, ma comune, e crea lavoro italiano». Ergo, più tagliate, più si riduce il portafogli di Cameri.
Altro capitolo è Fincantieri, seconda società partecipata dallo Stato, specializzata in grandi navi da crociera e navi da combattimento. Restando al settore militare, Fincantieri è stata appena battuta dalla concorrenza inglese in una maxi-gara in Australia (erano 25,7 miliardi di dollari per 9 fregate). La nuova sfida è per il 2020, quando giungerà a conclusione una gara per la costruzione di 20 fregate multiruolo per la Marina degli Stati Uniti, valore di 20 miliardi di dollari.
Fincantieri ritiene di avere buone chance: un rapporto collaudato con le autorità Usa, la reputazione di Fincantieri Marine Group, la commessa per le Littoral Combat Ships che è stata siglata nel 2004 ed è tutt' ora in esecuzione. Il lavoro verrebbe affidato a cantieri in Wisconsin e Virginia.
Ecco, tutto questo ora potrebbe traballare se il governo giallo-verde sceglierà di spingere verso la partnership cinese? Finora il mercato cinese ha significato un buon contratto per Finmeccanica per la vendita di eliambulanze (ultimi venduti 15 velivoli, opzionati altri 160) e un memorandum d' intesa per lo sviluppo di un jet civile a lungo raggio, il CR929.
Buone anche le prospettive per Fincantieri: due navi da crociera saranno prossimamente costruite in joint-venture a Shangai (valore 1,5 miliardi di dollari) e c' è un' opzione per costruirne altre quattro. Ma questo è un mercato in piena esplosione.