PERCHE’ NEL VERTICE DI LIONE NON SI PARLA DI TIM-VIVENDI - MACRON ODIA BOLLORE’ MA SE GENTILONI METTEVA SUL TAVOLO L'AFFAIRE, MACRON AVREBBE DOVUTO DIFENDERE VIVENDI IN NOME DELLO SCIOVINISMO DI PARIGI - A QUESTO PUNTO, BOLLORE' RINCULA SU UN AD ITALIANO MA DEBOLE PER FAR COMANDARE IL SUO GENISH MA CALENDA NON SI FA PRENDERE PER IL CULO....

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bollore sarkozy bollore sarkozy

Il dossier Tim-Vivendi non entra nel bilaterale italo-francese di Lione. Nei lavori preparatori, gli sherpa francesi hanno fatto un ragionamento a quelli italiani: siete proprio sicuri di voler estendere l’agenda del summit anche a questioni che riguardano imprese private? Se lo volete fare, noi siamo obbligati per onore di Bandiera, a difendere l’interesse francese. Ma se non lo fate, è meglio.

JACQUES ATTALI EMMANUEL MACRON JACQUES ATTALI EMMANUEL MACRON

 

L’atteggiamento dell’Eliseo sarebbe motivato dal fatto che Vincent Bollorè sta sonoramente sulle palle a Macron. E non ha nessuna intenzione di difenderlo nella sua guerra sulle telecomunicazioni italiane. Il Bretone è amico intimo di Nicolas Sarkozy, mentre il presidente francese è “figlio” della cultura dell’Ena, che ha in Jaques Attalì il profeta. Insomma, due cupole diverse

 

MAGGIO SARKOZY E FAMIGLIA DOPO LA VITTORIA TRASCORRONO TRE GIORNI DI VACANZA SULLO YACHT DELLAMICO BOLLORE MAGGIO SARKOZY E FAMIGLIA DOPO LA VITTORIA TRASCORRONO TRE GIORNI DI VACANZA SULLO YACHT DELLAMICO BOLLORE

Il “padre” del toy boy di Brigitte gli ha insegnato che deve avere una strategia e mille tattiche per raggiungere l’obiettivo. Emmanuel ha stima e rispetto per Sarkozy, ma è figlio di un’altra cultura. E non ha alcuna intenzione di farsi condizionare dal marito di Carla Bruni, del quale non apprezza metodi e strategie. “Non salirò mai sulla sua barca”…

ministro calenda ministro calenda

 

 

 

 

 

 

A questo punto, Bollorè si sente nell’angolo: in Italia come in Francia. Tant’è che sta meditando di rispettare le leggi nazionali, soprattutto per quanto riguarda la nazionalità dell’amministratore delegato di Tim. Insomma, avrebbe in mente di nominare un ad italiano, sufficientemente debole, ed affidare tutti i poteri all’israeliano Amos Genish.

Amos Genish con moglie Amos Genish con moglie

 

Quel cagnaccio di Calenda, però, ha capito le intenzioni del Bretone. Così gli ha fatto sapere che, in funzione di come Tim abbia in mano assets strategici per il Paese, il nuovo ad dev’essere scelto in collaborazione con il governo. Punto e a capo…

 

 

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