POLTRONISSIMI CERCASI - DA LAURA CASTELLI A EDOARDO RIXI, DA ALBERTO BAGNAI A MICHELE GERACI: SONO IN MOLTI A SCALPITARE PER UN POSTO DA VICEMINISTRO, DA SOTTOSEGRETARIO O DA PRESIDENTE DI COMMISSIONE - IL REBUS DEI CAPIGRUPPO

-

Condividi questo articolo


Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

LAURA CASTELLI LAURA CASTELLI

Il primo vero banco di prova politico per il governo pentaleghista sarà, ancora lui, il Def. Il Documento di Economia e Finanza è stato scritto a suo tempo da Paolo Gentiloni e Pier Carlo Padoan. Poi,il documento è stato approvato lo scorso 16 maggio dalla commissione Speciale costituita in assenza delle commissioni parlamentari ordinarie. Ma ora siamo al dunque. Il governo dovrà mettere a punto e farsi approvare dal Parlamento il documento sul quale si aprirà anche il confronto con l' Unione europea. Ed è per questo che è così politicamente rilevante.

ALBERTO BAGNAI ALBERTO BAGNAI

 

Sarà il primo atto ufficiale in cui si potrà leggere il punto di caduta sugli impegni di spesa contenuti nel «contratto per il governo del cambiamento» di 5 Stelle e Lega. E data la grande aspettativa su temi come la Flat tax, la riforma delle pensioni e il reddito di cittadinanza, il Def andrà gestito oculatamente.

 

Di qui, il grande fermento riguardo ai sottosegretari che affiancheranno il neo ministro all' Economia Giovanni Tria, così come ai presidenti delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Da questo punto di vista, nella Lega assai citato è Alberto Bagnai, economista di rango anche se decisamente anti euro. Altro nome molto ripetuto, quello di Armando Siri, che è l' uomo della Flat tax. E poi quello di Michele Geraci, il professore espertissimo di Cina che ha già lavorato alla fusione dei programmi economici di Lega e 5 Stelle.

ARMANDO SIRI ARMANDO SIRI

 

Per il Movimento, invece, gira il nome di Laura Castelli come viceministro. La partita delle nuove nomine governative dovrebbe coinvolgere 40-50 esponenti legastellati. Con qualche nodo da dirimere sulle competenze: telecomunicazioni, servizi segreti e Cipe.

 

«Ci saranno delle conferme», dicono nei 5 Stelle per spiegare che chi è finito nel toto-ministri o ha lavorato a lungo su alcuni punti del programma avrà spazio. E circolano i nomi di Manlio Di Stefano (Esteri), Nunzia Catalfo o Lorenzo Fioramonti (Lavoro e Sviluppo economico) e Fabiana Dadone (Interno). Sottosegretario leghista assai probabile è il bresciano Guido Bonomelli, direttore generale di Infrastrutture lombarde. Potrebbe essere destinato ai Trasporti.

manlio di stefano manlio di stefano

 

Tra i sottosegretari salviniani, assai probabile il leader della Lega ligure Edoardo Rixi. Altro tema che suscita riflessioni in casa Lega, sono i sottosegretari al ministero dell' Interno. Salvini vorrebbe accanto a sé i fidatissimi Stefano Candiani e Nicola Molteni. Il problema è che Candiani, navigatore esperto, sarebbe assai utile come capogruppo in Senato, dato che Gian Marco Centinaio è diventato ministro. Lo stesso problema esiste alla Camera, in quanto Giancarlo Giorgetti è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Il suo sostituto potrebbe essere Riccardo Molinari. Una partita simile agita anche il Movimento, che dovrà decidere chi prenderà il posto sia di Giulia Grillo sia di Danilo Toninelli.

lorenzo fioramonti luigi di maio lorenzo fioramonti luigi di maio

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….