POTERE E' VOLERE - OGGI PRIMO INCONTRO CONTE-GUALTIERI E MAGGIORANZA PER LE FATIDICHE NOMINE DELLE PARTECIPATE DI STATO. LUNEDI' TUTTI I NOMI - RINNOVO CERTO PER QUASI TUTTI GLI AD, COMPRESO DESCALZI - PER L'AD DI LEONARDO, ALESSANDRO PROFUMO, DECIDERANNO MATTARELLA, IL MINISTRO DELLA DIFESA LORENZO GUERINI E CONTE - OLTRE AI VARI PRESIDENTI, I 5STELLE VOGLIONO DONNARUMMA A TERNA E UNA BANCA: MONTE DEI PASCHI DI SIENA

-

Condividi questo articolo


DAGONEWS

roberto gualtieri giuseppe conte 1 roberto gualtieri giuseppe conte 1

Oggi primo incontro Conte-Gualtieri e maggioranza per le fatidiche nomine delle partecipate di stato. Lunedi' tutti i nomi - Rinnovo certo per quasi tutti gli ad, compreso Descalzi - per l'ad di Leonardo, Alessandro Profumo, decideranno Mattarella, il ministro della difesa Lorenzo Guerini e Conte - Oltre ai vari presidenti, i 5stelle vogliono Donnarumma a Terna e una banca: Monte dei Paschi di Siena

 

 

Umberto Mancini per “il Messaggero”

 

Mattarella Descalzi e marcegaglia Mattarella Descalzi e marcegaglia

Il governo prova a chiudere la partita delle nomine pubbliche nelle principali società di Stato. Dopo il rinvio deciso a causa dell'emergenza determinata dalla pandemia del coronavirus, tra il 17 e il 20 aprile saranno depositate le liste dei nuovi consigli di amministrazione di Enel, Eni, Poste, Terna, Leonardo ed Enav. In linea di massima le decisioni sono già state prese.

 

L'accordo, anche su spinta del Quirinale, è di cambiare il meno possibile nelle posizioni apicali, di dare cioè continuità gestionale ai campioni nazionali. La prima certezza è che gran parte degli amministratori delegati delle principali società saranno confermati. All'Eni rimarrà per un altro mandato di tre anni Claudio Descalzi, all'Enel sarà confermato Francesco Starace e alle Poste Matteo Del Fante. C'è ancora qualche incognita su Alessandro Profumo.

MATTEO DEL FANTE MATTEO DEL FANTE

 

L'industria della Difesa è una di quelle altamente strategiche per le quali il Colle avrebbe suggerito continuità di gestione: è molto probabile che i partiti si adeguino. Negli accordi tra Pd e Cinquestelle sarebbe stata stabilita una suddivisione alla pari per le società più grandi: tre al Pd e le restanti ai Cinquestelle.

 

Siccome alla scorsa tornata le nomine le hanno determinate i Dem (anche se in epoca renziana), tutte le conferme sarebbero considerate caselle occupate dal Nazareno. I Cinquestelle intendono dunque assicurarsi Leonardo, Terna ed Enav, anche se, come detto, Leonardo potrebbe uscire dalla disputa. A Terna invece sembra profilarsi il ricambio: all'ad Luigi Ferraris verrebbe infatti assicurato un passaggio al gruppo Ferrovie.

francesco starace maria patrizia grieco francesco starace maria patrizia grieco

 

Quanto a Leonardo, qualora Profumo non fosse confermato, uno dei papabili per la successione sarebbe Giuseppe Giordo, il manager scelto da Giuseppe Bono per guidare la divisione Navi militari di Fincantieri. Ai Cinquestelle, poi, dovrebbe sicuramente andare il timone dell'Enav. In questo caso il nome più accreditato risulta essere quello di Paolo Simioni, l'ex amministratore delegato di Atac, alla guida della quale era stato chiamato dall'allora assessore Massimo Colomban, considerato molto vicino a Davide Casaleggio e Beppe Grillo.

Luigi Di Maio con Alessandro Profumo e Gianni De Gennaro Luigi Di Maio con Alessandro Profumo e Gianni De Gennaro

 

Se per gli amministratori delegati si prospetta una riconferma quasi in blocco, diverso è il discorso per i consigli di amministrazione e per i presidenti. Per l'Eni si prospetta il nome di Gianni De Gennaro, attualmente alla presidenza di Leonardo. Il suo posto nel gruppo della difesa, dovrebbe essere preso dal generale di Corpo d'Armata della Guardia di Finanza e direttore dell'Aise, i servizi di sicurezza esterna, Luciano Carta.

 

alessandro profumo sabina ratti foto di bacco (2) alessandro profumo sabina ratti foto di bacco (2)

Diversi i nomi che girano per le altre società partecipate. Tra questi ci sarebbe Lucia Calvosa, ordinario di diritto commerciale all'Università di Pisa, consigliere dell'Abi e di molte società quotate. Molto gettonato anche Michele Crisostomo, legale che ha seguito diverse operazioni bancarie e che ha vinto la causa che ha condotto all'annullamento, da parte del Tribunale Ue, della decisione della Commissione sui presunti aiuti di Stato erogati a Banca Tercas dal Fondo Interbancario. Sui consiglieri, invece, la girandola dei nomi proseguirà probabilmente fino all'ultimo minuto prima delle liste.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - PIÙ DIVENTA IRRILEVANTE, PIÙ MATTEO RENZI NON DEMORDE DALL’OBIETTIVO DI OCCUPARE LO SPAZIO TRA MELONI E SCHLEIN - SE NEL 2013 SOGNAVA DI METTERE LE MANI SU FORZA ITALIA, OGGI SI ACCONTENTEREBBE DI SCIOGLIERE QUEL POCO CHE RESTA DI ITALIA VIVA PER PRENDERE LA GUIDA DEL PARTITO DI MARINA E PIER SILVIO, DA TEMPO INSOFFERENTI DI ESSERE FINITI IN UN GOVERNO DI DESTRA CON POCO CENTRO - L’EX PREMIER DI RIGNANO SULL’ARNO AVREBBE SONDATO IL TERRENO CON ALCUNI DIRIGENTI APICALI DI FININVEST - MA IN FI C’È ANCHE IN ATTO UN LAVORIO DI MEZZO PARTITO CHE NON DISDEGNA L’IPOTESI, ALLE PROSSIME POLITICHE DEL 2027, DI ABBANDONARE AL SUO DESTINO LA DESTRA A EGEMONIA MELONIANA PER UN PROCESSO POLITICO CHE POSSA DAR VITA A UN CENTRO-SINISTRA FORZA ITALIA-PARTITO DEMOCRATICO…

DAGOREPORT - SALVATE IL "CUORE GITANO" DI ANDREA GIAMBRUNO! SPUTTANATO DA DUE TERRIBILI FUORIONDA BY ''STRISCIA LA NOTIZIA'', NEI QUALI TEORIZZAVA IL SOMMO PIACERE DEL PARTOUZE A 3/4 CON LE SUE COLLEGHE DI MEDIASET, QUINDI TRAFITTO VIA TWEET DA GIORGIA MELONI (UN BENSERVITO SECCO COME UN CASSETTO CHIUSO CON UNA GINOCCHIATA), LA CRUDELE SFIGA NON ACCENNA AD ABBANDONARE LA VITA SENTIMENTALE DELL'EX ''FIRST GENTLEMAN'' - IL SUO INDOMABILE TESTOSTERONE AVEVA RIPRESO A PALPITARE PER LE BOMBASTICHE CURVE DI FEDERICA BIANCO, ATTRICE DI FICTION, GIA' FIDANZATA DEL VICE DI SALVINI, ANDREA CRIPPA - LA LIAISON, SBOCCIATA TRAVOLGENTE LA SCORSA ESTATE TRA LE ONDE DEL SALENTO, SI E' RIVELATA UN "FUOCO DI PUGLIA". LA 40ENNE BIANCO HA MOLLATO IL POVERO GIAMBRUNO QUALCHE GIORNO FA, CON UNA CLAMOROSA LITIGATA, IN UN BAR-SALOTTO DI ROMA-CENTRO, PER FAR RITORNO TRA LE BRACCIA DEL SUO EX CRIPPA, CHE ALL'INIZIO DEL 2024 L'AVEVA SOSTITUITA CON LA PANTERONA-MILF ANNA FALCHI - LA FOTO RIVELATORIA IN SPIAGGIA

DAGOREPORT - DOCUMENTI ALLA MANO, E’ PARTITA UN’ISPEZIONE DEL MINISTERO DELLA CULTURA PER CHIARIRE FATTI E FATTACCI DELLA GESTIONE DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, PRESIEDUTO DA SERGIO CASTELLITTO – DAL CONTRATTO E AL RUOLO DI TUMMINELLI, MANAGER TEATRALE DI CASTELLITTO, ALLE SPESE PER ALLOGGIO E AFFITTO PRESSO VILLA GALLO IN OCCASIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA, DAL LICENZIAMENTO DEL DIRIGENTE DELLA CINETECA, STEFANO IACHETTI, ALL’INCARICO DI CASTELLITTO ALLA MOGLIE MARGARET MAZZANTINI….

DAGOREPORT - IL TRIONFO DI TRUMP VISTO DA GIORDANO BRUNO GUERRI: “LA DEMOCRAZIA HA VINTO. INDIFFERENTE AGLI ALLARMI DELLA STAMPA DEMOCRATICA, L'AMERICA HA SCELTO LUI, E NON DI POCO, ATTRIBUENDOGLI UN POTERE IMMENSO: CAMERA, SENATO, CORTE COSTITUZIONALE - LA DEMOCRAZIA HA PERSO. QUELL’UOMO, TUTTO TESO ALL’ECONOMIA E ALL’EGOISMO DELLO STATO CHE DA 80 ANNI GUIDA LE SORTI DEL MONDO, È PERICOLOSO. TRUMP ALZERÀ I DAZI E SMETTERÀ DI FORNIRE AIUTI ALL’UCRAINA, INDEBOLENDO L’EUROPA E DANDOLA VINTA A PUTIN - LE DUE MOSSE AL MOMENTO POTRANNO FAVORIRE L’ECONOMIA AMERICANA MA SARANNO UNA SCONFITTA SONORA E DIFFICILMENTE RECUPERABILE IN QUELLO CHE È IL VERO GRANDE TEMA DELLA NOSTRA EPOCA, LO SCONTRO FRA ORIENTE E OCCIDENTE PER IL PREDOMINIO NEL MONDO - PS: GUERRI POLEMIZZA CON LA NUOVA, POLEMICA "POSTA" DI FRANCESCO MERLO SU "BENITO"

DAGOREPORT – COME MAI NETANYAHU HA CACCIATO IL POPOLARISSIMO MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO, YOAV GALLANT? LA RICHIESTA DI UNA COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLA STRAGE DEL 7 OTTOBRE 2023 DI GALLANT AVREBBE MANDATO FUORI DI TESTA “BIBI” – LE MALDICENZE A TEL AVIV: GLI OO7 DELLO SHIN BET E IL PREMIER AVREBBERO LASCIATO MANO LIBERA AD HAMAS DI PROPOSITO, AFFINCHÉ LA STRAGE OFFRISSE UN PRETESTO PER SPIANARE DEFINITIVAMENTE GAZA - CHE SUCCEDE A GAZA CON TRUMP ALLA CASA BIANCA? DUE COSE SONO CERTE: AL TYCOON NON GLIENE FREGA NIENTE DEL MEDIORIENTE, E DETESTA L’IRAN....