Francesca Lovatelli Caetani per Libero Quotidiano
Imprenditore di successo, socio di Andy Warhol, amico di Donald Trump e sua moglie Melania, Vittorio Assaf ha aperto a New York e in tutto il mondo trentasette ristoranti, i "Serafina", che sono simbolo della cucina italiana di alta qualità.
«Tutto è cominciato da un incidente in mare, eravamo quasi morti. Io e il mio socio Fabio Granato ci promettemmo che, se ci fossimo salvati, avremmo reinventato la cucina italiana a New York. All' epoca non c' erano ristoranti che proponessero una cucina semplice, di tutti i giorni, ma basata sull' alta qualità. Esistevano soprattutto ristoranti che preparavano piatti elaborati, complicati. Chiaramente ci siamo salvati e abbiamo inaugurato il primo Serafina. Era il 17 Luglio del 1995. Un successo immediato e folgorante, la coda di gente fuori che prendeva tutto l' isolato. È stata la dimostrazione che la qualità paga sempre».
Qual è il suo percorso di vita?
«Credo di essere sempre stato un imprenditore, lo ero già a diciotto anni. Ho iniziato a lavorare in Borsa a Milano e già avevo una compagnia di trasporto pacchetti, la Mototaxi , e poi una ditta di coperte di cashmere e lenzuola di seta, poi ancora vari centri di abbronzatura in diverse città. Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche e ho iniziato anche gli studi in Legge».
Poi è entrato nel mondo della moda
«Sì, ma era un ambiente effimero così ho lasciato l' Italia per andare a New York e reinventarmi la vita. Arrivo nella Grande Mela nel 1985, comincio a sfruttare le mie conoscenze coltivate durante i sette anni in Borsa e apro il mio primo ristorante con un gruppo di amici del circolo di Andy Wharhol, che vedevo sempre».
Warhol era suo socio?
«Sì. I mei soci erano nomi leggendari come Mario D' Urso, Ken Nato a quel tempo presidente di Shearson Lehman Brother, Philip Johnson, un architetto famosissimo e poi, soprattutto, Andy Wharhol. All' epoca avevamo 12 original oils of Andy appesi alle pareti del ristorante che lui cambiava e sostituiva tutto il tempo!».
Ci parli di lui
«Andy portava tutti i suoi amici sempre lì, a pranzo e a cena. Il problema era che nessuno pagava mai, ogni giorno era una grande festa! Ma i conti arrivavano e nessuno ci pensava. Il lunedì mattina, subito dopo la sua morte, nel lontano 1986 il presidente della Fondazione prese tutti i dipinti che tappezzavano le pareti del ristorante con la scusa di dover fare un inventario e li cambiò con banali stampe. Tre settimane più tardi mi chiese di acquistare la mia quota. Voleva comprare i diritti dei quadri che coprivano il ristorante, accettai e decisi di investire in altre attività. Non sono pentito ma ho solamente un rimorso».
Quale?
«Il mio rimorso era che Andy voleva farmi un ritratto come regalo e io ero sempre poco pretenzioso come sono anche adesso. Stupidamente. Continuavo a dirgli: "Non ti preoccupare, un giorno lo faremo". E poi, un weekend mi ha detto: "Vado in ospedale a fare un piccolo intervento chirurgico e non l' ho mai più visto!"».
Donald Trump e tutta la sua famiglia hanno frequentato i Serafina per quasi 20 anni. Ivana Trump è stata fidanzata con Roffredo Gaetani d' Aragona e poi ha sposato Rossano Rubicondi, tutti amici suoi. Melania è amica di sua moglie e anche i figli di Donald, Ivanka, Donny Je ed Erick hanno sempre frequentato Serafina.
«Donald e Ivana con i loro rispettivi figli sono miei clienti da ventun anni. Ivana era fidanzata con uno dei miei più cari amici, Roffredo Gaetani, sin dai tempi di Caffè Condotti e Andy Wharol. Li vedevo quasi tutti o giorni e cenavamo insieme a Serafina molte volte alla settimana. Abbiamo passato anche molte vacanze insieme».
E Trump?
«Anche Donald veniva sempre con i bambini che mangiavano da noi diverse volte alla settimana. Nel frattempo Donald ha conosciuto Melania, modella a New York. Con mia moglie Charlotte Bonstrom, sono amiche da tempo e si frequentano da sempre. Melania e Donald hanno iniziato a venire insieme a Serafina. L' altro giorno Melania era al telefono con mia moglie chissà, un giorno magari andremo a visitare la Casa Bianca».
Com' è la coppia presidenziale in privato?
«Donald, in privato è molto carino con Melania, la ascolta sempre e la copre di attenzioni. Sono stato al loro matrimonio a Mar-a-lago, in Florida, e seduta accanto a me c' era Heidi Klum che però non è simpatica. Insieme sono molto riservati e molto cortesi. Ho fatto molte cene private, con Melania mia moglie e Donald. Credo sia interessante per voi sapere che Donald non beve mai vino e alcol e va a dormire molto presto, verso le otto tutti i giorni. Per me era difficile vederli perché i loro orari non coincidevano mai con i miei. I ristoratori, come sapete, lavorano fino a tardi e per me staccare nel pomeriggio per vederli era quasi impossibile».
Lei è anche amico dell' ambasciatore Onu Paolo Zampolli
«Ci conosciamo da quando Paolo aveva un' agenzia di modelle. Sia Melania Trump sia mia moglie Charlotte facevano le indossatrici insieme e si conobbero lì lavorando insieme per un breve periodo. Melania era già bellissima, l' ho incontrata più volte all' epoca. Era molto riservata e lavorava molto. Mi ricordo ancora una foto bellissima che aveva fatto per una campagna di sigarette».
Qual è il segreto del successo dei ristoranti Serafina?
«Serafina è un' estensione della tua cucina, della tua casa, una qualità altissima di ingredienti... E poi la sorpresa di non sapere mai chi troverai seduto vicino a te, un attore, un cantante, un politico, tante celebrities tutto il tempo ma in relax e circondati da gente bellissima e una musica che ti avvolge. Il nostro motto è benvenuto a casa, welcome home».
Come vede gli Usa con Trump?
«Credo che tutti questi anni di democratici abbiano creato condizioni sfavorevoli per l' imprenditoria, soprattutto a New York e soprattutto nel mio settore che è ad alto livello di impiego di lavoro. Sicuramente Trump darà una grande spinta all' economia, la Borsa che sta salendo e sta già dando per scontato una grande ripresa economica. Purtroppo la scelta dei suoi collaboratori preoccupa tutti per i grandi conflitti di interesse, come la scelta del presidente della ExxonMobil, che porterà sicuramente all' aumento del costo del petrolio».
Le manca l' Italia o torna spesso?
«L' Italia mi manca molto. La bellezza, la storia, le nostre belle donne, la nostra energia, cultura, educazione, la mia mamma. Torno abbastanza spesso per comprare i migliori ingredienti disponibili, come il migliore parmigiano reggiano, la burrata barese, i pomodori. Tutti gli anni vado a San Marzano, anche se i veri pomodori, purtroppo, non esistono più. E poi ancora l' olio extra vergine, i gamberetti rossi di Mazara del Vallo. La settimana scorsa, per esempio, ero in Italia a comprare branzini favolosi del parco nazionale del Cilento».
La sua giornata a New York?
«Di corsa, a piedi. Tutte le mattine davanti a un cappuccino decaffeinato con latte di mandorle e una omelette di uova bianche organiche inizio a rispondere a tutte le e-mail, ne trovo 100 o 200 al giorno. Poi vado da un Serafina all' altro ad assaggiare i sughi e le salse per il controllo qualità, poi passo all' analisi dei franchising nel mondo, il nuovo business, il futuro. Se mi chiedi quale è il Serafina che mi piace di più ti rispondo il prossimo. Stiamo lavorando su due mercati , come la Scandinavia e il Messico. Per chiudere la giornata, cerco di andare in palestra a fare kick boxing per rilassarmi e dimagrire, perché con questo lavoro mangio tutto il giorno!».