PRESA CON LE MANI NEL PHOTOSHOP - FANNO DISCUTERE LE FOTO RITOCCATE SULLA COPERTINA DI ‘’VOGUE AMERICA’’ DI LENA DUNHAM, LA CREATRICE DELLA SERIE TV ‘’GIRLS’’, PALADINA DEL “CORPO VERO”

La Dunham si è sempre dichiarata a suo agio nelle sue forme non proprio da supertop, oltre che fieramente femminista - Un sito ha scoperto gli aiutini dei grafici alle foto (scattate da Anne Leibowitz) e subito è scattata l'accusa di incoerenza - Ma la Dunham si difende "non c'è nulla di male"...

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Elena Tebano per ‘Il Corriere della Sera'

LENA DUNHAM COL FIDANZATOLENA DUNHAM COL FIDANZATO

Che lei lo voglia oppure no, il corpo di Lena Dunham continua a far discutere. Da quando Girls - la serie tv su quattro ventenni newyorchesi di cui è autrice, regista e protagonista - ha iniziato ad andare in onda su Hbo, due anni fa, si è fatto un gran parlare di quelle carni.

Di solito a suscitare scandalo è il fatto che la Dunham, 27 anni, le mostri così come sono: non proprio consone ai canoni della bellezza televisiva. Adesso l'accusa è opposta: l'attrice-regista ha conquistato il servizio di copertina sul numero di febbraio di Vogue America, scattato da Annie Leibowitz. E il sito Jezebel ha rimproverato al giornale (e indirettamente alla creatrice di Girls) di essersi prestati alla mistificazione del corpo delle donne, edulcorando le foto a colpi di photoshop. E ha messo una taglia di diecimila dollari sulle immagini «vere».

GIRLS LA SERIE DI HBO CREATA DA LENA DUNHAMGIRLS LA SERIE DI HBO CREATA DA LENA DUNHAM

«Lena Dunham è una donna che celebra il sentirsi a proprio agio nel corpo che si ha ed è senza riserve femminista», scrive Jessica Coen su Jezebel. «Il suo corpo è vero. Lei è vera. E per quanto adorabili, le foto di Vogue non sono molto vere». Da qui la sfida per vedere come fossero prima dei ritocchi. L'iniziativa ha suscitato molte critiche e qualcuno ha notato che, se anche Lena ha ceduto alla vanità, non è certo un peccato capitale. Le foto «vere» sono arrivate nel giro di poco (non è noto chi abbia intascato i diecimila dollari). E in effetti dei cambiamenti si notano. Ma «non più del solito lavoro di editing», commentano sul web molti lettori di Jezebel.

L'autogol del sito però è che nel denunciare l'incoerenza di una giovane artista si è fissato solo sulle immagini, imponendole di nuovo un canone su ciò che è giusto e sbagliato e scordandosi di ascoltare la voce di una ventenne che invece ha molto da dire. «Voglio che le persone, anche se in certi momenti ne sono disturbate, si sentano confortate e normalizzate dal sesso che si vede nel telefilm», afferma la Dunham nell'intervista a Vogue.

Vale anche per i corpi che mostra. Alla fine la risposta più sensata a Jezebel l'ha data proprio lei: «Capisco che ci sia una contraddizione ta quello che faccio e stare sulla copertina di Vogue», ha detto a Slate France. «Ma non capisco come possa essere un male vederci, photoshop o no, una donna che non è la classica ragazza copertina di Vogue».

 

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