Carlo Picozza e Clemente Pistilli per “la Repubblica”
alessio d'amato francesco vaia
In occasione della giornata nazionale per l'integrità in sanità, organizzata dall'associazione contro la corruzione Transparency International Italia, a introdurre i lavori ieri è stato il neodirettore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia. Un appuntamento a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell'Anac, Giuseppe Busia, e il sottosegretario alla salute Andrea Costa.
«Introduce Francesco Vaia, che ha ammesso e patteggiato varie decine di episodi di corruzione in sanità pubblica, avendo preso tangenti da imprenditori diversi, colpevole poi e reo confesso di altri reati corruttivi successivamente prescritti e infine anche condannato per ulteriori fatti dalla Corte dei Conti. Un confronto memorabile e un segnale di qual è il paese reale», ha scritto sui social il biologo Enrico Bucci, già critico sulla sperimentazione di Sputnik decisa da Vaia e dall'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato.
Al Bano allo spallanzani con Alessio D'Amato Francesco Vaia
Del resto pure l'esponente dem della giunta di Nicola Zingaretti, ai tempi di Lady Asl, scrisse un libro e dedicò un capitolo all'attuale direttore generale dello Spallanzani. «Francesco Vaia, detto "Franceschiello", come Francesco II di Borbone, ultimo re delle Due Sicilie, - scrisse - è una vera e propria cariatide della sanità pubblica. A differenza del monarca borbonico, con cui condivide l'origine napoletana, rimasto sul trono per un anno soltanto, Vaia il suo ruolo di direttore lo ha mantenuto per ben 15 anni, passati all'ombra di potenti lobby, c'è chi dice l'Opus Dei » .
Quelli però erano i tempi di D'Amato scrittore e della Regione governata da Francesco Storace. Il manager dello Spallanzani era visto come uomo delle destre al potere e l'esponente dem era dall'altra parte della barricata. Tra i due, tra il 2019 e il 2020, è invece scattato un certo feeling. Ed ecco la nomina prima a direttore sanitario e poi a direttore generale di quello che l'assessore definiva " cariatide".
Francesco Vaia DELLO SPALLANZANI 2
«Tutte le mattine D'Amato era nella stanza di Vaia a prendere il caffè» , assicura un'autorevole fonte sui primi tempi di Vaia allo Spallanzani. L'assessore ha messo nel tritacarte il suo libro "Lady Asl la casta della sanità, fatti e misfatti", definendolo «una vicenda superata». Si è battuto come un leone per far ottenere il ruolo di manager all'ex "cariatide". E sul fronte penale ha assicurato la settimana scorsa: «Non ci sono procedimenti pendenti» . Ora per lui Vaia è Francesco e non più " Franceschiello".
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