QUANDO LA PATATA E' BOLLENTE, SI SCARICA SUGLI ISCRITTI - CONTE NON DECIDERÀ IN AUTONOMIA SUL LIMITE DEI DUE MANDATI: LASCERA' VOTARE GLI ISCRITTI AL M5S A CUI SOTTOPORRA' UNA PROPOSTA - LA SUA IDEA E' SUPERARLO, MAGARI SVENTOLANDO LA BANDIERINA DEL "MERITO" (CHE E' UN MODO PER SALVARE I BIG A LUI VICINI) - RICORDATE QUANDO I GRILLINI SI FACEVANO CHIAMARE "PORTAVOCE" E NON "ONOREVOLE"? CONTE HA SEPPELLITO PURE QUESTO TABÙ: "NON C'È NIENTE DI MALE A DEFINIRSI ONOREVOLE"

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Emilio Pucci per "il Messaggero"

 

conte grillo conte grillo

A decidere saranno gli iscritti, non arriveranno imposizioni dall' alto. Conte sul nodo spinoso del doppio mandato si limiterà ad avanzare una proposta al mondo 5 stelle. Ma l'ammissione è che il vincolo potrà essere superato, forse per merito o per la funzione svolta. Insomma il giurista pugliese rompe il tabù, andando contro la rigidità di Grillo. In ogni caso il momento della verità non è adesso chiarisce a Mezz' ora in più su Rai3.

 

BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE BEPPE GRILLO E GIUSEPPE #CONTE

«Non è nello statuto e non sarà nel nuovo statuto, è nel codice etico: quando affronteremo il codice etico ce ne occuperemo», dice. L'ex premier poi fa cadere un altro paletto: «Non c' è niente di male a definirsi onorevole». È un cambio di passo rispetto a chi voleva aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno. Toni propagandistici seppelliti, Conte vuole «una rivoluzione gentile».

 

I PILASTRI

Il progetto insomma è quasi pronto ma serviranno altri 10 giorni. La democrazia diretta resta uno dei pilastri, Conte chiede una investitura ampia, invoca un plebiscito quando sarà il momento di votare. E punta a coinvolgere tutti. Del resto sa benissimo che il nuovo corso è guardato con scetticismo e perplessità all' interno dei gruppi che, promette, saranno rappresentati nel Consiglio nazionale.

beppe grillo giuseppe conte luigi di maio beppe grillo giuseppe conte luigi di maio

 

«Ci saranno nuovi organi che condivideranno la responsabilità politica con il nuovo leader - spiega - Andremo verso un sistema misto». Le scelte strategiche? Appoggio ai candidati del M5s alle comunali, come la Raggi. Sostegno al governo Draghi ma in discussione, «ma dobbiamo pesare». E il rapporto con Letta? «Non dobbiamo sovrapporci al Pd perché abbiamo un altro dna», nessuna alleanza sul modello dell' Ulivo, meglio un patto a 3 con anche Leu. Spazio alle polemiche sul rapporto M5s-Cina: «L' alleanza Atlantica è un pilastro ma dialogare anche con asiatici importanti come la Cina è di utilità per tutti».

 

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