"CALENDA NON E’ IL TERZO POLO, È LA SESTA LISTA” – ESPLODE LA RABBIA DI BERLUSCONI DOPO L’INCONTRO DEL "CHURCHILL DEI PARIOLI" CON GIORGIA MELONI – NONNO SILVIO HA CAPITO CHE CALENDA PUNTA A SVUOTARE FORZA ITALIA PER CONQUISTARE GLI ELETTORI MODERATI E MANDA UN AVVISO ALLA REGINA DELLA GARBATELLA: “CALENDA NON AVRÀ NIENTE” (TRADOTTO: NO ALLA BOSCHI ALLA VIGILANZA RAI)…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Gia. Sal. per ”il Fatto quotidiano”

 

Da Arcore, Silvio Berlusconi non è rimasto indifferente alla riunione di martedì a Palazzo Chigi tra Carlo Calenda e la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI NEL 2011 SILVIO BERLUSCONI E GIORGIA MELONI NEL 2011

 

A colpirlo è stata soprattutto la dichiarazione in cui il leader di Azione ha detto: "Forza Italia smetta di sabotare il governo". Un concetto rilanciato ancora ieri da Calenda: "Prima fanno cadere Draghi, poi boicottano il loro governo.

 

(...)

 

CARLO CALENDA ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L INCONTRO CON GIORGIA MELONI CARLO CALENDA ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L INCONTRO CON GIORGIA MELONI

Berlusconi, parlando in queste ore con i dirigenti di Forza Italia, ci è andato ancora più duro con Calenda. "Non è il Terzo polo, ma il quarto anzi la sesta lista - ha spiegato - sono irrilevanti e condannati a stare all'opposizione da dove non possono incidere in alcun modo". L'ex premier ha anche capito che Calenda punta a svuotare FI per conquistare gli elettori moderati, e così risponde: "Quegli imprenditori che hanno sostenuto Calenda in campagna elettorale ora lo hanno mollato".

 

Nello sfogo di Berlusconi però c'è anche un avviso a Meloni sulla legge di Bilancio: "Calenda ha pochi parlamentari e sta all'opposizione, quindi non deve contare nulla e non avrà niente". Un modo per rispondere a chi, nel governo, ha aperto a una "valutazione" sulle proposte di Calenda. Poi Berlusconi ha rilanciato le sue richieste di modifica nella manovra: "Chiedo di più su pensioni e detassazione dei giovani".

 

CALENDA MELONI CALENDA MELONI

L'irrigidimento di Berlusconi però non riguarda solo la legge di Bilancio. Quando l'ex premier dice che Calenda "non otterrà niente" si riferisce anche a un'altra partita: quella delle presidenze delle commissioni di garanzia, Copasir e Vigilanza Rai. Se al Copasir andrà il dem Lorenzo Guerini, alla Vigilanza è guerra tra il nome del M5S e la renziana Maria Elena Boschi.

 

Un autorevole dirigente di Forza Italia spiega che fino a pochi giorni fa Berlusconi avrebbe preferito Boschi ("mi tutela sicuramente più del M5S") ma il vertice a Palazzo Chigi tra Calenda e Meloni ha bloccato tutto. Berlusconi medita lo sgambetto per rendere il favore. Tant' è che a Renzi non sono piaciute le frasi di Calenda in difesa di Meloni. Non era il caso di farlo adesso, è il ragionamento di Renzi, alla vigilia del voto sulla Vigilanza.

 

carlo calenda maria elena boschi foto di bacco carlo calenda maria elena boschi foto di bacco

(...)

carlo calenda maria elena boschi foto di bacco (2) carlo calenda maria elena boschi foto di bacco (2) silvio berlusconi e matteo salvini si guardano mentre giorgia meloni parla di unanimita' nella coalizione silvio berlusconi e matteo salvini si guardano mentre giorgia meloni parla di unanimita' nella coalizione SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008 SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI - 2008 meloni berlusconi salvini al quirinale meloni berlusconi salvini al quirinale CARLO CALENDA ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L INCONTRO CON GIORGIA MELONI 2 CARLO CALENDA ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L INCONTRO CON GIORGIA MELONI 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

AL QUIRINALE HANNO LE PALLE PIENE DI MALUMORE PER LE SPARATE ANTI-GIUDICI DEL GOVERNO DUCIONI: "NEANCHE AI TEMPI DI BERLUSCONI..." - SERGIO MATTARELLA, CHE È IL CAPO DEL CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, È IRRITATO PER IL CLIMA DI DELEGITTIMAZIONE COSTANTE DELLE TOGHE DA PARTE DELLA MELONI E DEI SALVINI – L’AMMISSIONE PRESIDENZIALE (“PIÙ VOLTE HO PROMULGATO LEGGI CHE RITENEVO SBAGLIATE E INOPPORTUNE”) SPIEGA BENE IL CLIMA DI INSOFFERENZA VISSUTO AL COLLE - DI SCAZZO IN SCAZZO, MATTARELLA, DEPOSTA LA MASCHERA DA "MUMMIA SICULA", POTREBBE RISPONDERE IL 31 DICEMBRE, SCODELLANDO UN DURISSIMO DISCORSO DI FINE ANNO IN MODALITA' COSSIGA: UNA PICCONATA DOPO L'ALTRA…

DAGOREPORT – LA MEGALOMANIA DI LETIZIA MORATTI NON HA LIMITE: NON PAGA DEI FLOPPONI ALLE REGIONALI E ALLE EUROPEE, SI AUTO-CANDIDA A SINDACO DI MILANO. E HA FATTO UNA “PROPOSTA INDECENTE” A MARINA E PIER SILVIO: LA SIGNORA BRICHETTO VORREBBE RILEVARE UNA QUOTA DELLA FIDEIUSSIONE BANCARIA DA PIÙ DI 90 MILIONI CON CUI I FRATELLI BERLUSCONI SONO DIVENTATI “PROPRIETARI” DI FORZA ITALIA. RISPOSTA? NO, GRAZIE – I RAPPORTI TRA LA FAMIGLIA DEL CAV E TAJANI NON SI RASSERENANO…

DAGOREPORT - L’INIZIATIVA DI OLAF SCHOLZ DI CHIAMARE PUTIN PER TROVARE UNA SOLUZIONE ALLA GUERRA, CON CONSEGUENTE INCAZZATURA DI ZELENSKY, HA UN COMPLICE: LA POLONIA DI TUSK – LA MOSSA È INNESCATA NON SOLO DALLA CRISI ECONOMICA TEDESCA MA ANCHE DAL TRIONFO DI TRUMP - CON URSULA VON DER LEYEN DEBOLISSIMA, I LEADER DI GERMANIA E POLONIA HANNO CAPITO CHE NON POSSONO LASCIARE L’INIZIATIVA DI UNA TRATTATIVA DI PACE CON PUTIN AL TRUMPONE E ALLA SUA POLITICA ISOLAZIONISTICA CHE DELL’EUROPA SE NE FOTTE...

I PRIMI 90 ANNI DI CARLO DE BENEDETTI INIZIANO ALL’HOTEL PALAZZO PARIGI DI MILANO ALLE 19.30 CON UN APERITIVO E TERMINANO CON UN BRINDISI ALLE 22.30 - 100 ATTOVAGLIATI TRA CUI IL NEO 90ENNE IL PATRON EMERITO DEL POTERE BANCARIO, “ABRAMO’’ BAZOLI, ZANDA E GENTILONI (UNICI POLITICI), EZIO MAURO E GAD LERNER – DA RCS: CAIRO, DE BORTOLI, ALDO GRASSO E LILLI GRUBER (CHE HA SCODELLATO IERI SERA SU LA7 UNA PUNTATA REGISTRATA) - MOLTI HANNO NOTATO L’ASSENZA DELLA MOGLIE DI MARCO, PAOLA FERRARI, DA SEMPRE AVVERSARIA DEL SUOCERO: “E’ IL NONNO DEI MIEI FIGLI MA MI DISSOCIO DALLE PAROLE DISGUSTOSE DETTE SU GIORGIA MELONI” – E CARLETTO NON SOLO NON L’HA INVITATA MA AVREBBE SOTTOLINEATO AL FIGLIO MARCO CHE LA PRESENZA DELLA MOGLIE PAOLA NON ERA PER NULLA GRADITA….